In una fase di crescenti tensioni e rabbie, allo scoccare del fatidico anno 2012, sembra un evento dai terribili connotati simbolici il fatto che naufraghi una nave chiamata "Concordia".
Se questa tragedia fosse da considerarsi come segno del destino, forse varrebbe effettivamente la pena divertirsi ad ipotizzare i possibili messaggi dal cielo in essa celati, ma è il caso di chiarire subito che siamo di fronte ad un incredibile saggio di idiozia piuttosto che ad un evento guidato dalla mano del fato, quindi analizziamo la cosa da un punto di vista più appropriato.
Che una nave di proprietà della "Costa Crociere" navighi sotto-costa, forse non dovrebbe stupire più di tanto; si fosse chiamata "Stai lontano dalle coste, imbecille, Crociere" sarebbe stata lampante ed indiscutibile l'erroneità della rotta seguita; a quanto pare, invece, il "vizietto" di navigare sotto-costa e fare "cucù setteteeee!!!" in prossimità delle località portuali turistiche, era pratica consolidata per la nave della Costa.
Potremmo chiederci se sia ragionevole che un oggetto lungo circa 300 metri, largo 35, alto 52 e con più di 4.000 persone a bordo tra ospiti ed equipaggio, sia idoneo alla navigazione sotto-costa, ma non vogliamo certo avere la presunzione di giudicare l'operato di ingegneri professionisti e "navigati" uomini di mare che hanno considerato questa prassi come ammissibile; permettetemi solo di osservare che allora non capisco perché debba arenarsi una balena che pesa almeno 700 volte di meno di una nave del genere... a meno che sia le balene che le navi da crociera siano naturalmente ed irresistibilmente spinte ad avvicinarsi troppo per fare "cucù!", ma allora non siamo di fronte ad errori di valutazione, ma ad una inappellabile legge del mare cui nessuno può sottrarsi:
la legge del "cucù".
Dopo una approfondita ricerca (da wikipedia, google e gli archivi segreti della CIA) ho trovato preziose informazioni su questa famigerata legge naturale e ve le riporto, ovviamente, in modo più fedele possibile:
"La legge del cucù è stata creata da Nettuno per fare sì che nel mare fosse sempre rispettata la sacra selezione naturale; non essendo gli enormi cetacei, così come i grandi vascelli, oggetto di facile predazione da parte di altri esseri, era necessario che fossero in qualche modo selezionati, pena il rischio di una crescita incontrollata a scapito dell'intero eco-sistema; la legge del cucù spinge quindi i più "grossi e coglioni", guidati dal canto di invisibili sirene, ad avvicinarsi alla costa per fare "cucù!", cioè per fare una sorpresa e dare un simpatico spavento alle telline, le cozze, i paguri e tutti gli abitanti della spiaggia, senza curarsi del fatto che questo giochetto gli costerà la vita".
L'uomo da sempre solca gli oceani, gli italiani in particolare (come ha ricordato anche Crozza) sono un popolo di Navigatori (!!), quindi impossibile pensare che questa terribile legge non fosse nota, infatti nei millenni si sono affinate le tecniche per selezionare i capitani delle navi affinché non fossero in grado di sentire il canto delle sirene che li avrebbe spinti a fare cucù; ma allora... la domanda è: perché "Scrett-ino" ha sentito le sirene?
Come è possibile che l'uomo scelto dalla Costa crociere per guidare una nave del genere, per avere nella mani la vita di più di 4.000 persone, sia uno dei tanti imbecilli che sente le sirene e viene spinto ad arenarsi per fare cucù??
Le indagini segrete stanno procedendo rapidamente, perché i vertici della compagnia non riescono a comprendere, sono certi che questo non sarebbe mai potuto accadere per un semplice motivo: l'idiota (sempre il capitano) era audio-leso (volgarmente: mezzo sordo) e non avrebbe mai udito il canto; la cosa è ora evidente a tutti, basta infatti rileggere la trascrizione delle comunicazioni tra il comandante e la capitaneria di porto di cui riporto alcuni passaggi cruciali:
-"comandante dove ..beeep... è lei?? La nave affonda!! ci sono morti!!!"
-ehh?? non.... ho capito... sua madre è in onda? sono in molti?
-"noooo razza di ...beeep...!!! la tua nave affonda, dove sei???
-no no, non sono le sei, ne sono sicuro
...
Notizia di oggi, finalmente è tutto chiaro: il comandante ha sentito la sirena perché ce l'aveva accanto.. pare infatti che, non registrata tra i passeggeri, vi fosse una giovane quanto avvenente ragazza moldava che stava sempre con lui; e allora è chiaro che pur se audio e celebro-leso il povero comandante non ha potuto sottrarsi al canto ed ha inesorabilmente spinto la nave verso la costa, bramando inconsciamente il momento di spuntare dal nulla e fare: "cucùùùùùùùù!!!!!"
In conclusione pur faticando a gettare ironia su una tragedia come questa, credo sia molto importante realizzare che la realtà supera sempre la fantasia e l'unica vera sentenza che inesorabilmente, e quotidianamente, si abbatte su noi poveri umani è quella in cui Einstein affermò:
"conosco solo due cose infinite: l'universo e la stupidità umana, ma sulla prima ho ancora dei dubbi"
Un abbraccio