giovedì 2 settembre 2010

Sogno o son desto?


Chiederselo, implica avere chiaro il distinguo tra realtà "vera" ed illusione o sogno.
Confesso di non poter vantare, personalmente, tanta sicurezza nel disegnare con precisione i confini tra il mondo reale e quello dei sogni o delle illusioni; lo stesso Platone, con il suo famoso "mito della caverna" tentava di dirci che la realtà che percepiamo come "vera" sono solo ombre riflesse; gli antichi saggi che scrissero i testi dell'attuale induismo, battezzarono il mondo da noi percepito: "maya", o mondo delle illusioni, e in fondo molti di noi, per tirare avanti, cercano una favola in cui credere o un sogno da inseguire. Hanno allora ragione i filosofi Zen, quando sostengono che l'illuminazione giunge solo dopo avere imparato a leggere la realtà attraverso la meditazione, quindi attraverso una sorta di "sogno lucido"?

Insomma, siamo convinti di essere in una realtà che per essere vissuta bene ha però spesso bisogno dei sogni e tanti tra gli uomini che hanno realizzato qualcosa di veramente importante per l'umanità, si sono definiti solo dei sognatori.... La decisione di realizzare il miracolo della vita, mettendo al mondo un figlio, non è forse inseguire un sogno? La forza di superare la paura della morte, non può venire solo da un sogno? Ogni decisione importante, ogni evento determinante, ogni incontro che cambia la nostra vita, non sono certo cose che derivano dalla conoscenza della realtà, dal nostro "archivio dati" (diversamente le avremmo come minimo previste e realizzate nei tempi e nei modi a noi più graditi), quasi sempre invece sono accadimenti improvvisi e dirompenti, determinati da chissà cosa e provenienti da chissà dove...

Sorge spontanea la domanda, almeno a me, se infine il vero sogno o illusione sia credere che la vita dipende dal numero di zeri nel proprio conto in banca, visto che la realtà che dicono "vera" è tesa solo a questo; ovvio che se questo numero è pari ad uno, allora la  vita sarà piena di difficoltà pratiche, mentre se il numero è grande, avremo modo di regalarci momenti piacevoli (forse meglio dire: di realizzare alcuni sogni); ma da loro, dai soldi, non avrò risposte sul significato della vita e dedicarla esclusivamente ad accumularli, significa forse trovarsi un giorno con la morte che ci fissa negli occhi e domandarsi: sogno o son desto? E "loro", i nostri amati soldi, resteranno solo tanti freddi ed inespressivi zeri....

Un abbraccio

2 commenti:

  1. forse l'abbandono di ogni legame e necessita' e’ anch’esso un fine. forse la realta' filtrata dai sensi e' personale. forse talvolta "il caso" cerca di svegliarci. forse un giorno ci rendremo conto di camminare a mezz'aria e proveremo a mettere i piedi per terra. o forse il contrario..

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  2. Non posso lasciare nulla perché non ho mai avuto.

    Non posso essere perché non sono mai stato.

    L’idea isolata, che muore coscientemente, ritrova l’Infinito Pensiero.

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