venerdì 16 dicembre 2011

Cacca


Bèh... non trovo sintesi migliore per esprimere le sensazioni che mi pervadono di questi tempi.

Potrei mettermi a disquisire sulla tal cosa o sulla tal persona, ma di fatto mi passa la voglia prima ancora di iniziare; penso quindi che scriverò esattamente quello che mi passa per la testa, alcuni pensieri, con la speranza di riuscire a "stigmatizzare" una fase del nostro paese e della nostra vita che di fatto passerà alla storia.



-La costituzione recita: " l'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro"; cambiamo la costituzione, la frase corretta è: "l'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro degli altri"

-La Romana Chiesa Cattolica, strilla come un'aquila per il terrore di essere tassata, ma non ha nulla da ridire sullo "sdoganamento" del gioco d'azzardo, che in Italia sta rovinando milioni di famiglie (forse si accontentano della frase a fine pubblicità che recita: "giocate con moderazione"); Ratzy, visto sembra ti piacciano le scommesse: scommettiamo che quest'anno ti metti in tasca meno soldi con l'otto per mille? Comunque per recuperarli puoi sempre far mettere slot machines al posto dei confessionali... quando esce la combinazione giusta si vince una assoluzione plenaria

-Sulla economia siamo passati da Tremonti a Monti, e per ora l'unico taglio alla politica sono state le lettere del cognome del ministro incaricato.... tanto per cominciare si risparmia inchiostro no?

-Sviluppo..... ma cosa è lo sviluppo? Pare che, in linea con il passato governo, lo sviluppo sia cercare il modo di farci spendere più soldi nello shopping; ma se questo è sviluppo, allora propongo la riapertura dei bordelli, come politica di tutela e sviluppo della famiglia (magari con delle slot machines dentro, così la chiesa non ha niente da ridire)

-l'ICI è stata abolita, quindi hanno deciso di fare una che non si chiami più così ed ecco nascere l'IMU; poi aumenta l'IVA, l'IRAP, e così via, d'altronde non abbiamo via d'uscita: o togliamo la "I" di "Imposta" dal nome del nostro paese oppure non possiamo stupirci; propongo quindi un referendum per cambiare il nome da "Italia" a "Talia"anzi.. "Taglia"

-Pensioni: chi lavora in regola, costa più del doppio al suo datore di lavoro così i soldi pagati in più vengono usati per pagare la pensione a chi è già in pensione; quindi a noi la pensione la pagheranno quelli che inizieranno a lavorare quando noi andremo in pensione... con un rapido calcolo, se teniamo conto della crescente disoccupazione, della diminuzione delle nascite e del continuo aumento della età media e della età pensionabile, è probabile che andremo in pensione tra 50 anni circa, quando saremo novantenni, e a pagarcela, sotto forma di video giochi gratis, saranno dei robot

-la Comunità Europea è un carrozzone di paesi autonomi, con culture, tradizioni e politiche diverse, senza alcuna intenzione di rinunciare ognuno alla sua sovranità, uniti solo dalla adozione di una moneta creata dal nulla; eppure qualcuno si sta ancora chiedendo come mai l'Euro di questi tempi si stia indebolendo... A proposito di tagli, qualcuno mi sa dire perché non vengono mai citati i costi e la reale utilità dei nostri parlamentari europei?
Comunque esiste sempre una via d'uscita dai momenti difficili e l'ha indicata anche Monti sulla scia di Tre-Monti: gli euro-bond, cioè degli agenti segreti europei che vadano in inghilterra a scoprire perché è nella comunità europea a dettare legge, senza però avere adottato l'Euro (cioè l'unica cosa che rappresenta la comunità europea)

Siamo prossimi al santo natale, alla antichissima celebrazione della ripresa di innalzamento del tragitto solare sull'orizzonte e del progressivo allungamento del tempo di irraggiamento dopo il solstizio d'inverno... no.. scusate mi sono distratto... volevo dire: la nascita di un bambino in una mangiatoia da una madre vergine e un padre interdetto; dobbiamo quindi essere più buoni, più spirituali e preparati ad un nuovo inizio anche se, in cuor mio, più che nuovi inizi avrei proprio voglia di vedere la fine di tante cose...

Un abbraccio

lunedì 21 novembre 2011

7 miliardi

La popolazione mondiale censita (quindi un sotto-insieme della popolazione reale), ha raggiunto quota 7 miliardi: se ci prendessimo tutti per mano, tenendo le nostre mani a circa mezzo metro l'una dall'altra, potremmo creare una catena "u-mani" (nel senso di catena umana di mani) che fa quasi 87 volte il giro della terra all'equatore, insomma un gran bel salsiccione; eppure, a dispetto della imponente realtà dei fatti e dei numeri, la razza umana sembra condannata al tragicomico destino di sentirsi "sola".
Dunque: viviamo sempre e solo circondati da esseri della nostra specie, che condividono lo stesso destino e gli stessi grandi problemi, con le stesse paure, etc. insomma viviamo in un network pulsante sia reale che virtuale dove tutto è solo una sterminata comunità di nostri simili, eppure ci sentiamo soli...

La sensazione di crescente solitudine è palpabile ed il lavoro dei pubblicitari è sempre più arduo, in quanto il loro compito è cercare qualcosa in cui si riconoscano tutti o quasi, così da farli sentire finalmente circondati da esseri ancora più simili a loro, con ancora più cose in comune, insomma quasi dei cloni in cui ognuno può ritrovarsi, amarsi e odiarsi, fingendo però che a farlo sia un altro... ma come riuscire in questa impresa incredibile?

I poveri pubblicitari iniziarono creando l'immagine di un prototipo di essere umano che fosse in grado, per le sue speciali caratteristiche, di fungere da catalizzatore per gli altri; il mondo della "comunicazione" cominciò quindi a sfornare uomini e donne perfetti, bellissimi ed intelligenti al tempo stesso, sempre un con cocktail in mano eppure sobri, sempre a tavola ma perfettamente in linea, sempre a fare niente eppure ricchi sfondati, etc. con la speranza che il narcisismo ed il super-ego di ognuno di noi ci spingesse ad emulare prima e riconoscersi poi in loro; ma niente da fare, più questi super-uomini imperversavano su ogni mezzo di comunicazione, più la gente continuava a sentirsi sola ed incompresa.

Allora è iniziata l'era del grande fratello che ha segnato un passo "avanti" notevole: anche un brutto, imbecille, semi-analfabeta pseudo-primate forse poteva essere un catalizzatore di masse, non più  l'inarrivabile super-uomo di prima ma un sub-uomo alla portata di tutti, facile da raggiungere e superare, in grado di farci sentire migliori e stimolare in noi una specie di istinto paterno (o materno) di aggregante benevolenza; quindi via alla creazione del nuovo modello: brutti ma pieni di amanti, ubriachi anche se non hanno bevuto niente, in grado di pronunciare il loro nome senza smettere di ruttare ma pur sempre adorabili nella loro nuova immagine di umanità; ma...niente, ancora solitudine e amarezza pochi mesi dopo la fine della serie.

Finalmente la difficile sfida viene colta dai "social network" che sembrano aver trovato l'idea giusta: ma se nessun modello funziona, perché non facciamo della gente stessa un modello? Se lo fanno da soli, non dobbiamo pensare a niente e ci guadagniamo pure!
Geniale; ed ecco il web animarsi di milioni e milioni di persone sparse in migliaia di forum, chat e social networks che, avendo l'opportunità di disporre di un piccolo palcoscenico privato, lavorano alacremente alla costruzione del loro modello perfetto: se stessi... semi-analfabeti che scrivono poemi, impasticcati psico-labili che si atteggiano a profeti e maestri di vita, brutti che fanno i belli, belli che fanno i brutti, scemi che fanno... gli scemi, insomma il caos più totale ma anche la più grande soddisfazione e febbrile eccitazione; ed il trionfo è assicurato.

Il successo è arrivato al punto che il network già da tempo anticipa quello che accadrà sul mondo reale (e non viceversa) perché in grado di cogliere e dar voce agli stati d'animo, alle emozioni, ad ogni singolo pensiero, il tutto in tempo reale e con condivisione potenzialmente globale: prima condividiamo con gli amici del nostro gruppo virtuale, poi esaminiamo le reazioni, discutiamo, infine decidiamo se e come dar seguito alla cosa al di fuori del Network.

La mia impressione è che presto tutto ricomincerà da capo; quando il network avrà completamente soppiantato il mondo reale, ci accorgeremo che le persone non sono cambiate, che continuiamo a condividere lo stesso destino e gli stessi grandi problemi, che continuiamo ad avere le stesse paure, e ci accorgeremo che dietro le tastiere, gli avatar ed i pensieri da cartina di cioccolatino ci sono 7 miliardi di persone sole, perse in un mondo digitale.
Forse un giorno camminando per strada, con gli occhi fissi sulla tastierina del nostro cellulare per chattare con gli "amici" digitali, sbatteremo con la faccia contro un albero (perché la sua posizione non era ancora stata segnalata su google maps) e chi accorgeremo che gli odori, le sensazioni, le emozioni, non nascono dal network e nemmeno da noi stessi, ma dalle relazioni con il mondo che ci circonda, di cui facciamo parte e dentro cui viviamo e respiriamo ogni istante, quindi capiremo che solo vivendo davvero impareremo a vivere e allora, finalmente, non saremo più soli.

Un abbraccio

venerdì 14 ottobre 2011

Too big to fail

Letteralmente significa "troppo grande per fallire" e sembra essere il tema dominante sul tavolo dell'alta finanza.
Parliamo del concetto cardine a cui si aggrappano tutte le eccelse menti che lavorano alacremente per la costruzione del bene del mondo; a riprova di questo stiamo assistendo a continui appelli e manovre da parte degli stati e delle banche (dalla BCE in giù) sostanzialmente orientate alla ricapitalizzazione (per diventare più grandi e forti), la creazione di immensi fondi monetari "salva stati", "salva imprese", etc. per combattere le speculazioni di borsa e stabilizzare l'economia facendola crescere (perché ancora una volta le grandi dimensioni sono garanzia di successo).

Non può essere un principio banale, alla portata della mente semplice di un essere qualsiasi, qui si parla di altissimissima finanza (eh, porca paletta), roba come minimo da ricercatori post super-master post master post dottorato post specializzazione post laurea post scuole superiori! Per questo mi sono impegnato per andare a fondo, per tentare di capire e poter spiegare la cosa, pur conscio dei miei limiti e della possibilità di riuscire solo sfiorare la irraggiungibile purezza della verità; qui di seguito le mie conclusioni.

Il mondo della finanza pensa che l'economia globale sia come un gioco, un gioco che funge da modello e detta regole e strategie per poter avere successo e giungere alla vittoria; occorre quindi tentare di immaginare di quale gioco si tratti per capire cosa sta accadendo, prendendo spunto dal nome stesso del gioco (Too big to fail) e dai comportamenti che stanno tenendo i giocatori:

-può essere un gioco dove ha un ruolo anche la furbizia? Pare di no, comunque è marginale
-dove serve intelligenza? Eh.. decisamente no
-dove l'intuito o la creatività possono fare la differenza? Nemmeno per sogno
-dove efficienza ed efficacia sono in grado di garantire la vittoria? Ma non scherziamo
-forse allora serve anche fortuna? Strano, ma nemmeno questo
-agilità, forza? Totalmente inutili
solo ed esclusivamente le dimensioni possono garantire la vittoria, né più né meno...

Diventa davvero difficile individuare il modello finanziario-economico-globale di riferimento, in fondo anche per giocare a "strega comanda color", oppure a briscola o nascondino, qualcuno degli ingredienti sopra citati può essere determinante; quindi quale è il santo graal della economia, quale il modello segreto, il "monopolone globale" che domina il tavolo?

E' evidente, può essere solamente uno: "diventa il Re di Tonga"

In questo gioco, nato nel regno più ad Est del pianeta, chi è più ciccione, più grande, ha diritto ad essere eletto regnante e... basta (pare infatti che uno degli ultimi re fosse alto circa 1,90 e pesante più di 200 chili). Poco si sa da dove sia nato questo gioco/tradizione ancestrale adottato dalla finanza globale; alcune tracce si ritrovano in Giappone dove i lottatori di Sumo, osannati alla stregua di eroi, devono quasi interamente il loro successo alla prorompente "fisicità", altri indizi possono essere ricercati nel modo in cui viene spesso rappresentato il Buddha, rimandando ancora una volta ad una diretta correlazione tra giunoniche dimensioni e superiorità ed, infine (a proposito di "Giunone"), anche nella mitologia e poi la tradizione europea vi è chiara traccia di un legame profondo tra abbondanza fisica e "status" tanto che ogni statua, dipinto o altra rappresentazione, più il rappresentato era potente, più questa è ... grande.

Ecco quindi forse svelato il mistero del cetriolo globale (e qui abbraccio il caro Corrado Guzzanti): stiamo giocando a "diventa il re di Tonga"; alla fine dei giochi vincerà il più grosso e finalmente potrà governare un regno con pochissimi abitanti rimasti, un albero di banane e  un paio di noci di cocco...

Eppure la tradizione ci ricorda che un topolino può far spostare un elefante, la cronaca narra che lo stesso ultimo re di Tonga prima di morire si era messo a dieta, la storia della evoluzione ci mostra che le creature giganti si sono estinte, che Davide è riuscito a sconfiggere Golìa (non che per battere una caramella ci voglia granché, ma è pur sempre una vittoria), la scienza dice che un microscopico virus può sterminare tutti gli esseri viventi del mondo, la fisica dopo avere iniziato ad occuparsi di neutrONI e bosONI ora ha capito che è meglio studiare i NEUTRini (che pare vadano più veloci della luce, anche se non mi spiego allora come hanno fatto ad "osservarli"...); niente amici miei, niente... allora lasciatemi solo concludere con questa riflessione:

credo che esista un Dio/Uno e che sia immenso, ma non è l' "immensità" a renderlo Dio, piuttosto questa è conseguenza della sua presenza in ogni singola ed infinitesimamente piccola cosa; altrimenti, anche lui prenderebbe il raffreddore...

Un abbraccio

giovedì 6 ottobre 2011

Anche le Favole finiscono

E' morto Steve Jobs e il mondo informatico mostra la sua faccia migliore inneggiando all'uomo creatore di sogni digitali, di grandi favole apparentemente infinite, di amori in codice binario.

Dell'uomo Steve Jobs rimarranno le sole cose che il mondo di oggi è in grado di vedere ed apprezzare: il merito di avere creato il colosso Apple, di averla portata ad essere una della aziende più capitalizzate al mondo, di avere infranto record di vendite, di avere inventato prodotti di successo.
Non credo si saprà mai che uomo sia stato, i suoi gusti, le sue inclinazioni, i suoi valori, perché a nessuno interessa questo, molto più facile valutare la nostra essenza con criteri "moderni": è stato bravissimo, mangiava poco, portava tanti bei risultati e non rompeva le scatole raccontando i suoi problemi, peccato sia morto giovane perché chissà quante altre cose avrebbe potuto fare per me, mi mancherà tanto il mio caro ....mulo.

Chiudo quindi questo breve comunicato con alcune considerazioni:
-è passato a miglior vita uno stacanovista, genialoide di successo? Sì
-ha fatto un sacco di soldi? Sì
-vale la pena vivere lavorando come muli, fare un sacco di soldi e morire a 56 anni poco dopo essersi dimessi dalla società in cui si lavorava? No

Questa non è e non deve essere vita e chi inneggia a lui come esempio di vita, rifletta bene prima di dire idiozie.. piuttosto prendiamo ad esempio questa esperienza per capire che forse è meglio morire mentre si fa passeggiata in un bel posto, magari con il nostro cane, magari stringendo per mano la nostra compagna (o compagno), invece che in una sala conferenze piena di sconosciuti brandendo un telefonino.

Un abbraccio

lunedì 26 settembre 2011

28 ottobre 2011 - Istruzioni per l'uso

Cresce a dismisura l'estrazione dei numeri, come in una mega tombola, che rappresentano la fatidica data della fine del mondo; ma in realtà non si parla più solo della fine del mondo, ma di tante diverse ipotesi:

non è proprio la fine del mondo però muoiono tutti (ma poi rinascono tali e quali più avanti?);
vivono tutti ma diventano più intelligenti;
è l'inizio di una nuova era (ma questo vale in qualsiasi momento, no?) che.. boh....; oppure è il continuo ma con meno soldi;
si invertiranno i poli ed assisteremo alla più grande migrazione di pinguini della storia;
atterreranno gli alieni e in stile "arca di noè" caricheranno una coppia di fortunati e li porteranno nella terra promessa per dare inizio ad una nuova stirpe di celebrolesi consanguinei;
non si va da nessuna parte ma si passa ad una vibrazione diversa che ci consentirà di accordare ogni strumento ad orecchio (cioè usando le orecchie al posto delle mani);
hanno sbagliato data ma ci sarà più avanti, etc..

Inutile ormai opporre criteri "logici" o di buon senso, la corsa alla tombola globale è inarrestabile... come spiegare che una unica data qualsiasi non ha senso, visto che nel mondo nello stesso momento convivono due giorni diversi di calendario? Come spiegare che non potranno mai esserci giorni di buio totale (per coloro che propendono per l'arresto della rotazione a causa della inversione dei poli magnetici), visto che almeno una faccia del pianeta sarà al sole totale? Come spiegare infine che il nostro caro calendario gregoriano è solo una approssimazione di una grandezza fisica (il tempo, appunto) che di fatto non è costante, ma a sua volta influenzata da altre grandezze fisiche variabili (come la gravità terrestre, per esempio) a loro volta influenzate da altre ancora e così via, fino a rendere ridicolo ritenere che un fenomeno legato a forze universali/planetario-galattiche possa essere previsto in un momento preciso del nostro orologio a pila? Niente da fare.. serve una data, serve la certezza di una scadenza, come sulle confezioni delle merendine al super-mercato.

Dal 21 dicembre 2012, che resta comunque una "pietra miliare" delle scadenze, ora l'attesa si sta concentrando sul 28 ottobre prossimo; ma attesa per cosa? In realtà tutto questo clamore, questo fermento, porta ad un solo crescente e potentissimo sentimento globale: la voglia che il mondo cambi e questa, personalmente, la ritengo una cosa meravigliosa e degna di nota.
Finalmente tanti, tantissimi, presto forse la gran parte degli esseri umani, stanno prendendo atto che la vita così come è non ha senso... Forse ai nostri occhi sembra ovvio fare queste considerazioni ma, guardandoci indietro, vediamo che in realtà ci sono voluti millenni, decine di migliaia di anni, perché l'essere umano maturasse dentro la sua coscienza questo concetto: per vivere bene, bisogna sapere dare il giusto valore e significato alla vita.

Bèh... suona "lapalissiano" affermare che per vivere bene occorre sapere cosa significa la vita (lapalissiano: si definisce lapalissiano un ragionamento o una affermazione le cui conclusioni appaiono immediatamente ovvie e scontate, sarebbe quindi del tutto inutile dissertarne; fonte wikipedia), in fondo è come dire che per mangiare bene occorre saper scegliere cibo buono, oppure che una barzelletta è bella solo se fa ridere, ma evidentemente non è stato così semplice per l'uomo arrivare a questa conclusione e, secondo me, tutto dipende dal fatto che Noè sulla sua barca portò solo poche coppie di umani e, come ho detto prima, la consanguineità ha fatto il resto...

Concludo quindi con le "istruzioni per l'uso" della prossima scadenza (il 28 ottobre 2011): continuate a sperare, continuiamo a credere che qualcosa possa scatenare davvero un grosso cambiamento e una volta tanto gli esseri umani capiscano che la vita è.... vita; quindi vivere provocando morte e sofferenza non è vivere, quindi vivere sfruttando non è vivere, vivere morendo non è vivere; poi poco importa se sarà il 28, il 29 o chissà quando, se tanti davvero vorranno tornare a vivere (diciamo pure rinascere, in senso spirituale), allora questo potrà solo accadere.

Un abbraccio


mercoledì 7 settembre 2011

L'età dell'oro

Mi tornano in mente le barzellette del genio della lampada che interpreta i desideri espressi dal padrone, in un modo tutto suo:
-padrone esprimi il tuo desiderio
-mmmmhhh... vorrei... una macchina super-sportiva "fuoriserie"!
-ed ecco apparire una vecchia fiat 600 elaborata...

Dopo tante speranze e preghiere sembra vicina una nuova "età dell'oro", come se un genio stesse per esaudire i nostri desideri; peccato che, come nelle barzellette, il genio sta interpretando male la richiesta:

mentre tutti noi sogniamo una nuova "età dell'oro" fatta da un futuro di prosperità, benessere, armonia, etc. il mondo sta correndo sempre più velocemente verso un epilogo in cui il prezioso metallo acquista un valore immenso, tornando ad essere l'unico vero simbolo di potere (ovviamente nelle mani di pochissimi) e tutto il resto intorno brucia...

E' questo allora che ci attende? Sarà questo il tanto profetizzato epilogo della nostra società/civiltà?

Cerchiamo di ripercorrere la storia che ci ha portato fin qui, ovviamente con tutta la serietà, affidabilità ed ineccepibile scientificità che da sempre mi caratterizza.

L'uomo, nelle fasi iniziali del suo "sviluppo" a livello sociale, ha da subito avuto ben chiaro cosa fosse davvero importante:
-poter disporre di acqua e cibo in quantità più ampie possibile;
-poter disporre di una forza in grado di dissuadere/uccidere i nemici ed allontanare i pericoli; 
-potersi assicurare una continuità generazionale (meglio se "seminando" in più orti, così da suddividere il rischio di perdite del raccolto);
-poter disporre del favore delle forze sovrannaturali che guidano il mondo ed il destino.

Le doti essenziali per poter raggiungere questi obiettivi erano: forza, determinazione, intelligenza oltre all'immancabile fede nel supporto "divino"; una volta raggiunti gli obiettivi, grazie alle proprie capacità, nascevano piccole famiglie, poi raggruppamenti di famiglie e così via fino a delle vere e proprie piccole società.
Essendo quindi chiaro a tutti e condiviso cosa servisse per avere successo, i "simboli" che adornavano coloro che si distinguevano in meglio (diventando poi i leader di queste comunità) erano chiaramente:
-simboli di forza (elmi terribili, armi pesanti ed appariscenti ed ovviamente la loro stessa fisicità);
-simboli di coraggio (trofei di guerra, cicatrici, tatuaggi);
-simboli di virilità (per lo più simboli fallici ed un nutrito harem);
-simboli sacri, per garantirsi e dimostrare il particolare status di "privilegiati/illuminati" dalle divinità (ancora una volta tatuaggi o monili).
Questi uomini erano visibilmente distinguibili dagli altri, forse imponenti e carismatici al punto da incutere "a vista" a chiunque li incontrasse il giusto timore e rispetto che si erano guadagnati.

Ora facciamo un salto "spazio/temporale" che per un momento ci riporti da questi tempi remoti degli albori della razza umana ai nostri giorni; le "esigenze" non sono cambiate, non possono esserlo, di fatto siamo sempre della stessa razza, abbiamo lo stesso DNA, quindi ancora oggi (anche se camuffate sotto definizioni più eleganti) ogni uomo che nasce sulla terra cercherà per tutta la vita di: assicurarsi prosperità, assicurarsi la difesa dai pericoli e dai nemici, tromb... no.. volevo dire... assicurarsi la continuità del patrimonio genetico ed infine avere il "fato/destino/fortuna" dalla sua.
Vediamo però quali sono i moderni simboli adottati per dimostrare il raggiungimento di questi traguardi:
-simboli di forza: avere amici nei posti che contano;
-simboli di coraggio: ignorare le leggi;
-simboli di virilità: fare i puttanieri;
-simboli sacri: un corno attaccato al porta-chiavi.
Questi uomini di oggi indistinguibili dalla massa e spesso, per ironia della sorte, quelli più "potenti" appaiono a prima vista come i più insignificanti, spesso piccoli, brutti, gracili, insomma uomini così:






E' evidente che qualcosa di enorme è successo durante il nostro processo "evolutivo"... altrimenti non si spiega come lo stesso identico essere vivente, con le stesse identiche esigenze/istinti/velleità, continuando a mettere in pratica le stesse identiche cose (lotte, battaglie e guerre) per ottenere gli stessi identici risultati (ricchezza, potere, donne e fortuna) sia passato dall'essere un eroe di guerra, un condottiero coraggioso ed un saggio spirituale, ad un.... come dire... piccolo "blob" che tutto fagocita creando solo altro blob.

Come terza ed ultima tappa di questo viaggio nella storia dell'uomo, dobbiamo quindi forzatamente andare a vedere cosa è successo "nel mezzo del cammin di nostra vita"; deve esserci stato un momento o un evento a partire dal quale non contava più che uomo eri, ma altro... un momento in cui il valore non è stato più "dentro" l'uomo ma fuori, in un posto diverso ed accessibile solo dal fortunato possessore delle chiavi (ed è quindi chiaro che per portarsi una chiave in tasca, non erano più necessari requisiti così speciali...), un luogo che (forse, ma che sia chiaro, è solo una ipotesi fantastica, non prendetemi per pazzo!) si chiama... Banca....
Ma come è possibile.. tutti gli eroi di guerra, gli impavidi condottieri, i saggi illuminati... spariti.. solo dei blob con una chiave in tasca...

Eppure, scavando nella nostra storia, vi fu un periodo in cui gli uomini iniziarono a non legare più tanto il loro potere alle loro capacità quanto alle loro ricchezze; la cosa iniziò quasi in modo subdolo: prima si iniziarono ad accumulare gli animali da allevamento, poi le granaglie, le spezie, i tessuti, poi... un genio inventò il valore dell'oro ed ho personalmente ritrovato il testo del suo discorso pubblico, tenuto in un giorno memorabile per la storia della civiltà umana:

-omminiii bevvenuti a chesta reunnione (ovvio che l'italiano fosse ancora molto stentato), io ci ho una cosa davvero davero intelligggggiente da divve; statteme a ascoltààà belli attenti; pecchèè ammazzavve de fatica si potesserimo aveccie nà cosetta che già da sola lavora ar posto nostroo??
-"ooooohhhhhh" (boato di stupore da parte degli invitati)
-mòòò ve dico come se po' facere: immmaggginatevevi che tutti ce credono che è rrivato sulla tera, proprio questa tera che ci pestiamo sopra, il dio der sole in persona....
-"ooooohhhhhh...."
-mica che è vero per davero, ho detto de immagginatevecelo, vabbene? oh; ora ve chiedo.. de che colore saranno lì vestiti der dio der sole?
-"mmmmhhh....." brusio di sottofondo, poi si fa avanti un portavoce:" er dio der sole visto che er sole sta de colore ggiallo o rossastro, a seconda de che ore sono, noi riteniamo che debba essere colorato de ggiallo o rossastro!"
-bbeneee! Io ve dico che possiamo scegliereci un colore solo: er gggialloo!!! Er giallo sarà er colore del dio e tutto quello che è de colore giallo ci avrà un valore immenso, più der grano, più der sale, più dell'abbonamento a sky!
-"oooohhhhhh..."
-guardate che è facile facile! Basta solo che la gente ce crede che davèro è arìvato sulla tera er dio der sole, poi al resto ce pensamo noi da soli!!!

Ecco nato in quel giorno memorabile il futuro dell'umanità: la religione ed il metallo degli dei; d'altronde non è certo un caso che i finimenti dei più alti rappresentati spirituali delle varie religioni siano di oro e non è certo un caso che tutte le campagne di guerra religiosa (o comunque ispirata dalla fervente nuova spiritualità) mirassero all'accumulo di oro; oro per gli antichi romani, oro per i templari, oro per i nazisti, sempre e solo oro per tutti.
Solo ultimamente c'era stata un leggera inversione di tendenza in cui le guerre si sono iniziate a fare non più per l'oro ma per il petrolio (non a caso chiamato "oro nero") ma, come vediamo da quanto sta accadendo in questi giorni, niente ha minimamente scalfito il vero, il sacro, l'intramontabile ed assoluto valore e potere terreno dell'oro.
Siamo in un periodo di grande crisi, certamente, ma è una crisi che sembra stia semplicemente riportando equilibrio in una società che si era distratta dai veri valori: c'erano persone che hanno iniziato a credere che fossero le televisioni a dare il potere, le speculazioni finanziarie, le bugie, le escort; ma hanno sbagliato tutto.. tutti questi valori stanno rapidamente crollando, la finanzia globale sta morendo e tutto si sta contraendo verso un solo polo: l'oro, il metallo degli dei, il prezioso che assicurerà ai pochi possessori di immense riserve auree di governare il nuovo mondo inaugurando così la nuova età dell'oro.

Solo una domanda: Geniooo, se ci sei, ma gli altri due desideri????????????????????

Un abbraccio

martedì 2 agosto 2011

Cervello al limite

Secondo uno studio britannico di recente divulgazione, il cervello umano ha raggiunto il limite massimo di assorbimento energetico rispetto al resto degli organi, quindi non sarà possibile diventare più intelligenti di quanto già siamo (pena forse il rischio di essere mangiati vivi dal nostro stesso cervello).

In realtà sarei curioso di sapere chi può dirsi stupito di questo "verdetto"; personalmente ho sempre ritenuto che se al valore della evoluzione umana raggiunta nel corso degli ultimi millenni sottraiamo la disponibilità di tecnologia, il bilancio è zero.
Forse però vale la pena approfondire il concetto e domandarsi: tecnologia è evoluzione oppure da quando è apparso sulla terra il primo esemplare di homo sapiens x 2  non siamo più cambiati?

In effetti il cervello umano, secondo questo studio, è esattamente come un computer quindi fin quando non sarà creato un nuovo processore (il sapiens 3, oppure sapiens 3 core) con più potenza e meno consumi, non andremo avanti. Si spiegherebbe il motivo per cui il più grande produttore di microprocessori si chiama Intel, perché l'intelligenza altro non è che capacità di elaborazione dati e l'evoluzione altro non è che il processo che ne consegue automaticamente, quasi fosse un nuovo sistema operativo montato su una macchina più potente.
Proseguendo con il parallelo, cogliamo immediatamente il vero significato delle definizioni dei nuovi computer, palmari, smartphone ("smart", ancora una volta, significa anche intelligente oltre che lattina con 4 ruote sotto), etc. infatti tutti ci vengono presentati come più "evoluti" dei precedenti e appaiono infine più comprensibili gli scenari fantascientifici in cui futuristici computer arrivano ad un livello evolutivo superiore all'uomo stesso, diventando infine la specie dominante sulla terra.

Eppure qualche legittimo dubbio mi attanaglia; se l'equazione: evoluzione = intelligenza = elaborazione dati è vera, allora un adolescente con in mano uno smartphone è più evoluto di un coetaneo africano, magari analfabeta; proviamo ad osservarli entrambi:

-L'africano sta seguendo le tracce di una preda, sta pensando come non farsela sfuggire controllando al tempo stesso che non ci siano altri predatori in zona in grado di "soffiargli" il pasto o addirittura mettere in pericolo la sua vita... ascolta ogni minimo rumore, è attento alla direzione del vento, sente gli odori, cerca di scorgere ogni minimo dettaglio e movimento mentre prepara il suo agguato; sa che avrà solo una occasione, una finestra di pochi secondi in cui agire in modo perfetto, non è ammesso il minimo errore, è in gioco la sua vita e quella della sua famiglia. Finalmente, dopo una attesa interminabile, capisce o forse solo intuisce istintivamente che è il momento di agire, una sensazione strana lo pervade, non sente più il suo cuore che batte all'impazzata ma percepisce quello della preda, è in grado di prevedere il suo prossimo movimento e senza quasi rendersene conto la cattura in un lampo; ora colmo di gioia ed orgoglio, ringrazia la preda ed il suo dio per aver concesso a lui e alla sua famiglia la possibilità di vivere ancora, non importa per quanto tempo, conta solo adesso, è la legge della vita.

-L'adolescente europeo sta camminando per strada, non guarda dove mette i piedi e di tanto in tanto urta altri passanti maledicendoli, ha lo smartphone in mano e sta scambiando messaggi con alcuni suoi amici su quanti pochi soldi gli lasciano i suoi odiati genitori, costringendolo così a non vestirsi sempre alla moda come vorrebbe; non pensa a niente, le immagini che arrivano alla sua mente per "ispirare" la conversazione sono prese tutte in prestito dal cinema o da videoclip musicali; all'improvviso si collega alla chat una "tipa" che gli piace, perché somiglia a quella di "New Moon",  e lui preso dallo sgomento di non trovare le parole giuste da scrivere per apparire figo, non si accorge di una  enorme merda di cane sul marciapiede e la pesta irrimediabilmente; è una tragedia: ora dovrà tornare a casa di corsa, la giornata è rovinata da questo gravissimo incidente, passerà quindi il pomeriggio ad inveire contro i cani ed il resto del mondo per la sua crudeltà.


Mi sento ora in grado di scrivere il corollario allo studio di Cambridge:

poiché il cervello umano ha raggiunto il suo limite, gli umani dovranno scegliere tra continuare ad "evolversi" tramite l'adozione di ausili esterni in grado di espandere la loro capacità (quindi smartphone, tablet pc, etc.), oppure iniziare finalmente a chiedersi a cosa serve.

Un abbraccio e buone ferie a tutti

mercoledì 20 luglio 2011

Voto di Castità

La castità è un termine che sta ad indicare purezza di spirito o, in un senso più allargato, levatura morale; a partire da questo concetto di "superiorità" spirituale e/o morale, possiamo giungere al concetto di casta (ancora radicato in India) intesa come stratificazione sociale in cerchie sempre più ristrette di "eletti," che si distinguerebbero in meglio dal resto della popolazione; se si prosegue lungo il filo di questo ragionamento, potremmo infine affermare  che il voto per eleggere chi apparterrà alla casta dei governanti è una sorta di: "voto di castità" in senso lato.

Affiancare (un po' forzatamente) i due concetti di "voto politico" e "voto di castità" aiuta a mettere in luce, in modo prepotente e paradossale, l'abisso che divide la realtà dalle illusioni: ci rechiamo alle urne mossi dalla ipnotica convinzione di avere in mano il destino del paese e convinti che il nostro candidato del cuore meriti il voto di castità ma, puntualmente, ci ritroviamo al potere un .... blob.
Il blob è qualcosa di tremendo, di incontenibile, un mostro da combattere e distruggere ma solo dopo averlo attentamente studiato, pena il rischio di restarne sempre vittima; vediamo alcune caratteristiche del blob:

1- il blob crea esclusivamente altro blob, quindi nessun futuro candidato proposto dalle attuali forze politiche (tutte indifferentemente) potrà mai essere altro che blob;

2 - anche la merda è meglio del blob, in quanto un dosaggio attento in tempi corretti può trasformarlo in ottimo fertilizzante;

3 - il blob si nutre di persone, se le persone si sottraggono a lui allora da mostro infernale si riduce solo ad una massa inerte;

4 - chiunque oggi pensi di fondare un partito politico "alternativo", per il solo fatto che vuole occuparsi di politica significa che è blob.

Sembra quasi evidente, dopo questo breve elenco, come non ci sia speranza di sottrarsi all'insaziabile appetito del blob; invece una soluzione esiste ed è anche semplice.

Una accezione più concreta del concetto di castità è quella di "rinuncia": rinuncia alle tentazioni terrene, di protagonismo, etc.; non è un caso che tutte le grandi persone che hanno creato qualcosa di davvero importante a livello sociale, siano sempre state spiritualmente forti, degne ed elevate (uno per tutti Ghandi), è infatti inevitabile che chi si assume la enorme responsabilità di guidare un popolo verso il futuro, debba rafforzare il suo spirito con la ferma rinuncia alle "distrazioni" personali.

Fin quando ci saranno masse enormi di persone pronte a tutto pur di entrare in politica, allora significa che l'entrata in politica è solo l'occasione per godere.... quando invece essere eletti significherà veramente sacrificare la propria vita al servizio del popolo, allora credo che i candidati "papabili" si conteranno sulle dita di una mano; per esempio: quanti di noi fanno la fila per essere nominati giurati in un processo penale? Pochissimi.. veniamo investiti di una enorme responsabilità, siamo nel quasi totale anonimato e a mala pena ci rimborsano il biglietto del treno; dobbiamo dimenticare chi siamo, rinunciare per un momento alla nostra vita e cercare di prendere la decisione giusta sapendo quanto siano pesanti le conseguenze.

Ecco credo che le persone dovrebbero unirsi per cambiare le regole della politica, affinché chi viene eletto sia tanto conscio quanto obbligato a servire e sacrificarsi per il paese in tutto e per tutto, trasformando quindi l'attuale voto di "blobbità" in voto di "castità".
Scriviamo su facebook, sui forum, sui blog, ovunque insomma, e creiamo un movimento popolare per scrivere le regole della nuova politica; più gli attuali politici ci osteggeranno/ignoreranno, più sapremo di essere sulla buona strada...

Una prima bozza di principi:

-il reddito ed i benefit di un politico devono essere identici a quelli di un cittadino medio; se l'Italia andrà meglio, allora il reddito medio si alzerà ed i politici seguiranno il benessere; e viceversa

-l'opposizione non ha senso; deve esserci chi governa e chi controlla; devono essere eletti solo governanti e controllori, non governanti ed aspiranti governanti, perché sono la stessa identica cosa (blob);

-se e quando un politico sbaglia, deve pagare: civilmente, penalmente (se è il caso) attraverso i meccanismi di giustizia esistenti; politicamente deve dimettersi immediatamente, sarà eventualmente il popolo (attraverso una rapida consultazione dedicata) a respingere le sue dimissioni oppure accettarle in attesa della conclusione delle indagini di giustizia.

-l'azione politica deve essere trasparente: ogni parola ed azione dei politici deve essere di dominio pubblico per tutta la durata del mandato (diciamo in stile "grande fratello");

-la condotta etica, morale e politica di ogni eletto deve essere di esempio; non esiste vita privata o alcunché che possa essere ritenuto al di fuori della loro importantissima missione; chi sbaglia paga, immediatamente e pubblicamente;

-può candidarsi chiunque, attraverso un canale multimediale ufficiale accessibile a tutti, dedicato a questo, dove presentarsi e raccogliere consensi; solo i cittadini potranno decidere se un candidato sarà eletto al governo o al controllo, indipendentemente dalle sue aspirazioni;

Seguendo questa linea non credo importerà aggiungere regole o principi per evitare che un politico resti al potere troppo a lungo, penso piuttosto che sarà importante trovare il modo di convincerlo a non mollare...



Un abbraccio

giovedì 14 luglio 2011

La parabola dei talenti

Prossimi alle vacanze estive è il momento di fare il bilancio dell'anno scolastico da poco terminato o dell'anno accademico in via di chiusura; in questo "caldo" periodo non si sottraggono al loro importante compito anche le agenzie di Rating, le cui "pagelle" sulla stima della solvibilità del debito da parte dei paesi analizzati, sono ormai qualcosa di sempre più simile al divino Giudizio Universale.

Al pari della biblica triade (padre, figlio e spirito santo) le principali agenzie di rating Moody's , Fitch e Standard & Poor's, sono di fatto il vertice assoluto dell'unica vera religione globale: la speculazione finanziaria; ecco quindi che i sacerdoti delle agenzie di rating, nel corso della loro quotidiana omelìa, bacchettano il nostro spirito ricordandoci che siamo peccatori, che dobbiamo soffrire, sacrificarci, lavorare sodo e soprattutto non legarci al vile danaro che deve invece essere restituito con gli interessi a chi ce lo ha prestato e, se per caso ne avanza ancora un pochino, donarlo ai più bisognosi.

La restituzione con interessi dei soldi prestati è un tema centrale per la santa trinità dei rating, che si fa forte di una sacra scrittura per mantenere saldamente la sua posizione di giudice universale, vediamo cosa recita testualmente il brano:

«Poiché avverrà come a un uomo il quale, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e affidò loro i suoi beni. Ad uno diede cinque talenti, ad un altro due e ad un altro uno, a ciascuno secondo la sua capacità; e partì.

Subito, colui che aveva ricevuto i cinque talenti andò a farli fruttare, e ne guadagnò altri cinque. Allo stesso modo, quello dei due talenti ne guadagnò altri due. Ma colui che ne aveva ricevuto uno, andò a fare una buca in terra e vi nascose il denaro del suo padrone.

Dopo molto tempo, il padrone di quei servi ritornò a fare i conti con loro. Colui che aveva ricevuto i cinque talenti venne e presentò altri cinque talenti, dicendo: "Signore, tu mi affidasti cinque talenti: ecco, ne ho guadagnati altri cinque". Il suo padrone gli disse: "Va bene, servo buono e fedele; sei stato fedele in poca cosa, ti costituirò sopra molte cose; entra nella gioia del tuo Signore". Poi, si presentò anche quello dei due talenti e disse: "Signore, tu mi affidasti due talenti; ecco, ne ho guadagnati altri due". Il suo padrone gli disse: "Va bene, servo buono e fedele, sei stato fedele in poca cosa, ti costituirò sopra molte cose; entra nella gioia del tuo Signore".

Poi si avvicinò anche quello che aveva ricevuto un talento solo, e disse: "Signore, io sapevo che tu sei un uomo duro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso; ho avuto paura e sono andato a nascondere il tuo talento sotto terra; eccoti il tuo". Il suo padrone gli rispose: "Servo malvagio e fannullone, tu sapevi che io mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso; dovevi dunque portare il mio denaro dai banchieri; al mio ritorno avrei ritirato il mio con l'interesse. Toglietegli dunque il talento e datelo a colui che ha i dieci talenti. Poiché a chiunque ha, sarà dato ed egli sovrabbonderà; ma a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha. E quel servo inutile, gettatelo nelle tenebre di fuori. Lì sarà il pianto e lo stridor dei denti".

Insomma, basta che alla parola "padrone" sostituiamo il termine "Banca Centrale" e basta che l'esame finale non lo faccia il padrone stesso ma il suo fedele consulente "Moody's" e quello cui stiamo assistendo in questo periodo sembra il ritratto cristallino del brano. Ma come non restare sbigottiti nel leggere queste parole? Quanto deve essere sviluppata la capacità e sapienza di interpretazione teologica per non cadere nel banale e grossolano errore di pensare che la Santa Chiesa sia la prima a benedire la speculazione finanziaria? Possibile che una così semplice, chiara e banale descrizione di un episodio di transazione finanziaria (ai limiti della usura) abbia un diverso e profondo significato spirituale? Mi serve un aiuto... non ce la faccio.. la mia fede vaccilla...

-prontoooo... Ratsy ci sei?
-cvi la secreteria del zanto padre, non ci zono, lasciate un messaggio dopo l'alleluia... "aaleluiaaaa..."
-dai ratzy lo so che ci sei, non ingannare il tuo povero figliolo
-uffa kantastorie, sei l'ottafa piaka della apokalizze; ke fuoi???
-dunque: parabola dei talenti; non riesco a togliermi dalla testa che il padrone sia solo una specie di usuraio, poi cita esplicitamente l'importanza di fare fruttare i soldi in banca, insomma... non ci vedo niente di spirituale, piuttosto sembra un manuale del bravo speculatore.
-ma kome ozi??? ma ti zei bevuto zolo il fino senza ostia durante la komunione?
-no dai, aiutami, sono davvero confuso; quale sarebbe il vero significato di questa parabola...?
-è zemplicizzimo: il zignore ti ha kreato con delle kvalità, tu da buon kristiano defi metterle a frutto durante la fita, per rendere krazie e meritare il paradizo
-ok, quindi devo mettere il mio cervello in banca per esempio?
-noooo! Neein! la Panca è zolo un ezempio
-lo sperma nella banca del seme, allora?
-nooooo, zozzone che zei! La Panka è solo un ezempio di come fare per fare fruttare le tue qvalità
-ma non trovi ingiusto che il poveretto che non ha fatto fruttare il talento, venga buttato fuori e il suo talento sia regalato a chi ne aveva dieci? Dov'è il perdono, la carità; nella storiella del figlio prodigo il finale era diverso, no? Dove è il merito di aver fatto fruttare dei soldi se è la banca che ha creato il guadagno? Loro non hanno fatto niente! E se poi la banca falliva e l'unico che aveva tenuto il talento da parte era quello che aveva ancora qualcosa, cosa sarebbe successo?
-cvi la secreteria del zanto padre, non ci zono, lasciate un messaggio dopo l'alleluia... "aaleluiaaaa..."

Eh già, forse non è un caso che questa crisi globale stia mettendo a dura prova anche la fede; c'è una crisi di valori e parlando di "valori" è sempre più difficile distinguere quelli spirituali da quelli pecuniari, come diventa difficile distinguere un giudizio morale da un rating; mi chiedo soltanto il motivo per cui i giudici delle sorti della nostra economia europea (la santa trinità del rating sopra citata), quelli che decidono se e quando uno degli stati membri rischia il "default", quelli che influenzano pesantemente il futuro dell'Euro e dei nostri piccoli patrimoni di singoli cittadini, quelli che devono far discendere il loro pesantissimo giudizio da una profonda conoscenza delle dinamiche dei singoli paesi membri della UEE sia a livello economico che politico, siano tutti e tre americani....

Un abbraccio

lunedì 13 giugno 2011

Habemus Quorum

Finalmente dopo tante discussioni tra centrodestra e centrosinistra, tra esponenti di centro-centro-destra con quelli di centro-centro-sinistra, tra rappresentanti di destra-centro-sinistra con i sinistra-centro-destra ed infine di destra-sinistra-destra con i sinistra-destra-sinistra, abbiamo un risultato tangibile ed inequivocabile: ecco qui il quorum anzi, visto il tema principale della consultazione, posso dire "ecco qui il quorum sull'acqua".

Nell'articolo che avevo precedentemente linkato ho condiviso un punto di vista "tecnico" sulla limitatezza (quasi offensiva) dello strumento referendario in Italia e sulla poca significatività dal punto di vista tecnico/giuridico dei quesiti referendari che ci sono stati sottoposti; ho visto girare sul web interpretazioni e slogan francamente ridicoli che cercavano di dare alla scelta un senso che di fatto non ha mai avuto e mai avrà:

-vogliamo davvero credere che da oggi in poi gente come il signor B. sarà condannata per ogni illecito commesso grazie al venire meno del  diritto di non presenziare le udienze? Temo che dopo questo referendum, a parte il "piacere" di vederlo seduto in aula qualche volta in più, altro non avremo;

-pensiamo che i papponi intrallazzoni che tutto pilotano e spremono saranno inibiti dal farci pagare servizi inesistenti per la fornitura dell'acqua? Non credo... ricordiamoci che viviamo in un paese dove lo Stato non si incarica direttamente nemmeno di incassare i pagamenti di multe o bollette, ma le affida ad istituti specializzati nel farci fare la fila alle Poste (Equitalia & Friends)

-il nucleare sarà fermato? Sì, questo sì, quantomeno fino ad una eventuale nuova proposta di legge; ma lasciatemi dire che mi sarei tagliato un dito se qualcuno avesse avuto il coraggio di proporlo sul serio dopo quanto accaduto in Giappone, sarebbe stato un suicidio politico di demenzialità fantascientifica.

Eppure qualcosa di importante è accaduto ed è giusto che venga rilevato: tanta, tantissima gente, che da anni disertava ogni "chiamata" ad esercitare il diritto di voto, si è sentita in dovere di partecipare; molte più persone di quelle che hanno votato (poco tempo fa) per le amministrative, si sono recate ai seggi referendari. Al momento (e lo spoglio è ancora incompleto) si parla di quasi il 60% degli aventi diritto.

Mi chiedo: se il contenuto "tecnico" del referendum era discutibile, se la "chiamata politica" di fatto non può essere stata elemento determinante (perché era politicamente sicuramente più "tangibile" il voto per le amministrative), cosa è stato a spingere più di 28 milioni di italiani al referendum?
Forse l'Italia, se pur ancora "non desta" si sta destando ed inizia a manifestare il suo spirito in modo chiaro e civile, forse questo è primo segnale tangibile di un popolo che comincia a dire "noi ci siamo" e, forse, è l'inizio di un nuovo movimento di consapevolezza che impedirà ai politici del futuro di credere di poter "fottere il paese" (cito una testata giornalistica, diversamente non mi permetterei una tale caduta di stile) da dietro le quinte mentre in pubblico ci raccontano solo barzellette.

Attenti politici di sinistra, centro-sinistra, centro-sinistra-destra, etc. non pensate che questa sia una vostra personale vittoria o affermazione, questa è la vittoria degli italiani e la sconfitta di tutta la politica, senza eccezioni; è un movimento trasversale di "risorgimento" che mi auguro cresca ancora e continui (sempre in modo chiaro e civile) fino a cambiare davvero le cose; in fondo, non è mai troppo tardi.

Un abbraccio

mercoledì 8 giugno 2011

Referendum

Non ho molto da aggiungere all'ottimo articolo che allego qui (per accedere al link, basta cliccare sul titolo)

Buona lettura quindi e un abbraccio

venerdì 27 maggio 2011

Ballottaggi

Per chi non avesse wikipedia sotto mano, riporto l'origine etimologica del termine:

Il termine deriva dal fiorentino ballotta, sinonimo di castagna. Nella Firenze rinascimentale, infatti, esisteva la Torre della Castagna, nella quale si riunivano i Priori delle Arti per decidere e votare riguardo alle tematiche più importanti. Queste votazioni si svolgevano in conclavi lunghi anche intere giornate senza influenze dall'esterno e nei quali il voto consisteva nel porre delle castagne in uno dei sacchetti che simboleggiavano le varie possibilità. Poi, in rapporto al numero dei votanti si stabiliva il sacchetto con più castagne e, di conseguenza, la decisione scelta per maggioranza. Da qui l'uso ancora attuale nelle elezioni di definire ballottaggio la scelta tra due o più candidati.

Chissà perché, avevo sempre sospettato che le elezioni finite al "ballottaggio" fossero una sorta di "marronata" (espressione dialettale che sta ad indicare un grossolano errore) e mi si chiarisce anche il motivo per cui questa pratica coinvolge solo due persone alla volta....
Ma insomma: una volta che abbiamo stabilito che per vincere, un candidato deve superare il 50% dei voti, allora, di fatto, se non ci è riuscito ha perso... perché dargli una seconda possibilità?
Mi verrebbe da dire: o cambiamo la legge e facciamo che viene eletto chi prende più voti in assoluto, oppure cambiamo candidato!
Invece no... i due candidati più votati, anche se non abbastanza per vincere, vanno alla marronata/ballottaggio e qui comincia il bello.

E' ovvio che entrambi i pretendenti sanno in cuor loro che devono inventarsi qualcosa di nuovo ed è anche ovvio che nella campagna elettorale precedente, avranno sfruttato fino all'estremo ogni possibile idea, ogni strategia, ogni risorsa; quindi che fare? Come riuscire a mantenere quel che hanno ottenuto al primo turno e addirittura incrementarlo giungendo così all'ambito traguardo?
La risposta è quasi ovvia: inutile cercare altri voti dopo avere usato tutte le armi disponibili, meglio piuttosto tentare di "rubarli" all'avversario! Semplice...no?

Ecco allora che i due pretendenti al trono si spogliano dei vestiti da cerimonia, licenziano il personal trainer, il truccatore, il ritoccatore di foto, lo stratega e, soprattutto, gli autori e scrittori dei loro discorsi; poi, vestiti i panni di Bud Spencer, cominciano a darsele di santa ragione in zuffe degne di scaricatori di porto ubriachi, condendo il tutto con scambi di colorite esternazioni:

Marone A - "sei un truffatore, Puzzone schifoso e Corrotto!"

Marone B - "no te mille volte più di me capito????!!!!"

Marone A- "Sentilo questo mutandaro.. parli di mille che la gente nemmeno ha dieci... occupati dei problemi seri, Pappone!"

Marone B - "Ma che ne sai tu dei problemi della gente, che ancora abiti a casa con i tuoi genitori, mammone mantenuto Bamboccione!"

Marone A - "La gente non sono stupidi e ignoranta come a te, tu la Laura (.. ma intendeva Laurea...) nemmeno la conosci, invece io ne ho almeno 3 e ci vado pure a letto!"

Marone B - "ahhhhh ecco lui.. e bbravo bbravo, ora perchè lui c'ha le laure pensa di poter fumare gli spinelli, drogato!!!!"

E così via...

Dietro le quinte, mentre vanno in scena questi edificanti confronti di "ars oratoria" e politica, i non ammessi alla marronata cercano di salvare qualche poltrona (o portafogli...) prendendo accordi e scommettendo sul potenziale vincitore, pur acerrimo nemico fino a pochi giorni prima; quindi con sprezzo del ridicolo rilasciano dichiarazioni del tipo:
-"noi che abbiamo sempre sostenuto con forza che le biciclette in centro città devono avere le rotelle, così diminuiranno le cadute, appoggiamo il candidato Peppone perchè in fondo come dice lui se in centro non facciamo girare più nessuna bicicletta ma solo camion a rimorchio, gli incidenti di bici si azzerano proprio; quindi data la sostanziale identità di programma ed il forte impegno a tutela dei ciclisti che Peppone ha sottoscritto con noi, vi chiediamo di votarlo e con il posto da assessore alle biciclette che ci sarà riservato, promettiamo che assicureremo con intransigenza il rispetto l'accordo"

E noi? Noi siamo lì, con il nostro foglietto in mano che somiglia sempre di più ad un album di figurine, a pensare chi votare; in fondo in tanti hanno detto di pensare al voto utile, ma nessuno si è preso la briga di spiegarci "a chi" deve essere utile...

Buon fine settimana

mercoledì 25 maggio 2011

Mar Morto

Per ironia della sorte, forse il Mar Morto resterà presto l'unico ecosistema marino ancora vivo: nel golfo del Messico è stata liberata una non precisata quantità di petrolio (sempre che la falla sia davvero definitivamente chiusa), sulla costa Giapponese abbiamo 3 reattori nucleari in "fusione", nel mediterraneo si scaricano allegramente tonnellate di rifiuti tossici ed i genitori continuano a dire ai bambini di tutto il mondo di fare pipì mentre fanno il bagno.

Mentre quindi gli scienziati continuano ad annoiarci con le profezie apocalittiche legate all'uso indiscriminato di deodoranti per ascelle e trombe da stadio (poco importa se anche la temperatura media di tutti gli altri pianeti del sistema solare sta aumentando a sua volta... ma che gli puzzano le ascelle anche ai marziani?), gli oceani stanno rischiando di morire sotto i nostri occhi e quasi non se ne parla.... 
Le notizie dal Giappone arrivano in modo generico e frammentato, il disastro del Golfo del Messico è ormai un lontano ricordo (anche se è passato meno di un anno) ed ovviamente il "normale" livello di continuativo inquinamento e sfruttamento indiscriminato delle risorse ittiche non è nemmeno argomento degno di nota, l'importante è avere sempre disponibile la nostra fritturina di pesce quando abbiamo voglia.

Eppure anche nella genesi Biblica le acque sono state create ancora prima dell'uomo, la scienza sostiene che la vita sulla terra sia stata conseguenza della vita marina, tanti ricercatori dichiarano che solo dal mare verranno le risorse alimentari ed energetiche del futuro. Allora mi chiedo: perché c'è più attenzione per le nozze di due ragazzini inglesi che per questo?

Bèh.... inutile girarci intorno... perché siamo dei deficienti, ecco perché.

Ora che il paese del "Sol Levante" è ri-battezzabile il paese "dei Soli Levanti", potendo infatti godere di 3 aggiuntivi piccoli soli nucleari locali, il mondo cambierà e la rivoluzione partirà ancora una volta dal mare, come è stato all'origine: l'energia radiante liberata, causerà infatti mutazioni e le specie marine compiranno il famoso "salto evolutivo" che tutti pensavano (con presunzione) toccasse agli umani.

Già riesco ad intravedere il prossimo futuro:

-un pesce palla che al posto di Giuliano Ferrara commenta i fatti mondani e politici;
-un pesce San Pietro che guida la chiesa cattolica;
-squali e rane pescatrici ad occuparsi dietro le quinte di politica mentre in pubblico mostrano la faccia dei loro "delfini";
-operazioni di "sgombro" nei pubblici locali occupati da pesci pagliaccio;
-cozze che girano per strada atteggiandosi a sirene e scorfani travestiti da principe/pesce "azzurro";

Sembrerebbe quindi che il radicale quanto bizzarro cambiamento che ci attende, non porterà comunque a nulla di diverso...  ma in realtà, a ben vedere, credo che nel futuro mondo dei pesci certamente a nessuno mai verrà in mente di privatizzare l'acqua.

Un abbraccio

martedì 3 maggio 2011

Senso di Giustizia

Difficile resistere alla tentazione di tirare un sospiro di sollievo di fronte alla notizia della eliminazione di Osama Bin Laden: dal tremendo attentato alle torri gemelle sono infatti passati quasi 10 anni durante i quali siamo stati "catechizzati" su come lui fosse l'incarnazione di satana sulla terra, quindi non possiamo restare indifferenti ad una così potente ed agognata vittoria del "bene" sul "male".

Compare quindi Obama, in veste di Cristo Salvatore, per annunciare al mondo di essere finalmente al riparo da Satana (ovviamente prima che si incarni di nuovo) e pronuncia le parole: "giustizia è fatta"...  qui mi si ghiaccia il sangue e cominciano a sorgere dubbi ed incertezze, quindi senza indugiare oltre lo chiamo al telefono facendomi annunciare come amico intimo di Ratzinger:

-hello mr president, mai neim is Alberto end ai ém e big frend ov papa Ratzy!
-Ciao Alberto

...resto subito di stucco nello scoprire che parla perfettamente italiano...

-allora Alberto, sei contento? Ora il mondo è migliore!
-senti Obi...sei davvero il numero uno, anzi: namber uan! Anzi.. posso chiamarti: Obi-uan?
-ok, dimmi cosa vuoi alberto, non ho tempo, tra poco devo dichiarare guerra alla Corea
-ah, scusa, ti chiedo questo: perchè dici che giustizia è fatta? Ammazzare un presunto criminale non è fare giustizia ma piuttosto fare il "giustiziere"... poi non vi sarebbe stato più utile da vivo?
-hey albert che cacchyo stai diciendo??

..la sua pronuncia italiana comincia a traballare...

-dico che per quanto mi riguarda, quello poteva anche essere solo un pazzo mitomane, ma di prove concrete che fosse il capo di un movimento globale di terrorismo non ne ho viste; tantomeno che fosse meritevole di una condanna a morte con esecuzione immediata... insomma... poi nella lista dei criminali lui compariva come "ricercato" non come "condannato"...poi se davvero era così bravo e furbo da guidare tutto il mondo criminale da 10 anni, senza farsi prendere da voi, magari prima di sparargli gli avrei fatto due domandine no?.. 
-STOP IT ALBERTO!! STAI SILENZIO!

...mi fredda...

-ascolta amico di Ratzy, lui era un criminale ed ha avuto quel che meritava dopo avere ucciso migliaia di americani a sangue freddo; le prove le abbiamo, ma è tutto TOP SECRET e con questo ti saluto e vaff...

..la linea cade proprio a metà di una italianissima quanto eloquente espressione di congedo...
Ratzy mi tappa la bocca con i "misteri della fede" e Obiuàn ora con il "top secret", tutti uguali questi uomini illuminati.


Non voglio fare il rompiballe a tutti i costi, a me piace raccontare storie e fare riflettere sorridendo; però l'idea di una giustizia in stile far west, come è stato per Saddam, ora per Osama e presto per Gheddafi, non mi piace; non mi piace che le persone nel 2011 siano spinte a credere che il solo modo per avere "democrazia e giustizia" sia ammazzare chiunque sia incriminato (dai giornali) di minacciarla, perché così di fatto non c'è più alcuna differenza tra vittima e criminale, dipende tutto solo dal personale punto di vista e da chi ha il "cannone" più grosso (...mi chiedo se è anche per questo che in USA hanno eletto un presidente di colore....).

Eh lo so... scrivo le mie idee ma non tengo conto della realtà; immaginate Osama catturato e processato in Italia: finisce in carcere a guardare l'Isola dei Famosi in tv, costretto a mangiare i tortellini Rana, giornali e telegiornali che mostrano quotidianamente video e foto inedite di lui che balla nudo il bunga bunga con le pecore, gli amici di Di Pietro che decidono di interrogarlo dopo 45 mesi, si accorgono che parla arabo, quindi rimandano l'interrogatorio a quando lui avrà imparato l'italiano, tutti i suoi risparmi prosciugati dagli avvocati, costretto a cercare un vincolo di parentela con Berlusconi per riuscire a muovere qualcosa.
... mmmhhhh... no....devo subito richiamare Obama per scusarmi.. hanno fatto bene e sparargli in testa e gettare il corpo in mare, è stata decisamente la scelta più compassionevole

Un abbraccio


martedì 19 aprile 2011

Viva la Pasqua

Siamo a pochi giorni dalla Pasqua 2011 in cui i cristiani celebrano la morte e resurrezione di Gesù.

La data della celebrazione è mobile, per sapere infatti quando "morirà" Gesù il prossimo anno (o meglio, quando cadrà la ricorrenza della sua morte), dobbiamo molto semplicemente trovare: la data della domenica seguente la prima luna piena successiva all'equinozio di Primavera (questo almeno fissato inderogabilmente al 21 Marzo di ogni anno).
I punti poco chiari non finiscono qui; la prassi prevede infatti che si giunga alla celebrazione solo dopo un lungo iter preparatorio che vorrei ripercorrere qui, quale simbolica preparazione spirituale all'evento.

A) Ci procuriamo un calendario astronomico con le fasi lunari (o "lunario"), un calendario Gregoriano, compasso e goniometro (non servono a niente in questo caso, ma danno un tono solenne alla ricerca) ed un telescopio; poi con un poco di pazienza calcoliamo in che data sarà la Pasqua sperando di non commettere errori. Se abbiamo forti dubbi o poca voglia, consiglio di dare un'occhiata veloce su internet per fare prima.

B) Iniziamo con i 40 giorni di astinenza e digiuno della Quaresima
Non ci viene espressamente descritto come portare a termine questo compito; astinenza da cosa: dal cibo? No, infatti la seconda parola dopo "astinenza" è "digiuno", quindi si tratta di altro.. sicuramente si riferisce ad una nostra prassi quotidiana che rischia di compromettere la  purezza e lucidità, allontanandoci dal cogliere il senso spirituale della Pasqua; quindi: quotidiano, che allontana dalla introspezione e meditazione, potenzialmente dannoso per la salute.. il cellulare!
Bene chiarito il significato della astinenza dall'uso del cellulare, passiamo al digiuno: una interpretazione letterale porterebbe però i poveri fedeli a celebrare le loro stesse esequie in concomitanza con quelle di Gesù (senza però la certezza della resurrezione); inoltre la sola partecipazione alla Santa messa quotidiana, fornisce di per sé un seppure frugale pasto che comporterebbe l'automatica infrazione del precetto; comprensibilmente il celebrante cerca di dissuadere i fedeli dal nutrirsi presentando il menù in guisa di un banchetto degno di cannibali della foresta amazzonica (il corpo ed il sangue di Cristo! Senza peraltro specificare quale parte del corpo sia quella che ci sta per ficcare in bocca), ma non funziona quasi mai. Quindi digiuno da cosa? Non ci arrivo, devo telefonare a JR (Joseph Ratzinger):
-hey ti disturbo?
-un pokino... hai appena interrotto il mio astinenza dal cellulare
-ehy Jr si dice "LA MIA" astinenza, non "il mio" astinenza
-inzomma infece di spakare le uove, mi dicci kosa fuoi?
- le "uova" JR, u-o-v-a! Fa niente... volevo chiederti: a cosa si riferisce il digiuno quaresimale?
-diciuno? pèh.. maciare un pokino meno, macari non tanta karne, pere poco alkool, una kosa kosì...
-ma questo non è un digiuno è solo una sana alimentazione; allora chiamatelo dieta no? poi scusa: durante la comunione non bevete vino???
-non kapisci un cero!E' offio ke il parola siknifika una kosa più spirituale, è un mist
-no fermo! non dirlo! ho capito.. grazie e scusa se ti ho disturbato

Ricapitolando: niente cellulare e solo vin santo per 40 giorni

C) giunge finalmente la domenica della palme, dove arriviamo ubriachi (per il vin santo bevuto anche a colazione) ed incontriamo tutti i nostri amici arrabbiati perché non rispondiamo al telefono da settimane; giungiamo alla celebrazione vestiti in stile hawaiano, pensando che sia l'abito più consono, ma ci accorgiamo ben presto che di palme nemmeno la traccia; con piacere aderiamo alla iniziativa lanciata dal parroco di creare un gruppo di recupero dei fedeli caduti nell'etilismo quaresimale.
Rinuncio da subito a chiedere lumi in merito allo misterioso scambio arboricolo tra palme ed ulivi al Papa, e me torno a casa  agitando con immotivato gaudio (ma forse sono i postumi della sbornia) il mio rametto.

Ora, al termine di questo lungo cammino, dopo avere imparato tutto su equinozi e solstizi, pleniluni e noviluni, avere rinunciato al cellulare ed avere rischiato al cirrosi epatica, siamo pronti al grande evento... Ora.. finalmente.. possiamo farci benedire le uova.
Uova? Porc...vacc... boia... mi ero scordato le uova; corro dal contadino di fiducia che mi riceve imbracciando un vecchio fucile da caccia:
-hey bello, se tu e gli altri alcolizzati vi avvicinate ancora ad uno dei miei ulivi giuro che..
-no no no! stavo cercando solo un uovo
-ah... allora ok

Mi procuro l'uovo, lo dipingo, lo bollo nell'acqua santificata grazie alla con-presenza del rametto di ulivo nella pentola, lo ritiro da una sorta di putrida brodaglia che si è formata dallo sciogliersi dei colori, corro dal parroco per ricevere una benedizione "last minute" mentre le mie dita urlano dal contatto con il bollente ovetto, e comincio a capire perché molti optano per quelle di cioccolato già pronte sugli scaffali...

Insomma; alla fine di questa lunga esperienza credo di avere imparato solo una cosa: se questa ricorrenza è festeggiata da millenni, forse vale comunque la pena cogliere l'occasione per passare almeno una giornata in pace, cercando il bello della nostra vita ed il modo migliore per goderselo; se poi la cosa ci piace, allora segniamo sul calendario che dopo il prossimo plenilunio sarà di nuovo pasqua e continuiamo così...

Un abbraccio

venerdì 15 aprile 2011

Il grillo parlante

E' di questi giorni l'intervista al signor Eric Schmidt (presidente della Google, o "Mr. Google" per gli amici), in cui ci viene anticipato quale sarà il nostro futuro; il profeta ha infatti sentenziato che presto il mondo web ci seguirà ovunque grazie ai dispositivi portatili di nuova generazione (smartphone e tablet), terrà traccia di ogni nostro spostamento (tramite gps), di ogni nostra azione (acquisti, comunicazioni, commenti, foto, immagini, amici, gusti, hobby, etc. ) e ci proporrà in modalità e tempi ottimizzati la migliore scelta da compiere, personalizzata in modo scientifico sulle singole esigenze.

Alcune sue frasi:

-"Non dovremo più digitare alcunché sullo schermo tattile, la ricerca saremo noi stessi, il nostro muoverci per il mondo";


-"vi daremo informazioni così dettagliate da lasciarvi a bocca aperta. Internet verrà confezionata su base individuale. Diventerà un universo digitale fatto su misura";


-"Più Google saprà di voi, sempre con il vostro permesso, si intende, più i suoi consigli e le sue indicazioni saranno puntuali"


Siamo quindi ad un passo dalla creazione di una sorta di duplicato digitale della nostra stessa anima, destinato in breve a soppiantare l'originale appena uscirà il primo aggiornamento; forse non a caso la tecnologia alla base di questa rivoluzione si chiama "cloud computing" (la nuvola computazionale), quasi ad evocare la sua essenza celestiale; addio quindi ai vecchi e frustranti dubbi, finalmente avremo una affidabile statistica a guidare il nostro cammino:


-hey pensi che quella ci sta? boh, ora chiedo a google...(pochi millisecondi di attesa)... ecco il responso: "caro Artemio, puoi provarci, hai il 90% di probabilità di portartela a letto, è single da due mesi, ricordati che ama essere grattata dietro la nuca, adora i gatti e beve solo acqua gassata, però muoviti perché sei il terzo che ha chiesto questa informazione negli ultimi 10 minuti"


-bleep..messaggio da google: "hey Artemio, è da tre ore che non ti fermi a pisciare, significa che devi curare di più la tua idratazione oppure che necessiti di un cambio di mutande"


-ciao cara sono tornato a casa presto!..bleep.. messaggio da google: "tua moglie è ancora in camera da letto con l'amante, fisicamente lui ti sovrasta del 80%, quindi per la tua salute è meglio che trovi una scusa per uscire di nuovo e tornare più tardi - qui di seguito il numero di cell. di una escort libera a pochi isolati da casa tua"


Saranno calcolati punteggi relativi al nostro stile di vita, i dati saranno scaricati in enormi server del Vaticano che proporrà poi il servizio a pagamento di confessioni ed assoluzioni automatiche (per i peccatori incalliti è già previsto un piano tariffario scontato, in abbonamento); cambierà la percezione del tempo, l'istantaneità delle informazioni unita al calcolo matematico delle probabilità statistiche cambierà la realtà: non ci saranno più le "previsioni" del tempo ma le "dichiarazioni" del tempo, il telegiornale parlerà dei fatti che accadranno il giorno successivo ed i politici discuteranno esclusivamente di argomenti ed eventi che si verificheranno quando loro non saranno più in carica (questo in realtà sta già accadendo...).


Infiniti flussi di informazioni ed elaborazioni statistiche ad illuminare la nostra esistenza terrena, tutto in tempo reale, continuativamente ed ovunque, insomma: finalmente avremo tutti il nostro "grillo parlante" come il personaggio della favola di Collodi; come anche Pinocchio faceva potremo certamente ignorare i suoi consigli, ma prima o poi ci ricrederemo rendendoci conto che il mondo va da un'altra parte e noi ci stiamo auto-relegando nel ventre di una balena.


Quindi che sia il benvenuto il grillo parlante digitale su questo mondo! Anche se mi permetto di evidenziare un aspetto: Pinocchio era un burattino....


Un abbraccio