domenica 19 dicembre 2010

Il presepe


In prossimità del solstizio d’inverno la vita sulla terra raggiunge il suo minimo, tutto sembra avvolto da un grande torpore che non lascia presagire il prossimo risveglio; è quindi il momento per riposarsi, fare bilanci e riflettere sui propositi per l’anno venturo.

Tutto dorme: alcuni animali sono in letargo, altri sono andati via, molti alberi hanno perso le foglie ed i sempreverdi sembrano comunque meno sgargianti.
Sarebbe il periodo dell’anno migliore per morire e rinascere, lasciandosi trascinare dalla pulsante musica della vita, dal ritmo del sole e delle stelle; sapersi annullare; sparire per poi ritrovarsi attorno alle poche sole realtà: la luce e la fratellanza.

Anche il Natale tradizionale ripropone temi simili: una stella da seguire, la nascita di nuova vita, il silenzio e la sospensione delle statuette del presepe che ci invitano a riflettere sulle illusioni di cui ci circondiamo.
Il presepe siamo noi, e mentre ci fermiamo a guardarlo diventiamo a nostra volta un presepe riconoscendoci in una delle statuette ed intuendo (solo alcuni e forse solo per un istante), il motivo per cui non sono mai esistiti nomi per le statuette, ma solo la descrizione del loro ruolo nella piccola società rappresentata: il pastore, il fabbro, il pescivendolo, etc.

Questa atmosfera spirituale, quasi magica, è devastata irreparabilmente dalle uniche tre figure che hanno un nome di persona: Gaspare, Melchiorre e Baldassarre, i Re Magi; sono questi tre gli unici esseri incarnati dentro una rappresentazione simbolica/fiabesca della vita umana, ed in quanto tali si distinguono subito dal motivo della loro presenza: “imbonirsi” il nascituro re del mondo portando regali.

Per colpa di questo diabolico trio, tutta la magia della favola sparisce e l’anima degli “spettatori” viene nuovamente proiettata sulla terra, sui desideri terreni; sparisce tutto il presepe e resta solo la voglia di ricevere anche noi, quali degni eredi, un poco di Oro, Incenso e Mirra (oppure, dato che sono passati un paio di millenni: un Ipad, un profumo di marca ed un torrone al cioccolato).
Perché ci sono re Magi? Chi sono davvero? Se loro rappresentano gli unici “veri” uomini del presepe, allora chi sono tutti gli altri?

Forse i Magi, sono anche loro parte della “Magia”, siamo sempre e solo noi a trasformarli in goffi babbi natale, con il compito di fare da postini ai nostri stupidi regali per festeggiare il nulla.
Forse i Magi sono lì a ricordarci che “oro, incenso e mirra” sono il simbolo degli ingredienti necessari a trasformare la rappresentazione della vita del presepe in vita vera, sostanze segrete e preziose in grado di trasformare burattini in esseri umani, (come nella favola di Pinocchio).
Allora, infine, cosa sono: oro, incenso e mirra? Forse solo il simbolo di spirito, anima e corpo, cioè tutto quel che manca alle statuette del presepe.
O comunque mi piace pensare sia così.

Un abbraccio

mercoledì 1 dicembre 2010

Alieni e la matematica delle pecore

Gli amici che mi seguono (e che ringrazio dal cuore), già presagiranno che il titolo non è minimamente riferito ad esseri che provengono dalla spazio; sono infatti particolarmente interessato a scovare quei rari e pur esistenti esseri umani, il cui comportamento li rende "alieni" rispetto alle masse.

Per trovare questi esseri speciali seguirò un metodo matematico, scientifico (la matematica delle pecore appunto), tentando di identificare e conteggiare la "massa", il "gregge", deducendo poi questo dal totale della popolazione ed ottenendo  infine i pochi rimasti, gli "alieni".

Vediamo quindi come in questi giorni si sta comportando il grande gregge italiano:

c'è un generale sentimento di protesta, di rabbia, di malcontento; le proteste sembrano nascere in modo incontrollato, un poco "a macchia di leopardo":
-attori che protestano (ma come sapere se non stanno ancora recitando?)
-calciatori che incrociano le braccia (dimenticando forse che a calcio si usano per lo più le gambe)
-scolari, operai, commercialisti, giudici, contadini, allevatori, politici, showman, saltimbanchi, pizzicagnoli, usurai, spacciatori, magnaccia, escort, TUTTI insomma sono scontenti e protestano non appena gli si presenti l'occasione.
Possiamo cominciare a costruire la formula di calcolo del gregge:

gregge = pecore belanti

A questi eserciti di urlanti/belanti si contrappongono altrettante nutrite schiere di chi è contro le motivazioni delle loro proteste, quindi esiste una sorta di relazione per cui: per ogni manifestante, esiste una persona schierata contro la manifestazione, per un totale finale di due manifestanti con motivazioni opposte.
Nella matematica delle pecore infatti, due manifestanti di segno opposto in realtà non si annullano a vicenda, ma si sommano.... formando un unico e più grande gregge; quindi:
gregge = pecore belanti x 2

Ora dobbiamo aggiungere un terzo fattore: i "silenti"; questi elementi del gregge, sono pecore che non sanno mai da che parte stare: a volte si schierano con i manifestanti, altre volte con i protestanti contro i manifestanti; più spesso si isolano in un limbo, fingendosi distratti ma restando in realtà sempre attenti a quel che succede, per non essere colti nello schieramento sbagliato e sopraffatti nel caso che uno dei due gruppi prevalga improvvisamente sull'altro.

Nella matematica delle pecore, i silenti non si sommano direttamente ai due elementi precedentemente visti, ma vengono considerati una terza vasta componente latente, che inizierà a belare solo quando sarà più chiaro l'equilibrio raggiunto dalla contesa; l'equazione è quindi ora:
gregge = pecore belanti x 2 + pecore silenti

Quarto e quinto addendo sono i cani-pastore ed il pastore stesso (o i pastori), quindi quegli esseri che di fatto sono sempre nel gregge, dipendono dal gregge e ne diventano parte in tutto e per tutto, con il compito di controllarlo, difenderlo, guidarlo e sfruttarlo (in modi a volte impudici).
L'equazione è quindi infine:
gregge = pecore belanti X 2 + pecore silenti + cani pastore + pastori

Ora, finalmente, possiamo dedurre dal totale il risultato della equazione per trovare chi resta:

Oh, cacchio... ma allora è vero che gli alieni non esistono...

Un abbraccio

domenica 28 novembre 2010

Saltuaria mente

Ho personalmente partecipato ad una segretissima riunione del gruppo di potere che, più o meno occultamente, governa il mondo intero da decenni; quindi visto che: oggi nulla è più segreto, tutti sanno che gli alieni ci volano sulle teste, che cospargono il cielo di scie chimiche per controllarci mentalmente, che prendono appunti sui campi di grano, che la regina di Inghilterra è un'iguana, che le piramidi le hanno costruite esseri provenienti da Orione per vedere le nostre facce mentre le guardavamo, che Napolitano è un ologramma e che i Maya, sebbene siano vissuti solo pochi secoli, sebbene poche centinaia di spagnoli li abbiano vaporizzati in pochi anni, sebbene ritenessero che macellare persone servisse a far piovere, erano però così evoluti da costruire monumenti incredibili e predire la fine del mondo; visto tutto questo, non esiterò a riportare qui, in questa mia "isola felice" di comunicazione, gli atti di tale riunione.

Come dicevo, i partecipanti alla riunione segreta, erano un gruppo di esseri che decidono il destino del mondo intero, esseri in grado di muovere fantastilioni di dollari, di manipolare le menti di miliardi di persone, insomma onnipotenti; ed ecco che, vincendo un fremito di paura per le conseguenze che potrei subire, vi riporto nomi e cognomi di questi personaggi oltre ad una fedele trasposizione di quanto da loro detto.

Presenti:
-Chiarissimo Professore Sua Eminenza Purissima: Liquido Idraulico - responsabile equilibrio idro-geologico globale
-Gran Maestro Illustrissimo Potentissimo: Della Lampada Genio - responsabile controllo desideri centralizzato dell'umanità
-Altissimo Purissimo e Levissimo: Messner Reinhold - responsabile fisiologia renale dei viventi
-Dolcissimo e Sgranocchiosamente Golosissimo: Perugina Bacio - responsabile cultura ed evoluzione sentimentale del genere umano
-Incantatissimo e fantasticosamente magico: Disney Walt - responsabile relazioni pubbliche con la razza umana

Segretari:
-Facebook, Wikipedia, Wiki-leaks, Tinky-Winky, Willi- Wonka ed il sottoscritto Alberto Cantastorie

Oggetto della riunione: il futuro del genere umano per il prossimo decennio

Vi risparmio le formalità dell'ordine degli interventi e le relazioni introduttive, passando direttamente al riassunto dei passaggi cruciali:

L'umanità sogna solo di avere soldi che gli servono per poi sognare di essere importante solo per il fatto di averli, per poi sognare di essere potente solo per questo, per sognare infine di essere immortale solo per questo; encomio al lavoro di Della Lampada Genio per avere portato finalmente l'essere umano fuori dai giochi, chiudendolo in un mondo di sogni illusori in cui resta imprigionato a vita, ora Liquido Idraulico potrà finalmente portare avanti inondazioni globali, mentre Perugina Bacio e Messner terranno tutti occupati a leggere i bigliettini nei cioccolatini e correre a pisciare. Obiettivo finale del progetto è sostituire l'uomo con un essere più intelligente, più utile, più operoso e meno dannoso alla terra: il topo.
Il progetto è già in fase avanzata di sviluppo: i topi hanno già costruito una civiltà sotterranea più evoluta e popolata di quella umana sovrastante, presto ci sarà l'atto finale gestito direttamente da Disney Walt che attraverso il suo più famoso collaboratore Mickey Mouse, trasformerà l'uomo in un fumetto ("uomolino") da fare leggere ai topi.
Sicuramente li faremo morire dalle risate

lunedì 22 novembre 2010

Il "preservaticano"

[nella immagine: un preservativo risalente al 1640, esposto in un museo austriaco. Per maggiori info visitate la relativa pagina di questo blog da cui ho preso in "prestito" la foto]


Tra minimizzatori ed enfatizzatori la eco di questa notizia è ovunque: il Papa attuale, nel suo ultimo libro, ammette l'uso del preservativo.


Le sue testuali parole sarebbero: "Vi possono essere singoli casi giustificati, ad esempio quando una prostituta utilizza un profilattico, e questo può essere il primo passo verso una moralizzazione, un primo atto di responsabilità per sviluppare di nuovo la consapevolezza del fatto che non tutto è permesso e che non si può far tutto ciò che si vuole..."


Esistono quindi "singoli casi giustificati" per i quali l'utilizzo del contraccettivo è... "benedetto"; da una sorta di totale preclusione, spesso condanna, si passa quindi ad una apertura attraverso una dichiarazione non priva di apparenti contraddizioni e confusioni.
Non possiamo di certo biasimare il Sommo per una certa ignoranza in materia, quando afferma per esempio che ad utilizzare il preservativo debbano essere le prostitute e non piuttosto i loro clienti (il preservativo infatti è al momento disponibile solo per "calzare" sul pene dell'uomo), o quando parla di "UN" profilattico come se questo fosse riciclabile vita natural durante; ma non possiamo pretendere miracoli. Piuttosto è interessante cercare di capire le motivazioni di questa apertura e, soprattutto, quali e quanti sarebbero questi "singoli casi giustificati".


Le motivazioni sembrano venire chiarite nel prosieguo del messaggio dove si afferma che: "questo (cioè l'utilizzo del preservativo) può essere il primo passo verso una moralizzazione....per sviluppare di nuovo la consapevolezza del fatto che non tutto è permesso..."; cosa vorrà dire? Sembra quasi che l'utilizzo del profilattico sia considerato talmente arduo, "penoso" ed ostico da costituire di per sé una sorta di punizione in grado di spingere l'utilizzatore alla scoperta di una moralità perduta.


Credo di poter intuire lo "spirito" del Pontefice, anche se temo che abbia di gran lunga travisato (sempre per comprensibile e giustificabile ignoranza) la difficoltà di utilizzo del contraccettivo in questione e posso solo immaginare i problemi che ha vissuto per tentare di capirne il funzionamento:
-Santità, questo è il "coso"
-ahh... finalmente, qvalkuno sà kome funcziona?
-mmhhh... Santità, ci siamo informati e riteniamo che debba essere messo sul pene
-ahhhh.. ekko...ma non trofo eqvilibrio per kuesto, non funcziona pene...
il Sommo a quel punto tenta dolorosamente ed invano di indossare il profilattico, mentre nessuno osa dirgli che deve essere estratto dalla busta metallica; quindi riceve una illuminazione ed esclama: ke erore della Zantissima Vergine (leggasi: che errore madornale) afere kombatuto questo coso... non c'è peggiore condanna per i pekatori ke imporgli di uzarlo, tanto è imposibile e si fano pure malizzimo!


Chiarito quindi il motivo che ha spinto la Santa Romana Chiesa a rivedere, almeno in parte, le sue posizioni sull'utilizzo del profilattico, resta ora da capire quali possano essere i "singoli casi giustificati". Questa elencazione dei casi che "godono" di autorizzazione papale deve essere realizzata con urgenza, in quanto la poca chiarezza regnante sta già provocando il verificarsi di episodi allarmanti:


-preti che fermano le celebrazioni e corrono ad indossare il preservativo prima di fare "la comunione";


-suore che non sanno se è peccato fare un giro sul mare in "gommone";


-cattoliche praticanti che si travestono da "lucciole" per potere fare sesso con i propri legittimi mariti, così da fruire della autorizzazione papale all'uso del profilattico (ed evitando finalmente di mettere al mondo il 30-esimo figlio);


-tassisti cattolici che girano tutto il giorno con il profilattico indosso, perché non si sa mai che "salga a bordo" una prostituta (il Papa non ha infatti specificato quale tipo di rapporto con la prostituta richieda l'adozione del preservativo);


-chirurghi ostetrici cattolici che prima di operare prostitute, o presunte tali, indossano il preservativo (per la stessa ragione dei tassisti);


-prostitute che sperano di aumentare il giro di affari distribuendo volantini in chiesa con su scritto: venite con me, vi insegno ad usarlo e sono pure autorizzata;


-ragazze madri che chiedono alla chiesa di mantenere economicamente i loro figli, impugnando retro-attivamente la nuova disposizione sul preservativo.


Insomma, è evidente l'imbarazzo regnante a seguito di questo nuovo sviluppo; speriamo solo che la nebbia si dipani e si intraprenda un nuovo ed illuminato cammino della Chiesa, diversamente sarà tutta una n-esima "bolla" papale....


Un abbraccio

venerdì 19 novembre 2010

Le tre carte

Mi riferisco "all'innocente" giochetto in cui si sceglie una delle tre carte di un mazzo, poi queste vengono posizionate l'una accanto alle altre su un piano e scambiate di posizione da un abile mazziere che infine ci chiede di ritrovare quella scelta; di norma veniamo attirati a partecipare con la dimostrazione che vincere è facile, ci lasciano indovinare per una o due volte, poi quando la posta in palio è alta quanto la nostra fiducia nella capacità di non farci ingannare dalle manovre del mazziere, veniamo..."uccellati"....

Riflettendo un momento sulle dinamiche di questo gioco d'azzardo, ho cominciato a pensare ai nostri politici, banchieri, scienziati, uomini di potere in generale e mi sono domandato: ma non sono forse loro i mazzieri più abili e noi gli scommettitori più assidui?

Bèh.. vediamo se la metafora funziona:

- crisi economica: ora c'è, ora no, solo all'estero ma non qui, solo qui ma non all'estero, ovunque ma per poco, da nessuna parte ma sta per esplodere, carta vince, carta perde... funziona!

- tasse: ora crescono, ora calano, ora scompaiono, ricompaiono, di più ma per poco, di meno ma per pochi, carta vince, carta perde... yes!

- Fiat: chiede soldi, produce soldi, crea occupazione, ora licenzia, resta in Italia, va all'estero... dov'è la Fiat?

- Banche: danno soldi, li prendono, ci sono ma non per tutti, per tutti ma non ci sono, fanno danni ma non pagano, pagano ma solo i loro dirigenti, aprono, chiudono, comprano, vendono... chi pesca la Banca giusta?

- LHC di Ginevra: c'è il bosone, non c'è il bosone, c'è l'antimateria ma per poco, c'è la materia ma è antipatica, serve a qualcosa, non serve a niente, costa tantissimo e non sappiamo da dove prende i soldi, costa niente, esiste davvero, non esiste.... ok

- Fini: è a destra, è al centro, è al governo, è all'opposizione, vuole il voto, non vuole il voto... chi lo pesca?

- Berlusconi: beccato al primo colpo... ormai viene usato dai mazzieri per invogliare a scommettere

- Bersani: non gioca, pensa sempre le carte siano truccate

- Petrolio nel Golfo del Messico: ha inquinato tutto, ora è scomparso, 10 litri, 10 fantastilioni di barili, ora è sul fondo del mare, ora ce lo siamo mangiato nei gamberetti... chi pesca il petrolio?


Mi rendo conto che potrei andare avanti all'infinito: potrei giocare alle tre carte con la chiesa per sapere dov'è e cosa fa, la comunità europea, le missioni di pace armata, l'economia globale, il capitalismo, tutto insomma; è quindi il momento di alzare la posta in gioco e fare l'ultima scommessa, quella su cui puntare tutto:

-l'essere umano: è solo un idiota pronto a giocarsi la vita alle tre carte?

Puntate con me....

Un abbraccio

mercoledì 10 novembre 2010

Spirito Natalizio

Con anticipo crescente di anno in anno iniziamo a respirare "aria Natalizia", tale è l'incontinenza della nostra voglia di pace e amore tenuta repressa per quasi 11 mesi passati a comportarci come bestie:

-gli eserciti di pace in tutto il mondo stanno adottando proiettili con babbo natale disegnato sopra, in grado di uccidere al primo colpo gli oppositori della democratica dittatura globale, donando loro la pace eterna quale strenna natalizia;

-i negozi stanno riempiendo gli scaffali di prodotti, studiando prezzi che siano degnamente proporzionati all'amore che il compratore vuole trasferire ai destinatari;

-le imprese di dolci stanno confezionando prodotti con lo stesso contenuto calorico di una caldaia condominiale, mentre le aziende di prodotti dietetici preparano le loro ricette magiche in grado di cancellare le tracce di ogni eccesso, oltre che gli ultimi soldi rimasti, così da riconsegnarci in piena forma al datore di lavoro dopo le feste.

Ma una nube nera si staglia all'orizzonte di questa prossima orgia natalizia: non sappiamo come fare l'albero.... già le famose "palle di natale" sono quasi sparite dal mercato causa la loro insopportabile fragilità (ironia della sorte); sono quindi arrivate le lucine colorate ed i fiocchi, ma anche questi addobbi non tengono il passo con i tempi; ora sembra irrisolvibile il dilemma di come comporre un albero che dimostri agli ospiti: quanto siamo ricchi ma non ostentatori, quanto siamo cattolici  ma non praticanti, quanto siamo sensibili all'ambiente (del nostro salotto), di gusti fini, originali, aggiornati, sofisticati, simpatici, felici ed un poco ottimisti. Un vero potenziale disastro, sul quale tento di dare un aiuto proponendo le soluzioni alternative che stanno studiando in giro per l'Italia ed il mondo (grazie alle informazioni riservate di cui dispongo):

- Berlusconi, come ogni anno, ha comprato un albero bonsai (perchè non vuole che nulla di ciò che lo circonda lo superi in altezza) e pensa di lasciarlo disadorno, per poter poi intrattenere gli ospiti con il suo noto umorismo dicendo: sto ancora aspettando che Gianfranco mi porti le palle;

- Fini sta restaurando una forca trovata negli scantinati del suo vecchio partito, per trasformarla nel supporto di una stella cometa natalizia sotto la quale, dentro una capanna di verghe intrecciate (che ha rinvenuto in soffitta), si intravede la culla del suo nenonato partito (che adora chiamare: il mio partito "in fasce"); vicino alla capanna si sistemeranno Veltroni, Casini e Rutelli, vestiti da Re Magi;

- i membri della attuale opposizione ancora non si sono decisi e la discussione sta raggiungendo picchi di inaudita asprezza: i verdi vogliono un abete di carta riciclata, quelli di sinistra vogliono molotov al posto delle candeline (ma a quel punto l'albero di carta....), quelli di centro-sinistra vogliono una quercia con le olive per non scontentare nessuno e perché l'abete è di destra, l'Italia dei Valori vuole mettere il Natale fuori legge, gli altri gruppi stanno raccogliendo firme per fare le primarie per eleggere chi proporrà il loro albero;

- Margherita Hack farà un albero di pappardelle cinto da nastri di salsicce di cinghiale, in questo modo l'albero stesso farà anche da menù per il cenone di fine anno;

- In Iraq festeggeranno dando fuoco ad un pozzo di petrolio;

- Obama farà un albero pieno di luci, dopo anni di foto della notte di Natale in cui lui non si riesce a vedere sullo sfondo....

- La Ford farà un albero con statuette di Berlusconi al posto delle palle, in segno di riconoscenza per avergli involontariamente fatto triplicare le vendite del loro modello "Escort";

- Ikea sta realizzando un albero componibile, alto 100 metri, costituito da 300.000 pezzi, le cui istruzioni per il montaggio allo studio della NASA; problema al momento irrisolto è chi riuscirà a montarlo, visto che la chiave fornita nel kit è una sola e risulta già dispersa;

Penso che sarà un nuovo grande Natale, sarà l'n-esima affermazione di quanto siamo buoni e caritatevoli e le banche già sono pronte a stilare attestati di bontà per i loro clienti (acquistabili al prezzo di 100 euro in comode rate), con classifiche redatte in base a quanto abbiamo speso in regali ed offerte ai poveri; resta solo da pensare cosa chiedere a Babbo Natale.... una idea ce l'avrei:
che resti a casa sua, libero e gioioso a festeggiare un momento di vera riunione con i suoi cari, senza soldi e regali, almeno lui....

Un abbraccio

venerdì 5 novembre 2010

Questioni Penose

I nativi americani, con la loro antica saggezza, sapevano bene l'importanza del pene infatti mettevano al centro di ogni accampamento/villaggio un totem che richiamava inequivocabilmente l'organo riproduttivo maschile; questo ricordava la sacralità della vita e della unione tra uomo e donna, sia finalizzata alla evoluzione spirituale e comunione con la natura che alla sopravvivenza della tribù e della specie.
Obelischi, totem, verghe di giada o altri minerali, menhir, etc. seminati quasi ovunque sulla terra, sembrano testimoniarci quanto fosse importante per l'essere umano vivere in modo libero, spirituale e pieno, la propria sessualità in rapporto con la comunità e la vita stessa.

Andava quindi tutto bene, c'era chiarezza, serenità e condivisione senza ipocrisie, pregiudizi e repressioni; poi....i nostri cari progenitori (Adamo ed Eva), decidono di celare le "pudenda" dietro la famigerata foglia di fico... e da quel momento è il caos; a parte la nascita delle prime linee di prodotto per la cura delle parti intime (resasi necessaria dalle tremende irritazioni legate allo sfregamento della ruvida foglia), un istante dopo avere indossato questo pudico indumento l'unico costante e solo obiettivo per Adamo e tutti i suoi futuri discendenti è: togliere ad Eva quella dannata foglia; per poterla nuovamente ammirare nella sua naturale bellezza.
Un errore madornale insomma, un disastro vero e proprio, una condanna per l'umanità intera.
Ora si capiscono meglio le frasi adulanti quali: mamma mia che "fico" quello lì, e viceversa... perché la nostra  memoria ancestrale considera ormai la persona come un tutt'uno con la pianta.

Sicuramente l'economia ha tratto un enorme giovamento da questo biblico episodio: sapendo infatti che eravamo stati privati di qualcosa di importante, ha potuto da sempre riproporci a pagamento ciò che prima avevamo naturalmente a disposizione; dapprima si è iniziato a vendere l'immagine della nudità di per sé (quindi giornali, riviste, bambole, figurine, biro che se girate fanno sparire i vestiti ad una donnina, etc. etc.) poi, con il tempo, hanno cominciato a venderci qualsiasi cosa utilizzando come richiamo indiretto (ma guarda che sorpresa) l'immagine di nudi o temi sessualmente ammiccanti:
-compra questo bellissimo silicone sigillante.. magari ti trovi una dona nuda che si è murata nella tua doccia! (non possiamo certo pretendere che oltre che bella e nuda sia anche furba; poi se è sigillata dentro.. ma che ci facciamo...);
-compra queste mentine... oltre all'alito è possibile che ti si profumi anche il pisello! (hanno dovuto invece rinunciare al progetto della supposta deodorante per il culo, causa interessamento solo delle associazioni gay);
-mangia questa patatina, magari ti ritrovi il pisello come Rocco Siffredi... ma se mangio piselli in scatola allora mi cresce una "patatina" tra le gambe?
-compra questo disco, una cantante con due "puppe" del genere vuoi che non sappia cantare bene? Certo... allora con le dimensioni che assumono i miei testicoli quando ascolto certa musica, posso andare a Saranno Famosi?

Prostitute, puttanieri e morbosa quanto insaziabile curiosità sui costumi sessuali dilagano in tutto il globo; indipendentemente dal ruolo rivestito da una persona, quello che importa sono solamente le sue abitudini sessuali: tutti pronti ad affondare golosamente le mani dentro ogni squallida piega di cronaca politico-sessuale, per poi ergersi istantaneamente a giudici puritani del "peccatore" di turno; anche un vecchio, quasi certamente impotente (dato il suo intervento di tumore alla prostata) e di sicuro poco avvenente Primo Ministro, farebbe soldi a palate vendendo un video dove lo si vede amoreggiare con una squillo (personalmente, penso pagherei per non vedere uno spettacolo simile).
Sentire il Papa che guidando il nutrito seguito di pedofili, condanna l'immoralità dei costumi di un quasi ottantenne, e presunto impotente, Primo Ministro che organizza festini con le "escort", fa davvero scappare da ridere; mentre tutti gli oppositori o falsi sostenitori di governo, corrono a nascondere i loro perizoma leopardati e disdire appuntamenti con il "trans" di turno, per potersi poi pubblicamente dissociare da questa insostenibile immoralità della politica.

Ma in fondo non mi sento di condannare nessuno (mmmmhhhh... sinceramente con alcuni uomini di Chiesa farei due chiacchiere, magari brandendo al contempo un nodoso randello...ma dopo prometto che vado a confessarmi subito), la vera colpa è solo della foglia di fico che ci ha sottratto dagli occhi e dalla mente parte di noi stessi, lasciandoci sconsolati ed in balìa delle mentine, dei siliconi e della eccitata immaginazione che ci fa sognare di essere al posto di Berlusconi, mentre una giovane ed avvenente escort si spoglia, ci imbocca il brodo vegetale della sera, sfoglia con noi l'album delle foto dove 50 anni fa abbiamo posato nudi e ci canta la ninna nanna...

Un abbraccio

giovedì 4 novembre 2010

Previsioni del Tempo

Sono il sinonimo delle previsioni meteorologiche ma, se interpretiamo letteralmente la frase, suggeriscono un concetto diverso.
Ad una prima analisi ci verrebbe da pensare che non c'è nulla da prevedere in merito al tempo, questo infatti scorre regolarmente ed incessantemente con la sola eccezione di qualche "saltino" legato alla introduzione e rimozione dell'ora legale, ed alla aggiunta di un giorno al calendario durante l'anno bisestile eppure, come in tutte le cose, se siamo più attenti nella analisi, possiamo scoprire cose interessanti:

-l' "anno zero" decorre dalla nascita del Gesù cristiano (e non dalla data di inizio della omonima trasmissione televisiva); ma la effettiva data viene fatta risalire alla notte tra il 24 ed il 25 dicembre... quindi è nato alla fine dell'anno -1, oppure il nostro anno zero è iniziato con circa 6 giorni di ritardo. Il "caso" inoltre ha voluto che Gesù sia nato alla mezzanotte spaccata il che, di fatto, non identifica con precisione la sua data né con il 24/12 e tantomeno con il 25/12, ma in una sorta di "bolla" temporale tra le due date,  durante un periodo astronomico in cui il sole comincia nuovamente ad aumentare il suo tempo di irradiazione dell'emisfero boreale terrestre, dopo il minimo raggiunto durante il solstizio di inverno (21 dicembre). Nell'emisfero australe (Sud), è l'opposto: il 21 Dicembre equivale alla notte più corta ed il giorno più lungo e costituisce in quella zona il solstizio d'estate...
Dovremmo quindi concludere, alla "luce" di quanto detto che: l'anno zero decorre con circa 6 giorni di ritardo nell'emisfero Nord della terra, a partire da una presunta ora tra il 24 ed il 25 dicembre; mentre probabilmente nell'emisfero Sud, a livello astronomico, siamo addirittura circa 6 mesi in anticipo (o ritardo, a seconda dei punti di vista). Quindi.....in che anno siamo?

-Le ore, che suddividono la giornata in 24 "fette" temporali, anche loro sono legate al sole; la maglia dei meridiani infatti, con i relativi fusi orari, cerca di creare un riferimento a livello locale il quale ci garantisce che ovunque siamo, se sono le 8 di mattina, il sole è sorto; ma le 8 di mattina a Roma sono le 9 ad Atente, le 16 a Tokio e le 3 della notte a New York (salvo ore legali di mezzo)...
Anche questa convenzione delle ore diverse legate ai meridiani geografici, ci porta a situazioni curiose: se per esempio parto alle 8 dall'Italia per trasferirmi a New York ed immagino di essere a destinazione in 3 ore (con un futuristico mezzo di trasporto), arrivo che localmente sono le 6 del mattino; questo significa che... ho viaggiato nella spazio tempo, arrivando due ore prima di essere partito; se poi immaginiamo di poterci trasferire ancora più velocemente ed ancora più lontano, il paradosso si amplifica.
Anche qui, alla luce di quanto detto, possiamo fondatamente chiederci: ma che ore sono davvero?

-anche la nostra stessa data di nascita è per convenzione fissata nel momento in cui vengono compilati i relativi certificati, se poi vogliamo pensare che in un certo senso eravamo già "al mondo" anche prima di essere partoriti, allora la faccenda si complica ulteriormente fino a farci motivatamente domandare: ma io quanti anni ho?

-se, infine, spostiamo il nostro sistema di riferimento spazio-temporale su un altro pianeta, allora dobbiamo confrontarci con la teoria della relatività, finendo per perdere la testa e non sapere davvero più: che ore sono, che anno è, quanti anni abbiamo noi, etc. etc.

Quando detto sinora riguarda il tempo"canonico", se poi pensiamo alla soggettiva percezione del tempo il tutto diventa sempre più impalpabile ed intricato: un sogno ad occhi aperti ci può infatti "rapire" per vivere anche una intera giornata immaginaria, scoprendo poi al nostro ritorno alla "realtà" che sono passate poche ore, viceversa una giornata molto impegnativa ci può sembrare "volare via" più velocemente di quanto ci potessimo accorgere.

Allora le "previsioni del tempo" possono avere un senso... potremmo cercare di immaginare se oggi il tempo sarà più lento o veloce di ieri, a seconda di come ci sentiamo e cosa pensiamo di fare, potremmo avvicinare bei ricordi lontani nel tempo e spingere indietro, fino quasi a dimenticarli, quelli brutti; infine potremmo dimenticarci del tempo stesso e vivere le cose al ritmo della vita, dove anche una farfalla in un giorno solo è in grado di compiere un intero destino.

Un abbraccio

giovedì 28 ottobre 2010

Il nesso di causalità

Difficile leggere la vita attraverso una chiave universale: è la realtà dominata dalla casualità o piuttosto gli infiniti eventi sottendono un "nesso di causalità"? Siamo nelle mani una "Dea bendata" o di un Demiurgo? Caos o caso?

L'incertezza è tale da provocare in noi comportamenti anomali, per esempio: siamo pronti a trasformare in rissa una discussione politica, come se dalla politica dipendesse la nostra vita, ma facciamo la coda per giocare al super-enalotto confidando anche nel fato per la soluzione dei nostri problemi (ignorando il fatto che la probabilità di vincere è pari a quella essere colpiti da un fulmine a ciel sereno); quando le cose ci vanno bene siamo convinti di essercelo in qualche modo meritato/guadagnato, ma se vanno male diamo la colpa alla sfortuna (ed il nostro Primo Ministro è l'incarnazione perfetta di questa equazione); insomma...diciamo pure che la coerenza non è il nostro forte.

Tutto nasce dalla convinzione di essere qualcosa di importante, prezioso, unico, dei semi-dei insomma... percepiamo una sorta di "diritto divino" al controllo della realtà e della nostra vita, ma cadiamo poi nello sconforto quando ci accorgiamo che non sappiamo nemmeno perché il nostro cuore batte, oppure chi abbia ordinato al nostro stomaco di digerire, agli occhi di vedere, alle orecchie di sentire, ai globuli rossi di riprodursi, etc. siamo solo certi di controllare alla perfezione il nostro cervello, tanto da identificarci spesso con esso, salvo non avere risposte in merito alle funzioni svolte da più del 90% del suo volume.

Tante delle nostre azioni sembrano guidate da questa sensazione di onnipotenza mista al terrore di essere nulla e non sapere nulla, ed ecco che la realtà diventa un susseguirsi di eventi per noi casuali ed imprevisti; e le domande aumentano all'infinito:

- i "marziani"... sono bravi con il karate? Gli uraniani sono radioattivi?

- visto che contiamo gli anni dalla nascita di Cristo, non sarebbe più coerente che fosse nato il 1° Gennaio?

- visto che la Chiesa fa politica ed i politici ci fanno le prediche, allora un aspirante prelato che vuole prendere "i voti" perché non fa campagna elettorale?

- perché è stato scritto il comandamento "non nominare il nome di Dio invano", quando subito dopo averlo letto a voce alta ci ritroviamo a pensare: atz.. ma l'ho appena nominato!!?

- se la vita è una attesa della morte e la morte una attesa del ritorno alla vita, ma quando ci si diverte?

- chi ha inventato l'ornitorinco?

- ma se: Osama Bin Laden (l'uomo più ricercato del mondo) ogni due giorni parla in tv, Berlusconi è proprietario di emittenti ed ha grossi guai con la giustizia, Santoro ha una trasmissione televisiva ed è in causa con mezza Italia, Murdoch ha un impero mediatico ai limiti della legalità, etc. perché non arrestano direttamente le televisioni?

- ma avete mai visto una moneta con "testa" da una parte e "croce" dall'altra???

- è dopo la crocifissione di Cristo che i dodici apostoli hanno pensato che il 13 porta iella?

- sono i bambini a guardare i Teletubbies o viceversa?

- i "calcoli" renali colpiscono prevalentemente i ragionieri introversi?

- se ad ogni bugia cresce il naso, allora se cammino sulle mani e sparo un sacco di balle divento come Rocco Siffredi?

- ma come fa un albero a crescere per secoli senza farsi domande....?

Ho capito; esiste davvero un minimo comune denominatore della realtà, un nesso di causalità: l'essere umano adora abbandonarsi alla disperazione di non poter rispondere a domande inutili.

Un abbraccio

giovedì 21 ottobre 2010

La ricetta della Nonna

Come diceva il grande Alessandro Bergonzoni: si prende la nonna, si seda, si mette l'acqua a scaldare....

Ai nostri giorni, che resteranno nella storia come il periodo di massima espressione della evoluzione umana,  è crescente l'attrazione verso quello che si faceva prima:

-si stava meglio quando si stava peggio; paradosso insignificante che riformulerei in: si stava meglio quando si stava meglio... Ma che comunque ci vuole dire che si stava meglio prima;

-le aziende cercano di dimostrare che il loro prodotto è buono, convincendoci che è precisamente identico a quello che vendevano nel passato, parallelamente cercano di affondare le loro origini sempre più indietro negli anni (pare che la Kodak stia cercando di provare che sulla Sindone c'è il suo logo, mentre la Ferrero sta registrando per la sua nuova marmellata il marchio "manna dal cielo"); il vintage domina in tanti settori della moda di abbigliamento e arredo, e così via...

Ma è ora di smetterla di piangersi addosso e glorificare/riscattare il passato, dobbiamo guardare con entusiasmo e speranza al futuro! E quale miglior simbolo del futuro se non i giovani e la scuola?
Cerchiamo allora per un momento di sentirci dei veggenti, ed immaginiamo il mondo futuro che i nostri giovani presto realizzeranno.
Con il mio "occhio interiore" mi collego in una diversa dimensione spazio temporale e vedo un manager della prossima generazione: è seduto al tavolo con un collega, si parlano mandando sms sui cellulari mentre un parrucchiere dietro ognuno di loro, provvede a cambiargli acconciatura ogni 10 minuti circa, per non rischiare di lasciarli fuori moda; riesco ad intercettare alcuni degli scambi per sms durante la riunione:
-oh.. bella lì...stsr mngm al mcd?
-nn ho capt 1 cz
-scus.. dicev: stasera mangiamo al mc donald??
-boh..
-mah...
-tvttb
-idem
--Fine riunione--

No, nel panorama manageriale non riesco a cogliere segnali positivi, anzi direi che il quadro è sconcertante; provo a collegare l'occhio onniveggente in una scuola del futuro, vediamo se va meglio; "vedo" un professore universitario che parla a 2000 studenti stipati in un'aula, età media degli studenti 45 anni, età del Prof. circa 80; il Prof. scrive formule matematiche alla lavagna addormentandosi a metà riga, mentre gli studenti si aggiustano l'uno l'altro le acconciature ogni 10 minuti per non restare fuori moda, intanto si scambiano sms; vediamo cosa si dicono:
-oh.. bella lì... k scrv il bbbn?
-nn ho capt 1 cz
-scus.. dicevo: che scrive il babbione?
-boh... forse la ricetta del cheeseburger
-ah...grz tvtttb
-idem
--Fine lezione-- una barella intanto rimuove il corpo esanime del professore

Niente nemmeno nella scuola del futuro.. il mio esperimento di visione interiore ha mostrato solo un tunnel cieco costellato da schifezze... ma vuoi vedere che mi sono sbagliato? Ma certo, un errore imperdonabile: stavo visualizzando solo una colon-scopia!

Ora sono di nuovo fiducioso.

martedì 19 ottobre 2010

Il Salvatore

Il mondo va a rotoli: la crisi economica, il riscaldamento globale, le guerre, la politica corrotta, il prezzo della benzina ed il mio cane che la sera emette più gas combusti di un Tir in salita.

Allora proverò a scrivere una lista dei desideri, con la speranza che quando arriverà sulla terra il Salvatore, magari prima di mettersi all'opera dia una sfogliata al web e ne prenda spunto.


- Vorrei che fosse abolita l'ora legale per lasciare il tempo libero di scorrere senza regole; almeno lui...


- Vorrei che ai comandamenti cristiani fossero aggiunti:
-- onora anche i tuoi figli;
-- fatti i fatti tuoi e camperai cent'anni;

- Vorrei che prima di procreare, gli aspiranti genitori fossero sottoposti ad un esame per verificare se sono bene coscienti delle implicazioni; se non è possibile, allora togliete l'obbligo del patentino per andare a funghi che a questo punto mi suona davvero paradossale;

- Vorrei che anche se i politici eletti non hanno vincolo di mandato, potessero essere sempre "mandati...." in un secondo momento;

- Vorrei che i controllori di volo aiutassero gli UFO ad atterrare, altrimenti continueranno sempre a schiantarsi e non sapremo mai se c'è vita intelligente nell'universo;

- Vorrei che un camionista parcheggiasse in mezzo all'autostrada il suo auto-treno sotto il segnale: "se sei stanco, non rischiare, fai una sosta"; per vedere se da quel giorno scriveranno: "ok... ci facciamo i cazzi nostri";

- Vorrei che il dilagante "assolutamente sì", potesse essere contrastato dalla espressione "relativamente sì", riportando infine l'equilibrio ormai perso dove "sì" era solo "sì" e "no" era "no" senza bisogno di tirare in mezzo la fisica "sissi-nonnologistica";

- Vorrei che gli astronomi fossero anche astrologi e viceversa, per aumentare le probabilità che qualcuno un giorno ci dica qualcosa di utile;

- Vorrei che la teoria delle stringhe fosse applicata alle scarpe, per vedere i fisici teorici scervellarsi mentre cercano di allacciarsi un mocassino;

- Vorrei che tutti quelli convinti che "al cuor non si comanda", almeno fossero informati che tale organo non è posto tra le gambe;

- Vorrei che Adamo ed Eva avessero aspettato il sì dell'uomo DelMonte (o meglio: l'assolutamente sì), prima di cogliere la mela; però, visto che la scienza è certa della nostra discendenza dalle scimmie, siamo poi sicuri non fossero banane? In tal caso vorrei fare ricorso alla sentenza....

- Vorrei sapere perché se i nuovi piccoli telefoni sono chiamati cellulari, quelli più vecchi e grandi non si chiamavano "molecolari";

- Vorrei che un antico Maya tornasse al mondo, per rompere sulla testa il suo calendario di pietra a chi pensa che abbia una fine, ignorando il fatto che è tondo!

Vorrei infine, caro Salvatore, che tu agissi nel silenzio, senza clamore, senza agitare nuovamente i fragili animi umani sempre in attesa che qualcuno pulisca le cacate che quotidianamente seminano, pensando poi che per saldare il conto basta prostrarsi in ginocchio invece di alzarsi e camminare con piede sicuro lungo la strada della evoluzione spirituale; poi se ti avanza un poco di tempo, inventa delle pillole per cani contro la flatulenza.

Grazie

giovedì 14 ottobre 2010

l'Ukulele

E' uno strumento suonato dagli indigeni hawaiani, una specie di "chitarrina" le cui sonorità e melodie ci riportano a floreali e festanti atmosfere tropicali.
Pensare all'Ukulele quindi ci fa per un momento sentire tutti parte di una festa hawaiana, con collane di fiori al collo, un fruttato drink in mano e variopinti tessuti di dubbio gusto che cingono i nostri fianchi; per un momento tutti coloro che leggeranno queste prime righe, si sentiranno parte di un danzante gruppo virtuale e forse proveranno una strana sensazione di serenità e comunanza in seguito alla quale magari nasce un gruppo su Facebook: Gli Amanti dell'Ukulele.

Ora, solo per un momento, deponiamo l'Ukulele e pensiamo ad una sfera di luce di origine aliena che ci fissa dal cielo... molto probabilmente spariranno tutte le illusioni hawaiane e saremo pervasi da una  sorta di sgomento misto a stupore ed ammirazione, forse percepiremo anche una specie di mistica energia che ci spinge a contemplare l'evento provando quasi gratitudine per avere l'onore di essere testimoni di tutto ciò (essere gli eletti). A seguito di questa forte esperienza mistico-esoterico-aliena, saremo forse spinti a fondare su Facebook il gruppo: Eletti dalle Sfere di Luce.

Adesso, infine, immaginiamo che una sfera di luce nel cielo, subito dopo la sua strabiliante apparizione, si metta a suonare l'Ukulele... che gruppo fonderemmo su Facebook? In che gruppo già esistente ci identificheremmo? Un problema davvero enorme da risolvere... non avremmo nulla in cui identificarci e questo finirebbe per forzare la nostra mente a cancellare l'esperienza dalla memoria, forse anche per paura della impossibilità di condividere la cosa senza essere presi per hawaiani ubriachi.

L'assurdo oggi è trovarsi in un contesto sociale che, pur presentando una facciata di falsa democrazia e condivisione, in realtà ha solo aumentato il numero dei "gruppi", delle "classi" o dei "greggi" in cui dobbiamo riconoscerci, per consentire ad ognuno di noi di trovare quello giusto, rafforzando al contempo la condanna e l'ostilità nei confronti di chi non ne fa parte, con il risultato quindi che quasi tutti sono spinti ad associarsi "volontariamente" a qualcosa.

Ecco quindi migliaia di persone:
- pronte a giurare di avere sentito la Madonna (il gruppo Facebook: gente della madonna),
- che parlano con le sfere di luce ricevendo messaggi astrali (il gruppo: gente con le palle),
- che credono nell'attuale governo (il gruppo: cercate gli altri 6 nani, a biancaneve penso io),
- che credono nella opposizione al governo (il gruppo: se agiti l'acqua prima o poi bollirà)
- che sono contro tutto e tutti a priori (il gruppo: se hai un'idea sei mio nemico)
- che hanno una soluzione facile a tutto (il gruppo: lasciamo che il vulcano erutti, tanto non arriva qui)
- che credono alla fine del mondo nel 2012 (il gruppo: vieni con me, chi muore solo è più triste)

All'interno di questi gruppi sociali-virtuali c'è sempre una potente ed inflessibile leadership (solitamente affidata a chi fa più baccano o chi è proprietario del "sito" dove ci si riunisce per discutere e rafforzare le convinzioni) che da par suo, come un rabbioso cane da guardia, non ammette la minima incrinatura del "credo" dai partecipanti, pena la esclusione con infamia... quindi chi non crede nella religione cristiana è un indemoniato condannato agli inferi, chi non crede agli UFO è un disinformatore, chi non crede al governo è un sovversivo, chi non crede alla opposizione è un fascista, chi non crede alla fine del mondo è un depistatore, e così via all'infinito con botte da orbi e urla da gallina spennata; su un unico punto sembra esserci un accordo unanime: non c'è più La mezza stagione.

Insomma, pare siamo tutti condannati ad illuderci di essere liberi di essere, basta che qualcuno ci certifichi, altrimenti rischiamo di essere come immigrati senza documenti, alieni senza permesso di soggiorno in una società che non riesce nemmeno ad immaginare una sfera di luce che suona l'Ukulele.

martedì 12 ottobre 2010

Il Grande Fratello

La prossima settimana riparte il "Grande Fratello", trasmissione simbolo di un'epoca, alla sua undicesima edizione; giusto quindi dare risalto a questo affermato fenomeno mediatico e sociale senza cadere in atteggiamenti da "snob" (dal latino: "sine nobilitate", se non ricordo male) e tantomeno in vacui entusiasmi.
Un campione della nostra società sarà quindi presto selezionato, rinchiuso in una casa, sottoposto ad esperienze/esperimenti ed osservato continuativamente da tante persone in tanti paesi (non esiste infatti la sola edizione italiana).
Una prima riflessione sul tema potrebbe essere che: gli esseri umani, amano guardare i loro simili; niente sembra attrarci di più al mondo dell'immagine di noi stessi, anche se ripresi mentre stiamo golosamente liberando peti, vomitando per avere bevuto troppo, sbraitando come cani rabbiosi perché qualcuno ci ha rubato la forchetta o infine mimando goffi atti sessuali; non solo; i protagonisti di questa "Kermesse" dell'umana condizione, vengono presto trasformati dal pubblico in idoli o eroi.

E' passato il tempo in cui gli uomini migliori erano paragonati allo spirito di: draghi, leoni, aquile, etc. e portavano tale titolo con onore riproducendolo nei loro simboli; oggi l'uomo ha posto nuovamente se stesso al centro del creato e si considera l'essere più bello e perfetto in assoluto, quindi se oggi un nativo americano fosse eletto a guida di una "tribù metropolitana", si cingerebbe il capo non più di piume d'aquila ma di figurine dei calciatori, invece di coprirsi con la pelle d'orso porterebbe in spalla una velina e come bastone, simbolo del suo potere, avrebbe un telecomando tv; volti di "showman" come simboli araldici di casate prestigiose e totem con le fattezze di Fabrizio Corona al centro delle piazze riempirebbero le nostre città, a ricordarci che il massimo cui un essere umano può aspirare è una camicia con le sue iniziali cucite, se non altro per suggerirgli come si chiama, quando il TG locale lo intervista per sapere se i saldi quest'anno sono davvero convenienti.

Continuiamo quindi a guardarci allo specchio, celebrando la rimozione dei peli superflui come fosse un esorcismo ed adorando la nostra divina natura durante la messa in piega, attenti solo a non incrociare mai lo sguardo di un animale fiero e selvaggio; perché nei suoi occhi potremmo morire, perché nel suo sguardo potremmo perderci, perché nessun telecomando potrebbe mai farci cambiare canale mentre ci sentiamo letti nell'anima da un essere che ignora le iniziali sulla nostra camicia.

lunedì 11 ottobre 2010

Super Eroi

Gli abitanti del villaggio globale sono super eroi in attesa di incoronazione, magari sulla prima pagina di un rotocalco; la tensione è palpabile: bulli in fervente attesa di fare sfoggio della loro super forza, saggi pronti a  sciorinare la loro infinita wiki-onniscienza, intellettuali "ad Bar honorem", mistici da discoteca, palestrati da spiaggia, VIP da casa del popolo,  e così via...
E' più facile comprendere attraverso questa chiave di lettura tanti comportamenti sospetti; diversamente non saprei infatti spiegarmi l'esigenza di avere sempre indosso occhiali da sole grandi quanto la visiera di un casco da astronauta, tanto che gli architetti stanno smussando gli angoli delle pareti delle nuove case, per rendere meno traumatici le inevitabili "facciate" dei super-eroi dalla vista obnubilata.

I serrati ritmi della moderna società, costringono molti super-eroi a dover conciliare l'abbigliamento da persona normale, con il loro "vero" vestiario, per potere essere sempre pronti e cambiarsi nel minor tempo possibile; ecco che notiamo spesso tante giovani ragazze, dal viso innocente e tenero, magari cinte in fluttuanti camicie e morbide gonne da cui spuntano, al posto delle normali scarpe, stretti stivali in pelle nera ad altezza inguinale degni di Cat Woman... oppure ragazzi con sotto comodi ed abbondanti blue-jeans ma sopra "imbudellati" da strane magliette sintetiche. Ad un attento osservatore non sfuggono questi chiari indizi di una doppia vita da super eroe, in fondo anche il caro Clark Kent portava sotto il vestito da lavoro la sua tutina da Superman o Peter Parker quella da Spider Man.
Altro inequivocabile segno di una doppia identità è quello legato alle fattezze: i seni delle donne stanno progressivamente assumendo proporzioni degne di Wonder Woman e stesso dicasi per i glutei o i polpacci dei maschietti di oggi, che farebbero impallidire Thor in persona.

La nostra vocazione di super eroe è ovvia: non facciamo forse la spesa al "super-mercato"? Non facciamo forse il pieno di "Super"? Non abbiamo almeno una volta sperimentato la visione in 3D? Non siamo forse circondati da accessori High Tech? Gli stati più avanzati non sono oggi chiamati "Super-potenze?... Non si capisce quindi l'atteggiamento di pochi sventurati che continuano ancora a sfregare la bottiglia di detergente nella speranza che gli compaia in aiuto Mastro Lindo o Mr. Idraulico Liquido.

Eppure, a ben pensare, in un villaggio globale popolato solo da super-esseri di fatto nessuno è più super; se tutti volano più veloci della luce, allora in viaggio si troveranno fermi l'uno a fianco a l'altro, a guardarsi in faccia (se riescono a vedere attraverso gli occhiali da sole) e magari cominceranno a sentire la mancanza di casa, della quiete, della normalità, dell'equilibrio; solo che quando faranno ritorno, dopo aver viaggiato anni più veloci della luce, troveranno il mondo invecchiato (per la legge della relatività) e capiranno solo in quel momento di non essere mai stati da nessuna parte, di essere rimasti fermi nella loro super-idiozia, mentre tutto andava avanti senza bisogno di alcun super-uomo.

Un abbraccio

giovedì 7 ottobre 2010

Il S.E.T.I. e gli Alieni

L'acronimo di Search for Extra Terrestrial Intelligence (ricerca di intelligenza extra terrestre) sembra il simbolo della nostra speranza di non essere soli nell'universo; anche la scienza infine, pur tenendo giustamente i "piedi piantati in terra" non rinuncia a tendere l'orecchio verso l'infinito per captare segni di vita intelligente; la cara  e giunonica Margherita Hack, la cui età ormai si misura in "eoni" (come si confà ad una astronoma di tal levatura), ci dice che: "ùn si pole certo affermare 'he siamo soli nell'universo, c'è tante e tante di codeste stelline 'n celo che si'huramente almeno in una sapranno fare le pappardelle al cinghiale..." .

In tanti, troppi forse, affermano con certezza che strani esseri senza permesso di soggiorno ci hanno già raggiunto da tempo e svolazzano di continuo sulle nostre teste; personalmente tengo in serbo ancora qualche dubbio sul fatto che questi alieni siano davvero entità intelligenti visto che, pur essendo stati in grado di solcare lo spazio infinito per recarci visita, troppo spesso finiscono per schiantarsi a terra con le loro super tecnologiche navi spaziali... erano ubriachi? Non avevano aggiornato le cartine del navigatore? Mistero...

Molti ritengono di avere potuto contattare personalmente questi esseri evoluti ma, anche in questo caso, il racconto di quanto accaduto pone seri dubbi sull'effettivo livello di intelligenza degli alieni; pur assumendo che siano talmente superiori da poter comunicare telepaticamente con noi, sembra infatti che tutto quello che hanno da dirci sia che: stiamo per morire, la terra è minacciata dalle nostre azioni, ci vuole più amore, etc. insomma sembrano la versione extra-terrestre di Green Peace, e forse il fatto che spesso sono soprannominati gli "omini verdi" dovrebbe farci riflettere.

Abbiamo una crescente casistica di persone che dichiarano di essere state rapite ed esaminate come in una sorta laboratorio, spesso a comprova di questo si notano strani impianti metallici di misteriosa origine presenti nel loro corpo; ma, ancora una volta, pur non scartando l'ipotesi della buona fede di quanto narrato, resta il forte dubbio sulla intelligenza di questi esseri: anche sulla terra i chirurghi hanno il vizio di dimenticare qualche "pezzo" nei pazienti operati; la casistica di questi sfortunati che si sono ritrovati garze, forbici, pinze, etc. è tristemente lunga, pare addirittura che un medico si sia accorto della tragica distrazione commessa in sala operatoria, quando per rispondere ad una telefonata di sua moglie si è trovato costretto a parlare tra le chiappe del suo ultimo paziente.

Il web freme quotidianamente alla notizia di oggetti voltanti non identificati (gli OVNI, versione italiana di UFO, alternativa dell'acronimo SCCVSNTMNSM: Strane Cose Che Volano Sulle Nostre Teste Ma Non Sono Mucche) che si fermano, poi roteano, poi zig-zagano, poi spariscono, poi cambiano forma... qui ritorna con prepotenza l'ipotesi che il pilota alieno sia decisamente ebbro, oppure che semplicemente stiamo guardando l'effetto di un laser spaziale intergalattico puntato al cielo da un bambino alieno che gioca nel suo giardino.

Come non ricordare infine l'enorme clamore sollevato dagli episodi di mutilazione degli animali: pare che con una certa continuità, vengono rinvenute carcasse, in particolare di bovini, da cui sembrano essere stati prelevati, o "risucchiati", dei pezzi, in modo strano e misterioso; ma una volta ancora ci interroghiamo sulla apparente incapacità di questi esseri che non sembrano ancora in grado di capire come si munge una vacca.

Ecco allora che si spiega facilmente a chi sostiene che gli scienziati del SETI ci tengano nascoste chissà quali scoperte, come ancora non vi siano risultati tangibili del loro lavoro: questa gente sta cercando vita intelligente...  Speriamo solo che almeno loro, valenti studiosi, siano riusciti a capire cosa è l'intelligenza, questo misterioso elemento di cui non vi è traccia sulla terra (quindi meglio cercarlo altrove), altrimenti non riusciranno mai a distinguerla anche se ne avessero le prove sotto il naso.

Un abbraccio

mercoledì 6 ottobre 2010

Grazie

Ci tengo a ringraziare gli amici che mi seguono in questo blog semi-delirante, grazie a cui ad oggi, dopo poco più di un mese di "vita", ho avuto già circa 1200 letture.

Invito tutti a postare un commento ai post con qualsiasi cosa vogliate (salvo oscenità o estremismi), o anche solo ad esprimere un giudizio selezionando tra le opzioni disponibili, visto che, se non ho sbagliato qualcosa nelle impostazioni, dovrebbe essere possibile farlo liberamente e senza obbligo di iscrizione, anche se è necessario avere un account di google personale.

Un forte abbraccio a tutti

Alberto

La bella addormentata nel bosco

Aurora nasce, con la benedizione delle fatine/madrine: flora, fauna e serenella; in realtà solo Flora e Fauna benedicono Aurora, poi arriva la strega Malefica che sentenzia una condanna a morte sulla neonata e Serenella con il suo dono, rimasto in sospeso, tramuta la condanna a morte in una sorta di sonno limbico in attesa del risveglio attraverso il primo bacio d'amore.
Una favoletta per bambini insomma, almeno a prima vista, ma forse più stimolante di tante favole mascherate da realtà, che ogni giorno ci propinano: dobbiamo forse prendere per vero che la parabola dei talenti sia la legittimazione per la Chiesa a compiere le più ardite manovre finanziarie tramite lo Ior (Istituto Opere Religiose oppure Inciuci Opulenta Religione)? Dobbiamo "berci" che Bossi, dopo essersi oggi ingozzato di pasta al sugo di trippa con Alemanno sotto Montecitorio, ora dirà: Sono Portentosi Questi Rigatoni? Possiamo infine credere che dopo Corona e Ferro, si sentirà in dovere di fare coming out anche il "coronato" Carlo d'Inghilterra? Infine ritenete davvero possibile che una pasta lievitata con il Pane degli Angeli, produca il Pan di Stelle dentro un mulino bianco... ma allora se usiamo lievito di birra Moretti per impastare i tegolini cosa esce: un mulino con i baffi?

Meglio tornare alla bella addormentata... riprendiamo dove eravamo rimasti:
la figura di Aurora, può far pensare ad una metafora della madre terra che benedetta da flora e fauna attende di schiudere la sua vitale bellezza al levar del sole; il sole potrebbe essere quindi accostato alla energia maschile del principe che solo unendosi con amore ad aurora renderà possibile il passaggio dalla notte al giorno, quindi la magica trasformazione di una vita sospesa in un risveglio.
Vale la pena soffermarsi sul compito del principe che, nella fiaba, appare più arduo di quanto si potrebbe immaginare: il principe infatti deve lottare contro la strega Malefica, in veste di drago, prima di poter raggiungere aurora e svegliarla, mentre quest'ultima di fatto è tenuta ancora in vita solo dal dono di Serenella, che forse altro non è che la fede o speranza che il principe riesca a raggiungerla e manifestarle il suo amore.
Insomma nella fiaba non appare scontato che il sole sorga, tutto sembra legato all'esito di una sorta di dura battaglia. Niente di nuovo tutto sommato... è così quasi in ogni favola, ma in questa ci sono alcune situazioni singolari: la strega cattiva, ha scatenato il suo maleficio solo perché offesa per non essere stata invitata alla festa di battesimo di aurora, a cui evidentemente aveva diritto di prendere parte; perché i genitori di Aurora hanno deciso di escludere questa loro pur sgradita parente, scatenando poi la sua ira? Ma la strega cattiva, in realtà... chi è?
Forse la strega cattiva siamo sempre noi, è il lato oscuro con cui non ci vogliamo confrontare e che lasciamo nascosto quando ci mostriamo in pubblico (logico poi che "lui" si rivolga ad un avvocato per chiedere il divorzio e rovinarci la vita), tanto ci sentiamo tutti bravi e buoni solo mandando qualche euro per sms chissà a chi e chissà dove (forse meglio non saperlo nemmeno dove va a finire in realtà), l'importante è essere convinti di avere compiuto un gesto nobile ed avere celebrato un mini-Giubileo per la nostra l'anima, affinché si possa poi a cuor leggero inveire bestialmente contro l'autore di un sorpasso azzardato o un lavavetri troppo insistente.

Questa stessa ipocrisia o se vogliamo idiozia, è quella che ha spinto gli amanti della natura ad intervenire nel suo delicato equilibrio, con spirito nobile e puro: ripopolando i boschi solo con alcune specie, proibendo l'abbattimento dei piccioni, facendo muro contro le grandi opere per migliorare i trasporti (come è stato per la TAV) senza le quali macchine e autotreni continueranno ad imputridire sempre più l'aria, etc.; quindi ora abbiamo piccioni che ci cagano in testa appena usciamo da casa, corvi e cinghiali ormai unici abitanti dei boschi (oltre ancora ai caprioli, che sopravvivono forse solo per le loro doti atletiche, per la gioia dei contadini), gli adorabili topolini di cenerentola ormai più grandi di un gatto e talmente numerosi che la sinistra sta pensando di estendere a loro il voto, promettendo in cambio un pezzo di luna (visto che ancora pensano sia fatta di formaggio).... e la natura? Ah, madre natura ci ringrazia di cuore per il prezioso aiuto tentando disperatamente di fare l'unica cosa possibile: cancellarci dalla faccia della terra con maremoti, alluvioni, terremoti, e quant'altro.

Insomma la battaglia tra il sonno della nostra coscienza ed il suo risveglio è in pieno svolgimento, speriamo solo che a destarci non sia un appassionato bacio del principe Carlo.

venerdì 1 ottobre 2010

Villaggio Globale

E' una locuzione che ci aiuta ad immaginare il progressivo annullamento delle distanze spazio-temporali legato, in particolare, alla azione dei mezzi di comunicazione di massa; una delle conseguenze di questo è la più facile prevedibilità della reazione di tanti rispetto ad uno stesso evento, la creazione quindi di un archetipo a rappresentanza della quasi totalità degli esseri umani del mondo "civilizzato".

La parola stessa "Villaggio globale" fornisce, ai più illuminati, preziosi indizi sulle caratteristiche dell'archetipo sottostante, è infatti immediato il collegamento con il "globi-forme" Paolo Villaggio ed il suo celebre personaggio: il ragionier Ugo Fantozzi.
Vediamo se è vero:

-il nostro Primo Ministro, o se vogliamo: il nostro Mega Direttore Galattico, frustrato dalla sua ridotta statura che spera fino all'ultimo di recuperare facendo anche il ministro dello "sviluppo"... ;
-il capo della Polizia italiana che si chiama Manganelli... (ci manca solo che Profumo, ora disoccupato, passa a lavorare per la Arbre Magique);
-le persone in partenza per le vacanze estive che abbandonano per strada gli animali, senza pensare che dopo 10 metri si ritrovano fermi in coda e l'animale gli salta festoso in macchina dal finestrino...;
-gli Iracheni corsi in braccio agli USA dopo la morte di Saddam, come Fantozzi dopo avere bruciato casa alla notizia della morte dello zio Lazzaro;
-Fabrizio Corona che dopo tante fregature date, finisce anche lui per prenderlo in quel posto ed arriva a dire che gli è piaciuto (e qui ricordiamo la mitica scena del sellino della bici che salta via durante la gara di Fantozzi);
-come non ritrovare nelle conturbanti movenze della signorina Silvani le espressioni di Lili Gruber e come non rivedere nell'onorevole Prodi il caro compagno di sventure Filini;
-infine, la corazzata Kotiomkin (al secolo, corazzata Potemkin) è ancora una cagata pazzesca.

Eh sì, il caro Villaggio è davvero globale e siamo tutti come lui a reggere il parafulmini sul tetto della nostra economia domestica, dopo che le mega banche galattiche hanno deciso che vogliono guadagnare più soldi lasciandone meno a noi.

Almeno possiamo consolarci guardando la televisione superando la fastidiosa, anche se fortunatamente poco frequente, interruzione che le noiose trasmissioni operano a danno delle pubblicità: possiamo quindi sognare di volare su di un assorbente con le ali, atterrando in un centro commerciale dove per l'acquisto di un po' di formaggio grana andato a male veniamo incoronati re (con tanto di tappeto rosso steso al momento), poi usciremo guidando una macchina che non trova mai traffico per andare con tre amici a pescare dal mare un'opera d'arte, poi risultata rubata; superato il difficile colloquio con la polizia che ci arresta, visto che siamo anche ubriachi fradici dopo esserci scolati una bottiglia di amaro per festeggiare, arriviamo finalmente a casa dove veniamo spruzzati da un maledetto deodorante che si attiva ogni volta che gli passiamo davanti e troviamo Mr. Muscolo idraulico liquido che ci prova con nostra moglie... ma che importa... come diceva il grande Fantozzi:

« Perché io, Pina, ho una caratteristica: loro non lo sanno, ma io sono indistruttibile, e sai perché? Perché sono il più grande perditore di tutti i tempi. Ho perso sempre tutto: due guerre mondiali, un impero coloniale, otto - dico otto! - campionati mondiali di calcio consecutivi, capacità d'acquisto della lira, fiducia in chi mi governa e la testa per un mostro, per una donna come te. »



martedì 28 settembre 2010

Dietro le quinte

E' un posto strano in cui stare: non sul palco come attori, non seduti in platea come spettatori; è un laboratorio, una sorta di ventre materno, in cui si crea qualcosa che poi sarà lanciato sul palcoscenico della vita.
In un certo senso, ognuno di noi ha nello spirito le caratteristiche o le indicazioni per trovare il posto/ruolo più adatto in cui essere: se quello di spettatore, attore o regista; estendendo questa triade alla realtà conosciuta, ritroviamo sempre una parte manifesta ed attiva (l'attore), una parte passiva (lo spettatore) ed infine una più occulta e creativa (il regista dietro le quinte); ogni cosa racchiude in se questa triade e attraverso la stessa triade possiamo leggere ogni cosa, in fondo è un concetto filosoficamente non lontano dalla cristiana "trinità".

Il creato può quindi apparire come il meraviglioso frutto di una sorta di legge unica ed allo stesso tempo "trina", che indica in ogni cosa e per ogni cosa con quale energia risuonare, ma l'uomo moderno, come sempre, pensa di sapere interpretare al meglio anche le cose nate prima di lui e si adopera per questo alla stesura di nuove leggi: l'uomo è nato solo per stare sul palcoscenico, siamo tutti attori; se proprio siamo costretti ad assistere, allora guarderemo volentieri unicamente lo spettacolo in cui noi stessi abbiamo recitato.
E' la sindrome da grande fratello insomma, che fa apparire anche il più ingenuo passante come un navigato anchorman non appena il giornalista di turno lo ferma per chiedergli il suo qualificato parere su grandi temi quali: quanto fa freddo oggi, c'era traffico in autostrada, i saldi sono davvero convenienti, etc.
Le ragazzine sono tutte veline, i ragazzi sono tutti "tronisti" (o rintronati, se preferite), gli anziani tutti dispensatori di saggezza (anche se hanno passato la loro vita a buttare lo stipendio al bar), i vecchi tutti grandi politici per il solo fatto che pensano di sapere quanto successo due giorni prima; la cura dell'immagine è tutto, perché siamo tutti primi attori e spettatori di noi stessi: abbiamo creme per ammorbidire ed idratare anche la pelle dello scroto affinché non si soffra troppo nell'indossare pantaloni a vita bassa (come prescritto dalla moda del momento), obblighiamo i bulbi piliferi ad una produzione localizzata e meticolosamente controllata, cospargiamo il corpo di essenze chimiche in grado di trasformarci in deodoranti per ambiente deambulanti, sbianchiamo i denti fino a renderli visibili anche al buio, gonfiamo le labbra, tonifichiamo i muscoli e regaliamo ai capelli riflessi di colore degni di un caleidoscopio ubriaco; "noblesse oblige" dicevano una volta...
Anche il concetto di etica è cambiato, per reggere al passo con i tempi, trasformandosi in una versione ristretta e quotidianamente sostituibile attaccata ad un capo di vestiario (denominata quindi"etichetta").
Questa lotta senza quartiere cui partecipano sempre più persone senza distinzione di sesso o età, per conquistare la foto sulla confezione di un pacco di carta igienica, o per diventare qualificato membro della giuria che eleggerà il vincitore (quindi a sua volta protagonista nello spettacolo), lascia un desolante vuoto dietro le quinte dove, e questo è l'errore, si pensa esista il vuoto; ma il vuoto non esiste, non è previsto, non si trova nemmeno nello spazio cosmico, la triade non può essere modificata dalla stupidità dell'uomo... quindi in cabina di regia, stiamo lasciando il posto ad altri che ridono e si gustano il pop corn mentre va in scena questo spettacolo...


Un abbraccio

venerdì 24 settembre 2010

Big Bang

Gli scienziati al lavoro nel Large Hadron Collider, ci informano di avere scoperto (o meglio dire riprodotto) il "plasma primordiale"; dopo tanti anni dalla scoperta del "brodo primordiale" (composto da dado, acqua e sale primordiali), ora ci siamo avvicinati all'inizio assoluto, al mitico Big Bang, alla creazione di tutto, insomma stiamo sfiorando Dio con un dito. A quanto pare questo "plasma" è formato da Gluoni e "Quark" ed il mistero intorno alla presenza di Piero Angela, sin dai primi attimi di vita dell'universo, si infittisce al punto che già c'è chi si domanda se non sia meglio ficcarlo direttamente dentro l'anello del Cern per studiarne la composizione.
Forse per compensare il complesso di inferiorità, legato alla minuscola dimensione delle particelle, ogni elemento studiato al Cern di Ginevra viene battezzato con nomi quali: adroni, bosoni, gluoni, mesoni, nucleoni, iperoni, fermioni, etc; insomma sembra di essere nella terra dei giganti piuttosto che nell'infinitamente microscopico e la confusione non aiuta a chiarirci le idee sulla questione più cruciale:
ma a noi, di tutta questa bellissima cosa, che ce ne fot...e?
Intuisco le reazioni infuriate alla mia domanda da parte di tutti gli illumisti o "illuminati" dalla scienza, ma resta il fatto che è stridente il contrasto fra le risorse investite in questi studi, con i loro impalpabili quanto futuristici risultati, e il resto del mondo dove investendo molto meno la vita potrebbe cambiare tanto e per molti; tutti lamentano, a volte giustamente, una sorta di disinteresse per la ricerca in campo medico, tecnologico, etc. (ormai da tempo monopolio incontrastato delle aziende multinazionali o globali), ma nessuno fiata di fronte al mare di soldi spesi dai governi per: la NASA, il Cern, armamenti bellici e simili... 
Ancora non sappiamo, se avere buttato dalla finestra centinaia di milioni di euro per un vaccino contro una fantomatica pandemia è stato saggio ( anche se certamente abbiamo salvato la vita a qualche ditta farmaceutica...), ma siamo pervasi da gioia immensa nell'apprendere che miliardi di euro sono stati spesi per sapere che forse la Luna non è fatta di formaggio e che globuloni bianco-rossi sguazzavano nel plasma primordiale; certo: i bambini escono dalle scuole sempre più analfabeti e disorientati, farsi fare un intervento chirurgico in certi ospedali è come giocare alla roulette russa, l'aria respirata nelle grandi città è peggio delle esalazioni di una raffineria di petrolio (e anche la banca Unicredit non ha più il Profumo di una volta...), nei fondali del golfo del Messico c'è più bitume che sabbia, etc. etc. etc. ma a chi importa... abbiamo i Gluoni e tanto ci basta.
Questo paradosso di iper-tecnologica inutilità da un lato e paleo idiozia quotidiana dall'altro, si ritrova quasi ovunque: guidiamo automobili che somigliano sempre di più ad una navicella spaziale, con sensori che presto ci diranno anche quando fermarsi a fare pipì, ma dobbiamo andare alla velocità di un carretto tirato da un mulo (pena salatissime sanzioni) e se piove non c'è altra soluzione che azionare i cari vecchi spazzoloni tergicristallo, altrimenti prima o poi diventeremo la targa di un'altra macchina; i computer da casa hanno capacità di elaborazione dati sufficiente a calcolare la rotta di un satellite, ma servono solo a prendere virus mentre scarichiamo film da internet, mentre con i telefoni cellulari mandiamo sms con scritto: "dopo ti chiamo tvttb" (...ma chiama e basta no??).
In conclusione, anche se continueremo a non sapere che tempo farà domani, o se la crisi economica dopo essere partita dalla Banche ed arrivata a noi (mentre le Banche ora fanno soldi a palate) si sposterà infine, per proprietà transitiva sui topi, ci possiamo consolare all'idea che forse tra 100 anni potremo mandare degli uomini su Marte con astronavi alimentate a "petrolioni" e loro, con il solo cenno di un dito, faranno apparire un ologramma nel salotto di casa sulla terra riportante il messaggio: "tvttttb, dopo ti telefono".

Un abbraccio

lunedì 20 settembre 2010

L'oro verde

Il simbolo di potere e ricchezza sembra cambiare colore e caratteristiche con il passare del tempo: dal dorato "metallo degli Dei" siamo passati al nero e liquido petrolio fino ad oggi, dove potrei affermare che è di colore verde ed impalpabile...
L'economia verde è infatti una delle principali fonti di potere e ricchezza dei nostri giorni e, nella sua aurea di modernità racchiude tutte le caratteristiche richieste dalla nostra società: falsità, ipocrisia ed evidente idiozia.
Si sono già spenti i fuochi degli entusiasti benpensanti che speravano nell'avvento di qualcosa di realmente rivoluzionario, in grado di cambiare il mondo energetico, l'economia e l'ambiente; eppure sono stati fatti enormi passi avanti in questi anni:
-nelle nostra auto non mettiamo più la vecchia e sozza benzina, ma la nuova "verde"! E' più costosa, è sempre raffinata dal petrolio, serve a riempire i catalizzatori delle nostre marmitte con scorie altamente inquinanti smaltite non si sa bene come e dove, ma che importa....;
-addio vecchie lampadine ad incandescenza, ora solo mini-neon che costano quanto un jet privato ma rispettano l'ambiente... e come? Non inquinava di meno lo smaltimento delle vecchie piuttosto che questi neon? Certamente, ma queste consumano di meno e nel giro di 300 anni avrete ammortizzato l'investimento  e salvato, ovviamente, il pianeta;
-avanti con il pannelli fotovoltaici: basta un piccolo mutuo decennale, Enel vi pagherà l'energia prodotta e fornita a loro e voi ammortizzerete l'investimento, avendo nel frattempo la soddisfazione di avere salvato il mondo... una domanda: perché Enel non si fa lei un mutuo e produce energia elettrica con i pannelli? No, così non vale, poi ci sono gli incentivi, possibile che non capiate che oltre alla nobile missione ci si guadagna anche?? ah ma davvero.... allora perché Enel non prende lei gli incentivi per impianti fotovoltaici e ci abbassa il costo dell'energia? Nooo, Enel ha altri grossi investimenti da fare, per il bene del mondo e dell'ambiente: centrali atomiche!!
-raccolta differenziata dei rifiuti in casa; altra ottima idea: ci attrezziamo con appositi contenitori, smaltiamo negli appositi cassonetti (qualcuno si lancia anche alla scoperta della Alchimia, producendo con grande soddisfazione il "compost"... cioè merda) e ci aspetteremmo che questa organizzazione mirata alla produzione più efficiente di materiali riciclati, oltre a ricevere i doverosi finanziamenti europei e locali, sia in grado di creare una economia parallela che ricade positivamente sul consumatore; invece, unico risultato apprezzabile, è solo l'aumentato l'importo della tassa dei rifiuti;
-aziende che aprono come funghi, sempre intascando incentivi e finanziamenti (quindi, tanto per cambiare, soldi nostri), per vendere poi a carissimo prezzo: prodotti biologici, riciclati o fantomatiche tecnologie per la produzione di energie pulite.

Come buoi con l'anello al naso, tiriamo fuori i soldi per una comoda quanto coscienziosa soluzione ai problemi ambientali, senza mai, ovviamente, chiederci niente di niente; inquinamento per noi significa solo puzza, quindi se non puzza non inquina; allora largo alle marmitte catalitiche, i deodoranti per casa, i profumi per la macchina le salviette umidificate per il corpo, saponi profumati per aromaterapia, etc. l'importante è che tutto profumi di pulito, poco importa se l'odore di pulito è più inquinante della puzza  (che peraltro spesso non è stata rimossa, ma solo coperta).
Antenne gps, antenne radio, ripetitori tv, impianti satellitari, cellulari, computer, monitor ovunque, viviamo dentro un forno a microonde sempre acceso, ma cosa importa.. non può far male o inquinare, le microonde mica puzzano!

Insomma il colore di questo nuovo oro è verde come i famosi dollaroni di zio Paperone e come unico risultato porta solo il coatto prelievo dalle nostre tasche, mentre il mondo continua tranquillamente ad imputridire; forse un giorno si scoprirà che la puzza non la sentiamo bene perché le famose scie chimiche altro non sono che deodoranti per l'ambiente.

Un abbraccio

giovedì 16 settembre 2010

Genesis II - la vendetta

Riprendo il discorso sulla genesi, da dove era stato interrotto;
l'uomo è finalmente stato creato (anche se non si capisce bene da chi e da quanti), e gli vengono impartiti i seguenti compiti:
"siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra; soggiogatela e dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e su ogni essere vivente che striscia sulla terra"
Direi che è tutto chiaro anzi, la trasparente semplicità quasi insospettisce... e infatti quasi subito dopo cominciano di nuovo i misteri:
"quando il Signore Dio fece la terra e il cielo, nessun cespuglio campestre era sulla terra,... perché il Signore Dio non aveva fatto piovere sulla terra e nessuno lavorava il suolo...allora il Signore Dio plasmò l'uomo con la polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita.... poi il Signore Dio piantò un giardino in Eden, a oriente, e vi collocò l'uomo che aveva plasmato..."


Unica possibile spiegazione: Dio aveva creato l'uomo, gli aveva detto di riempire la terra, moltiplicarsi e dominare ogni essere vivente, ma si era scordato di plasmarlo in un corpo... c'è stata forse omessa, quindi, la parte in cui l'uomo dopo avere appreso quali fossero i suoi compiti, aveva commentato:
"Signore Dio, ma come faccio a moltiplicarmi, essere fecondo, riempire la terra, etc. senza nemmeno una donna? come faccio a soggiogare ogni essere vivente se ancora non ci sono state elezioni politiche? E quale partito mi consigli di fondare?"

Ora il secondo passaggio appare più chiaro: il Signore condivide le perplessità dell'uomo, quindi gli plasma un corpo e gli fa inalare dalle narici una misteriosa quanto corroborante sostanza e provvede infine a creare la donna clonandola a partire da una sua costola (curioso notare come in inglese, i termini "uomo" e "donna", che corrispondono rispettivamente a "man" e "woman" siano identici a parte la locuzione "wo" che probabilmente fu il suono emesso dall'uomo mentre il Signore gli espiantava una costola senza avere ancora inventato l'anestesia...).

Le cose ora sembrano essere a posto; il Signore mette le Sue creature nel giardino e le guarda giocare contento, chiedendo il rispetto di una sola stupida e semplice regola: non-mangiate-i-frutti-dell'-albero-della-conoscenza!

Ma, come abbiamo già visto diverse volte fin qui, aveva dimenticato qualcosa... l'uomo e la donna infatti avevano ricevuto un compito chiaro: moltiplicatevi! Ma nessuno dei due aveva idea di come fare.
Un bel giorno l'uomo disse alla donna: io lo so! Ho visto come ha fatto Lui! Vieni qui... la fece quindi avvicinare e tentò di strappargli una costola, ma la donna gli piantò una poderosa ginocchiata sulle palle facendolo esclamare per la prima volta: porca Eva che dolore! E da qui il nome.
Eva quindi, ligia al dovere più che l'uomo (da sempre), pur di sapere come portare il dovere di moltiplicazione, interrogò l'albero della conoscenza... e qui il disastro....:
"ecco l'uomo è diventato come uno di NOI (n.d.r.), per la conoscenza del bene e del male... Il signore Dio lo scacciò dal giardino dell'Eden... scacciò l'uomo..."

Solo una domanda: "noi" chi? A questo punto non può più essere un caso... avevamo già notato questo misterioso "pluralis maiestatis" comparire in precedenza e sinceramente il sospetto che all'opera ci sia qualcun altro diventa sempre più fondato.

A questo punto mi fermo ed invito chi ne ha voglia a leggersi gli "strani" commenti che un mio carissimo e misterioso amico (Menestrello Errante) ha scritto sotto il post "genesis" qui nel blog; poi vi chiedo: invece di cercare gli alieni, perché non cerchiamo l'uomo?

Un abbraccio

mercoledì 15 settembre 2010

Effetto Doppler

E' l'effetto fisico secondo cui il progressivo allontanamento della fonte emittente rispetto all'osservatore/ascoltatore (o viceversa), provoca un apparente cambiamento della frequenza delle onde percepite; in pratica è quello che accade quando sentiamo arrivare una ambulanza a sirene spiegate: il tono sembra variare, anche se ovviamente la sirena, in realtà, "suona" sempre la stessa nota.

La fisica, nella sua rincorsa alla scoperta di quello che già era stato intuito, afferma che la realtà è vibrazione, la materia stessa è vibrazione, tutto è in movimento ed il vuoto non sembra esistere (perchè tutto è pieno di materia oscura); potremmo quindi ipotizzare qui, che il modo in cui percepiamo la intera realtà sia fortemente e continuamente distorto dall'effetto Doppler! Più ci avviciniamo alla "fonte" più percepiamo frequenze alte, viceversa più ci allontaniamo dalla stessa e più queste sembrano abbassarsi, ovviamente senza che la frequenza "vera" originale sia mutata. Quale è allora la verità, la realtà e quali le illusioni derivate da una percezione alterata?

Urge un esperimento scientifico, che segua la ferree leggi della Scienza Accademica, per fornirci la prova "Cicappiana" di quanto affermo, quindi direi di studiare a fondo il riscaldamento globale per tentare di dimostrare l'ipotesi:

-alcune fonti, anni fa, emettono un segnale il cui contenuto percepito è stato: i ghiacci dei poli si stanno sciogliendo;
-via via che ci si allontanava dalla fonte, il segnale è diventato: la terra di sta scaldando;
-poi: il buco dell'ozono si sta ingrandendo
-quindi: i gas serra creano il buco dell'ozono
-di seguito: i deodoranti per ascelle contengono un sacco di gas serra
-infine: i deodoranti per ascelle sciolgono i ghiacciai

Mentre le aziende quindi si affannano a trovare formule per nuovi deodoranti che non facciano puzzare le ascelle ma, al tempo stesso, preservino i ghiacciai (lasciatemi dire che la cosa al momento mostra scarsi risultati, anche se posso capire la difficoltà dell'impresa), possiamo osservare che fa sempre più freddo (quindi non vi è traccia di riscaldamento globale) ed i poli continuano a sciogliersi. A mio avviso è la dimostrazione cristallina dell'effetto Doppler!!
Alcuni hanno infatti osservato che è l'attività geologica sottomarina (vulcani), a livello polare, che sta aumentando le temperature dell'acqua in quelle zone provocando infine lo scioglimento dei ghiacciai, non i deodoranti! Ahhh..... in fondo qualche dubbio sul riscaldamento globale, lo condividevo da tempo con le mie amiche renne, ormai ospiti stabili del giardino di casa; domandavo loro: ma è vero che il mondo si sta scaldando? e loro: boh... guarda, noi più che altro siamo qui perchè vedere babbo natale in tanga è uno spettacolo vergognoso, invece qui da te è costretto di nuovo a vestirsi come un eschimese di sinistra (difatti seguendo tale onorevole ideologia, regala di tutto a chiunque).

Ora mi spiego tante cose finalmente, Berlusconi aveva solo detto "sono un buon imprenditore" e non "sono il migliore primo ministro dell'Italia"; Bush aveva solo detto "in Iraq c'è qualcosa che mi puzza" e non "Saddam ha un arsenale di armi chimiche"; mamma mia che disastro.... se solo fossimo stati coscienti dell'effetto Doppler... che disastro!!!

Ma vuoi vedere che Ponzio Pilato, quel famoso giorno, disse solo "mi devo lavare le mani" dopo essersi grattato il culo...


Un abbraccio