lunedì 13 giugno 2011

Habemus Quorum

Finalmente dopo tante discussioni tra centrodestra e centrosinistra, tra esponenti di centro-centro-destra con quelli di centro-centro-sinistra, tra rappresentanti di destra-centro-sinistra con i sinistra-centro-destra ed infine di destra-sinistra-destra con i sinistra-destra-sinistra, abbiamo un risultato tangibile ed inequivocabile: ecco qui il quorum anzi, visto il tema principale della consultazione, posso dire "ecco qui il quorum sull'acqua".

Nell'articolo che avevo precedentemente linkato ho condiviso un punto di vista "tecnico" sulla limitatezza (quasi offensiva) dello strumento referendario in Italia e sulla poca significatività dal punto di vista tecnico/giuridico dei quesiti referendari che ci sono stati sottoposti; ho visto girare sul web interpretazioni e slogan francamente ridicoli che cercavano di dare alla scelta un senso che di fatto non ha mai avuto e mai avrà:

-vogliamo davvero credere che da oggi in poi gente come il signor B. sarà condannata per ogni illecito commesso grazie al venire meno del  diritto di non presenziare le udienze? Temo che dopo questo referendum, a parte il "piacere" di vederlo seduto in aula qualche volta in più, altro non avremo;

-pensiamo che i papponi intrallazzoni che tutto pilotano e spremono saranno inibiti dal farci pagare servizi inesistenti per la fornitura dell'acqua? Non credo... ricordiamoci che viviamo in un paese dove lo Stato non si incarica direttamente nemmeno di incassare i pagamenti di multe o bollette, ma le affida ad istituti specializzati nel farci fare la fila alle Poste (Equitalia & Friends)

-il nucleare sarà fermato? Sì, questo sì, quantomeno fino ad una eventuale nuova proposta di legge; ma lasciatemi dire che mi sarei tagliato un dito se qualcuno avesse avuto il coraggio di proporlo sul serio dopo quanto accaduto in Giappone, sarebbe stato un suicidio politico di demenzialità fantascientifica.

Eppure qualcosa di importante è accaduto ed è giusto che venga rilevato: tanta, tantissima gente, che da anni disertava ogni "chiamata" ad esercitare il diritto di voto, si è sentita in dovere di partecipare; molte più persone di quelle che hanno votato (poco tempo fa) per le amministrative, si sono recate ai seggi referendari. Al momento (e lo spoglio è ancora incompleto) si parla di quasi il 60% degli aventi diritto.

Mi chiedo: se il contenuto "tecnico" del referendum era discutibile, se la "chiamata politica" di fatto non può essere stata elemento determinante (perché era politicamente sicuramente più "tangibile" il voto per le amministrative), cosa è stato a spingere più di 28 milioni di italiani al referendum?
Forse l'Italia, se pur ancora "non desta" si sta destando ed inizia a manifestare il suo spirito in modo chiaro e civile, forse questo è primo segnale tangibile di un popolo che comincia a dire "noi ci siamo" e, forse, è l'inizio di un nuovo movimento di consapevolezza che impedirà ai politici del futuro di credere di poter "fottere il paese" (cito una testata giornalistica, diversamente non mi permetterei una tale caduta di stile) da dietro le quinte mentre in pubblico ci raccontano solo barzellette.

Attenti politici di sinistra, centro-sinistra, centro-sinistra-destra, etc. non pensate che questa sia una vostra personale vittoria o affermazione, questa è la vittoria degli italiani e la sconfitta di tutta la politica, senza eccezioni; è un movimento trasversale di "risorgimento" che mi auguro cresca ancora e continui (sempre in modo chiaro e civile) fino a cambiare davvero le cose; in fondo, non è mai troppo tardi.

Un abbraccio

mercoledì 8 giugno 2011

Referendum

Non ho molto da aggiungere all'ottimo articolo che allego qui (per accedere al link, basta cliccare sul titolo)

Buona lettura quindi e un abbraccio