martedì 28 settembre 2010

Dietro le quinte

E' un posto strano in cui stare: non sul palco come attori, non seduti in platea come spettatori; è un laboratorio, una sorta di ventre materno, in cui si crea qualcosa che poi sarà lanciato sul palcoscenico della vita.
In un certo senso, ognuno di noi ha nello spirito le caratteristiche o le indicazioni per trovare il posto/ruolo più adatto in cui essere: se quello di spettatore, attore o regista; estendendo questa triade alla realtà conosciuta, ritroviamo sempre una parte manifesta ed attiva (l'attore), una parte passiva (lo spettatore) ed infine una più occulta e creativa (il regista dietro le quinte); ogni cosa racchiude in se questa triade e attraverso la stessa triade possiamo leggere ogni cosa, in fondo è un concetto filosoficamente non lontano dalla cristiana "trinità".

Il creato può quindi apparire come il meraviglioso frutto di una sorta di legge unica ed allo stesso tempo "trina", che indica in ogni cosa e per ogni cosa con quale energia risuonare, ma l'uomo moderno, come sempre, pensa di sapere interpretare al meglio anche le cose nate prima di lui e si adopera per questo alla stesura di nuove leggi: l'uomo è nato solo per stare sul palcoscenico, siamo tutti attori; se proprio siamo costretti ad assistere, allora guarderemo volentieri unicamente lo spettacolo in cui noi stessi abbiamo recitato.
E' la sindrome da grande fratello insomma, che fa apparire anche il più ingenuo passante come un navigato anchorman non appena il giornalista di turno lo ferma per chiedergli il suo qualificato parere su grandi temi quali: quanto fa freddo oggi, c'era traffico in autostrada, i saldi sono davvero convenienti, etc.
Le ragazzine sono tutte veline, i ragazzi sono tutti "tronisti" (o rintronati, se preferite), gli anziani tutti dispensatori di saggezza (anche se hanno passato la loro vita a buttare lo stipendio al bar), i vecchi tutti grandi politici per il solo fatto che pensano di sapere quanto successo due giorni prima; la cura dell'immagine è tutto, perché siamo tutti primi attori e spettatori di noi stessi: abbiamo creme per ammorbidire ed idratare anche la pelle dello scroto affinché non si soffra troppo nell'indossare pantaloni a vita bassa (come prescritto dalla moda del momento), obblighiamo i bulbi piliferi ad una produzione localizzata e meticolosamente controllata, cospargiamo il corpo di essenze chimiche in grado di trasformarci in deodoranti per ambiente deambulanti, sbianchiamo i denti fino a renderli visibili anche al buio, gonfiamo le labbra, tonifichiamo i muscoli e regaliamo ai capelli riflessi di colore degni di un caleidoscopio ubriaco; "noblesse oblige" dicevano una volta...
Anche il concetto di etica è cambiato, per reggere al passo con i tempi, trasformandosi in una versione ristretta e quotidianamente sostituibile attaccata ad un capo di vestiario (denominata quindi"etichetta").
Questa lotta senza quartiere cui partecipano sempre più persone senza distinzione di sesso o età, per conquistare la foto sulla confezione di un pacco di carta igienica, o per diventare qualificato membro della giuria che eleggerà il vincitore (quindi a sua volta protagonista nello spettacolo), lascia un desolante vuoto dietro le quinte dove, e questo è l'errore, si pensa esista il vuoto; ma il vuoto non esiste, non è previsto, non si trova nemmeno nello spazio cosmico, la triade non può essere modificata dalla stupidità dell'uomo... quindi in cabina di regia, stiamo lasciando il posto ad altri che ridono e si gustano il pop corn mentre va in scena questo spettacolo...


Un abbraccio

venerdì 24 settembre 2010

Big Bang

Gli scienziati al lavoro nel Large Hadron Collider, ci informano di avere scoperto (o meglio dire riprodotto) il "plasma primordiale"; dopo tanti anni dalla scoperta del "brodo primordiale" (composto da dado, acqua e sale primordiali), ora ci siamo avvicinati all'inizio assoluto, al mitico Big Bang, alla creazione di tutto, insomma stiamo sfiorando Dio con un dito. A quanto pare questo "plasma" è formato da Gluoni e "Quark" ed il mistero intorno alla presenza di Piero Angela, sin dai primi attimi di vita dell'universo, si infittisce al punto che già c'è chi si domanda se non sia meglio ficcarlo direttamente dentro l'anello del Cern per studiarne la composizione.
Forse per compensare il complesso di inferiorità, legato alla minuscola dimensione delle particelle, ogni elemento studiato al Cern di Ginevra viene battezzato con nomi quali: adroni, bosoni, gluoni, mesoni, nucleoni, iperoni, fermioni, etc; insomma sembra di essere nella terra dei giganti piuttosto che nell'infinitamente microscopico e la confusione non aiuta a chiarirci le idee sulla questione più cruciale:
ma a noi, di tutta questa bellissima cosa, che ce ne fot...e?
Intuisco le reazioni infuriate alla mia domanda da parte di tutti gli illumisti o "illuminati" dalla scienza, ma resta il fatto che è stridente il contrasto fra le risorse investite in questi studi, con i loro impalpabili quanto futuristici risultati, e il resto del mondo dove investendo molto meno la vita potrebbe cambiare tanto e per molti; tutti lamentano, a volte giustamente, una sorta di disinteresse per la ricerca in campo medico, tecnologico, etc. (ormai da tempo monopolio incontrastato delle aziende multinazionali o globali), ma nessuno fiata di fronte al mare di soldi spesi dai governi per: la NASA, il Cern, armamenti bellici e simili... 
Ancora non sappiamo, se avere buttato dalla finestra centinaia di milioni di euro per un vaccino contro una fantomatica pandemia è stato saggio ( anche se certamente abbiamo salvato la vita a qualche ditta farmaceutica...), ma siamo pervasi da gioia immensa nell'apprendere che miliardi di euro sono stati spesi per sapere che forse la Luna non è fatta di formaggio e che globuloni bianco-rossi sguazzavano nel plasma primordiale; certo: i bambini escono dalle scuole sempre più analfabeti e disorientati, farsi fare un intervento chirurgico in certi ospedali è come giocare alla roulette russa, l'aria respirata nelle grandi città è peggio delle esalazioni di una raffineria di petrolio (e anche la banca Unicredit non ha più il Profumo di una volta...), nei fondali del golfo del Messico c'è più bitume che sabbia, etc. etc. etc. ma a chi importa... abbiamo i Gluoni e tanto ci basta.
Questo paradosso di iper-tecnologica inutilità da un lato e paleo idiozia quotidiana dall'altro, si ritrova quasi ovunque: guidiamo automobili che somigliano sempre di più ad una navicella spaziale, con sensori che presto ci diranno anche quando fermarsi a fare pipì, ma dobbiamo andare alla velocità di un carretto tirato da un mulo (pena salatissime sanzioni) e se piove non c'è altra soluzione che azionare i cari vecchi spazzoloni tergicristallo, altrimenti prima o poi diventeremo la targa di un'altra macchina; i computer da casa hanno capacità di elaborazione dati sufficiente a calcolare la rotta di un satellite, ma servono solo a prendere virus mentre scarichiamo film da internet, mentre con i telefoni cellulari mandiamo sms con scritto: "dopo ti chiamo tvttb" (...ma chiama e basta no??).
In conclusione, anche se continueremo a non sapere che tempo farà domani, o se la crisi economica dopo essere partita dalla Banche ed arrivata a noi (mentre le Banche ora fanno soldi a palate) si sposterà infine, per proprietà transitiva sui topi, ci possiamo consolare all'idea che forse tra 100 anni potremo mandare degli uomini su Marte con astronavi alimentate a "petrolioni" e loro, con il solo cenno di un dito, faranno apparire un ologramma nel salotto di casa sulla terra riportante il messaggio: "tvttttb, dopo ti telefono".

Un abbraccio

lunedì 20 settembre 2010

L'oro verde

Il simbolo di potere e ricchezza sembra cambiare colore e caratteristiche con il passare del tempo: dal dorato "metallo degli Dei" siamo passati al nero e liquido petrolio fino ad oggi, dove potrei affermare che è di colore verde ed impalpabile...
L'economia verde è infatti una delle principali fonti di potere e ricchezza dei nostri giorni e, nella sua aurea di modernità racchiude tutte le caratteristiche richieste dalla nostra società: falsità, ipocrisia ed evidente idiozia.
Si sono già spenti i fuochi degli entusiasti benpensanti che speravano nell'avvento di qualcosa di realmente rivoluzionario, in grado di cambiare il mondo energetico, l'economia e l'ambiente; eppure sono stati fatti enormi passi avanti in questi anni:
-nelle nostra auto non mettiamo più la vecchia e sozza benzina, ma la nuova "verde"! E' più costosa, è sempre raffinata dal petrolio, serve a riempire i catalizzatori delle nostre marmitte con scorie altamente inquinanti smaltite non si sa bene come e dove, ma che importa....;
-addio vecchie lampadine ad incandescenza, ora solo mini-neon che costano quanto un jet privato ma rispettano l'ambiente... e come? Non inquinava di meno lo smaltimento delle vecchie piuttosto che questi neon? Certamente, ma queste consumano di meno e nel giro di 300 anni avrete ammortizzato l'investimento  e salvato, ovviamente, il pianeta;
-avanti con il pannelli fotovoltaici: basta un piccolo mutuo decennale, Enel vi pagherà l'energia prodotta e fornita a loro e voi ammortizzerete l'investimento, avendo nel frattempo la soddisfazione di avere salvato il mondo... una domanda: perché Enel non si fa lei un mutuo e produce energia elettrica con i pannelli? No, così non vale, poi ci sono gli incentivi, possibile che non capiate che oltre alla nobile missione ci si guadagna anche?? ah ma davvero.... allora perché Enel non prende lei gli incentivi per impianti fotovoltaici e ci abbassa il costo dell'energia? Nooo, Enel ha altri grossi investimenti da fare, per il bene del mondo e dell'ambiente: centrali atomiche!!
-raccolta differenziata dei rifiuti in casa; altra ottima idea: ci attrezziamo con appositi contenitori, smaltiamo negli appositi cassonetti (qualcuno si lancia anche alla scoperta della Alchimia, producendo con grande soddisfazione il "compost"... cioè merda) e ci aspetteremmo che questa organizzazione mirata alla produzione più efficiente di materiali riciclati, oltre a ricevere i doverosi finanziamenti europei e locali, sia in grado di creare una economia parallela che ricade positivamente sul consumatore; invece, unico risultato apprezzabile, è solo l'aumentato l'importo della tassa dei rifiuti;
-aziende che aprono come funghi, sempre intascando incentivi e finanziamenti (quindi, tanto per cambiare, soldi nostri), per vendere poi a carissimo prezzo: prodotti biologici, riciclati o fantomatiche tecnologie per la produzione di energie pulite.

Come buoi con l'anello al naso, tiriamo fuori i soldi per una comoda quanto coscienziosa soluzione ai problemi ambientali, senza mai, ovviamente, chiederci niente di niente; inquinamento per noi significa solo puzza, quindi se non puzza non inquina; allora largo alle marmitte catalitiche, i deodoranti per casa, i profumi per la macchina le salviette umidificate per il corpo, saponi profumati per aromaterapia, etc. l'importante è che tutto profumi di pulito, poco importa se l'odore di pulito è più inquinante della puzza  (che peraltro spesso non è stata rimossa, ma solo coperta).
Antenne gps, antenne radio, ripetitori tv, impianti satellitari, cellulari, computer, monitor ovunque, viviamo dentro un forno a microonde sempre acceso, ma cosa importa.. non può far male o inquinare, le microonde mica puzzano!

Insomma il colore di questo nuovo oro è verde come i famosi dollaroni di zio Paperone e come unico risultato porta solo il coatto prelievo dalle nostre tasche, mentre il mondo continua tranquillamente ad imputridire; forse un giorno si scoprirà che la puzza non la sentiamo bene perché le famose scie chimiche altro non sono che deodoranti per l'ambiente.

Un abbraccio

giovedì 16 settembre 2010

Genesis II - la vendetta

Riprendo il discorso sulla genesi, da dove era stato interrotto;
l'uomo è finalmente stato creato (anche se non si capisce bene da chi e da quanti), e gli vengono impartiti i seguenti compiti:
"siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra; soggiogatela e dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e su ogni essere vivente che striscia sulla terra"
Direi che è tutto chiaro anzi, la trasparente semplicità quasi insospettisce... e infatti quasi subito dopo cominciano di nuovo i misteri:
"quando il Signore Dio fece la terra e il cielo, nessun cespuglio campestre era sulla terra,... perché il Signore Dio non aveva fatto piovere sulla terra e nessuno lavorava il suolo...allora il Signore Dio plasmò l'uomo con la polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita.... poi il Signore Dio piantò un giardino in Eden, a oriente, e vi collocò l'uomo che aveva plasmato..."


Unica possibile spiegazione: Dio aveva creato l'uomo, gli aveva detto di riempire la terra, moltiplicarsi e dominare ogni essere vivente, ma si era scordato di plasmarlo in un corpo... c'è stata forse omessa, quindi, la parte in cui l'uomo dopo avere appreso quali fossero i suoi compiti, aveva commentato:
"Signore Dio, ma come faccio a moltiplicarmi, essere fecondo, riempire la terra, etc. senza nemmeno una donna? come faccio a soggiogare ogni essere vivente se ancora non ci sono state elezioni politiche? E quale partito mi consigli di fondare?"

Ora il secondo passaggio appare più chiaro: il Signore condivide le perplessità dell'uomo, quindi gli plasma un corpo e gli fa inalare dalle narici una misteriosa quanto corroborante sostanza e provvede infine a creare la donna clonandola a partire da una sua costola (curioso notare come in inglese, i termini "uomo" e "donna", che corrispondono rispettivamente a "man" e "woman" siano identici a parte la locuzione "wo" che probabilmente fu il suono emesso dall'uomo mentre il Signore gli espiantava una costola senza avere ancora inventato l'anestesia...).

Le cose ora sembrano essere a posto; il Signore mette le Sue creature nel giardino e le guarda giocare contento, chiedendo il rispetto di una sola stupida e semplice regola: non-mangiate-i-frutti-dell'-albero-della-conoscenza!

Ma, come abbiamo già visto diverse volte fin qui, aveva dimenticato qualcosa... l'uomo e la donna infatti avevano ricevuto un compito chiaro: moltiplicatevi! Ma nessuno dei due aveva idea di come fare.
Un bel giorno l'uomo disse alla donna: io lo so! Ho visto come ha fatto Lui! Vieni qui... la fece quindi avvicinare e tentò di strappargli una costola, ma la donna gli piantò una poderosa ginocchiata sulle palle facendolo esclamare per la prima volta: porca Eva che dolore! E da qui il nome.
Eva quindi, ligia al dovere più che l'uomo (da sempre), pur di sapere come portare il dovere di moltiplicazione, interrogò l'albero della conoscenza... e qui il disastro....:
"ecco l'uomo è diventato come uno di NOI (n.d.r.), per la conoscenza del bene e del male... Il signore Dio lo scacciò dal giardino dell'Eden... scacciò l'uomo..."

Solo una domanda: "noi" chi? A questo punto non può più essere un caso... avevamo già notato questo misterioso "pluralis maiestatis" comparire in precedenza e sinceramente il sospetto che all'opera ci sia qualcun altro diventa sempre più fondato.

A questo punto mi fermo ed invito chi ne ha voglia a leggersi gli "strani" commenti che un mio carissimo e misterioso amico (Menestrello Errante) ha scritto sotto il post "genesis" qui nel blog; poi vi chiedo: invece di cercare gli alieni, perché non cerchiamo l'uomo?

Un abbraccio

mercoledì 15 settembre 2010

Effetto Doppler

E' l'effetto fisico secondo cui il progressivo allontanamento della fonte emittente rispetto all'osservatore/ascoltatore (o viceversa), provoca un apparente cambiamento della frequenza delle onde percepite; in pratica è quello che accade quando sentiamo arrivare una ambulanza a sirene spiegate: il tono sembra variare, anche se ovviamente la sirena, in realtà, "suona" sempre la stessa nota.

La fisica, nella sua rincorsa alla scoperta di quello che già era stato intuito, afferma che la realtà è vibrazione, la materia stessa è vibrazione, tutto è in movimento ed il vuoto non sembra esistere (perchè tutto è pieno di materia oscura); potremmo quindi ipotizzare qui, che il modo in cui percepiamo la intera realtà sia fortemente e continuamente distorto dall'effetto Doppler! Più ci avviciniamo alla "fonte" più percepiamo frequenze alte, viceversa più ci allontaniamo dalla stessa e più queste sembrano abbassarsi, ovviamente senza che la frequenza "vera" originale sia mutata. Quale è allora la verità, la realtà e quali le illusioni derivate da una percezione alterata?

Urge un esperimento scientifico, che segua la ferree leggi della Scienza Accademica, per fornirci la prova "Cicappiana" di quanto affermo, quindi direi di studiare a fondo il riscaldamento globale per tentare di dimostrare l'ipotesi:

-alcune fonti, anni fa, emettono un segnale il cui contenuto percepito è stato: i ghiacci dei poli si stanno sciogliendo;
-via via che ci si allontanava dalla fonte, il segnale è diventato: la terra di sta scaldando;
-poi: il buco dell'ozono si sta ingrandendo
-quindi: i gas serra creano il buco dell'ozono
-di seguito: i deodoranti per ascelle contengono un sacco di gas serra
-infine: i deodoranti per ascelle sciolgono i ghiacciai

Mentre le aziende quindi si affannano a trovare formule per nuovi deodoranti che non facciano puzzare le ascelle ma, al tempo stesso, preservino i ghiacciai (lasciatemi dire che la cosa al momento mostra scarsi risultati, anche se posso capire la difficoltà dell'impresa), possiamo osservare che fa sempre più freddo (quindi non vi è traccia di riscaldamento globale) ed i poli continuano a sciogliersi. A mio avviso è la dimostrazione cristallina dell'effetto Doppler!!
Alcuni hanno infatti osservato che è l'attività geologica sottomarina (vulcani), a livello polare, che sta aumentando le temperature dell'acqua in quelle zone provocando infine lo scioglimento dei ghiacciai, non i deodoranti! Ahhh..... in fondo qualche dubbio sul riscaldamento globale, lo condividevo da tempo con le mie amiche renne, ormai ospiti stabili del giardino di casa; domandavo loro: ma è vero che il mondo si sta scaldando? e loro: boh... guarda, noi più che altro siamo qui perchè vedere babbo natale in tanga è uno spettacolo vergognoso, invece qui da te è costretto di nuovo a vestirsi come un eschimese di sinistra (difatti seguendo tale onorevole ideologia, regala di tutto a chiunque).

Ora mi spiego tante cose finalmente, Berlusconi aveva solo detto "sono un buon imprenditore" e non "sono il migliore primo ministro dell'Italia"; Bush aveva solo detto "in Iraq c'è qualcosa che mi puzza" e non "Saddam ha un arsenale di armi chimiche"; mamma mia che disastro.... se solo fossimo stati coscienti dell'effetto Doppler... che disastro!!!

Ma vuoi vedere che Ponzio Pilato, quel famoso giorno, disse solo "mi devo lavare le mani" dopo essersi grattato il culo...


Un abbraccio

sabato 11 settembre 2010

Le affinità elettive

Che Fini non desideri le elezioni mi sembra chiaro... presenziando infatti, con  forza e caparbietà, una area politica che non è più nel centro destra del suo ex partito, non è più nella destra estrema (da cui ha faticosamente preso le distanze da tempo), non è mai stata con il centro sinistra del PD è di certo non potrà mai entrare nelle sue frange estreme, di fatto è in una terra di nessuno... 
In questa terra di nessuno è in buona compagnia di Casini, Rutelli e tutta una serie di altri "eletti" affetti da labirintite politica solo dopo essersi assicurati notorietà, ruoli di prestigio e lauti stipendi tramite i voti raccolti dai rispettivi ex-partiti.

Insomma il caro Fini, mentre cerca di capire cosa vuole fare da grande cerca di ammaliare e distrarre il popolo, facendoci gustare, quasi quotidianamente, un intervento orale di Bocchino..
Si dice che la sempre più nutrita compagine di "esiliati politici" stia lavorando ad un importante, rivoluzionario ed assolutamente innovativo progetto politico: la creazione di un nuovo partito di centro; stanno pensando di utilizzare come uomo immagine della loro prossima campagna elettorale un giovane rampante di nome Giulio Andreotti, che pare sia stato il vero committente del calendario Maya, l'unico registro in grado di tenere conto dei suoi compleanni; il simbolo del partito sarà uno scudo crociato, ma la croce sarà uncinata da un lato e fiorita di tenere margherite dall'altro, la sede sarà un immobile del valore di 10 milioni di euro che la Chiesa donerà al neo partito in cambio dell'abbonamento di Casini a Famiglia Cristiana.

Insomma è il caos...Ci hanno fatto votare al trascinante grido di "viva il bipolarismo", abbiamo votato per i due schieramenti che si contendevano l'Italia, ci siamo trovati al governo e opposizione nomi di persone decisi da quei partiti e non da noi (ma cosa importa... c'era il bipolarismo a sistemare tutto) ed ora, quale degno ultimo atto di questa tragicommedia, gli eletti dal partito si sentono eletti direttamente dal popolo e lasciano il partito, ovviamente non la carica che il partito gli ha donato, senza che si vada alle elezioni perché quello che davvero importa è il bene dell'Italia!!! Evviva!!!!

Gli unici che si danno da fare sono Tremonti e Maroni (che come al suo solito, lavora per due...), visto che a nessuno importa più cosa fanno; Bersani dalla sua è convinto che continuare a ripetere al contrario le parole di Berlusconi gli regalerà fama e gloria, quindi sentiamo il Cavaliere che dice: la magistratura non deve fare politica, e Bersani: politica non fa la magistratura deve; Berlusconi: il governo sta facendo il bene del paese, e Bersani: il paese non bene fa il governo facendo; e così via.... Sono personalmente incuriosito da cosa replicherà Bersani il giorno che Berlusconi dichiarerà: io non sono un pirla....

Lasciamo quindi i nostri politicanti alla ricerca delle loro affinità elettive, in attesa del prossimo mega-iper-papocchione governativo, continuando a serbare la flebile speranza che la gente un giorno si svegli diversa e decida che l'Italia, dopo quasi 50 anni di nani e ballerine, merita un vero governo.

Un abbraccio

giovedì 9 settembre 2010

Genesis

Chi si aspettava una recensione musicale resterà purtroppo deluso; vorrei infatti parlare della genesi biblica ripercorrendo quanto riportato nei passaggi cruciali del primo capitolo del testo:

-in principio Dio creò il cielo e la terra; ma, forse per la fretta, si accorse subito che mancava qualcosa di fondamentale, anche solo per poter controllare il Suo operato... quindi nel giro di un attimo.. Dio disse "sia la luce"! Ora andava meglio..

-furono poi creati: il firmamento, le acque, le terre emerse, alberi e germogli; e Dio "vide", ora che la luce c'era, che era cosa buona; resta però il dubbio se la creazione "alla cieca" di terra e cielo lo avesse soddisfatto in pieno.

-seguono i giorni e i progressivi atti creativi, arrivano i primi animali, pesci, uccelli, etc. etc. ma andiamo alla parte che ci tocca più da vicino:
siamo al "fatidico" quinto giorno... 5 come le propaggini del nostro corpo (testa+2 gambe+2 braccia), 5 come le dita di ogni mano o piede, come gli angoli del pentacolo (simbolo anche dell'uomo), come le righe del pentagramma, come la "V" di vittoria che riporta al numero cinque romano che riporta al numero intero compreso tra il 4 ed il 6 che riporta all'ora del tè per gli inglesi.
Proprio il quinto giorno, Dio ha la bella idea di creare l'uomo, vediamo il testo:
"E dio disse: facciamo l'uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza....";  "facciamo"? "nostra"? Ma non era da solo?
Abbiamo due possibilità: pensare che ci sia stato un errore di battitura tramandato per millenni, oppure accettare l'ipotesi che Lui non fosse solo (escluderei a priori la possibilità di schizzofrenìa Divina),  ma qui  "casca l'asino"... Dio, in quanto tale, non può essere che Uno; quindi in questo passaggio bisogna pensare che non fosse più Dio all'opera ma, altri esseri considerati divini per i poteri di cui disponevano, sono intervenuti per creare noi; quindi a loro, libero da ogni remora di tipo religioso o morale, rivolgo il mio pensiero:

-cari amici venuti dal cielo a crearci su questa terra, abili intrecciatori delle catene di DNA, autorevoli detentori del Caduceo.... nella vostra simil-divina onniscenza, avevate preso minimamente in considerazione che prima o poi sarebbe venuto al mondo un certo signor "Marmitta Catalitica"?
Porca miseria.. andava tutto bene, ma che bisogno c'era?? Possibile che ora invece di perderci nei ricordi di infanzia, inalando i cari vecchi ed oleosi gas di scarico, siamo condannati ad essere pervasi da un acre odore di uovo marcio di Dantesca memoria? Possibile che ora non si fa in tempo a comprare un macchina che già esce la normativa "Euro dopo" e siamo costretti a costellare il parabrezza di bollini blu, perdendo la visuale della strada? Ora siamo costretti a pagare più cara la benzina perché si chiama "verde" quando di verde ha solo il colore della pompa erogatrice.
Roba da matti....tra poco finirà che dovremo indossare anche mutande catalitiche e per i sofferenti di aerofagia sarà istituito il bollino marrone da apporre sul retro dei pantaloni...
Cari esseri divini, se il 21 dicembre 2012 verrete giù a dirci che è stato giusto così, prometto che radunerò un gruppo di amici e vi appiccicherò sulla astronave un migliaio di adesivi, voi non vedendo niente farete un altro incidente di Roosvelt e magari nel frattempo vi beccate anche un paio di Velox... Così la prossima volta che vi verrà in mente di creare una razza, lo farete in un posto dove non non esiste il petrolio e l'unica cosa da bruciare nei motori delle macchine saranno i vostri amati caducei.

Un abbraccio

mercoledì 8 settembre 2010

La materia oscura


Ci tengo innanzitutto a ringraziare gli amici che mi stanno seguendo in questa sorta di avventura; i dati che posso consultare (in quanto fondatore onnipotente del sito) mi indicano che in questo momento, quindi dopo circa una settimana di vita del blog, ci sono state quasi 400 visite; grazie davvero a tutti di cuore (da entrambi i ventricoli) e spero di leggere sempre più vostri commenti in calce ai post.







Veniamo ora al topic di questo post.

Gli scienziati astronomi e astro-fisici concordano sul fatto che più del 90% di ciò che costituisce l'universo sia "materia oscura". Con questo termine si cerca di definire qualcosa i cui effetti sono osservabili o comunque deducibili/intuibili (in particolare la forza di gravità), senza che l'origine degli stessi lo sia, quindi una sorta di fonte invisibile di energia.
Gli antichi maestri, tra le svariate cose che ci hanno voluto tramandare, hanno sempre tenuto a specificare che "come in cielo così in terra"; da qui non credo sia un passo troppo azzardato sostenere che il nostro essere, sia in realtà qualcosa di molto più esteso di quel che si può solo vedere e toccare. Quindi noi, figli delle stelle e frutti di questo universo, siamo come lui tanto immensi quanto sconosciuti alla scienza.

Trovare conferme di questa ipotesi non è difficile come potrebbe sembrare: come spiegarsi altrimenti l'infinita potenza scatenata da "gracili ometti" come Ghandi per esempio; sempre in tema di potentissimi piccoli esseri non posso fare a meno di rivolgere la mia attenzione anche al nostro amato Cavaliere o l'infinità di ferventi seguaci al seguito di Mickey Mouse.
Forse quindi siamo davvero molto di più di quel che appare, si è sempre detto che "l'abito non fa il monaco" e che nulla è come sembra, magari un giorno scopriremo che la testata di Zidane ai mondiali è stata la involontaria conseguenza della propulsione scatenata dal rilascio di un tremendo peto oscuro, o che il riscaldamento globale esiste davvero (e per fortuna che non è stato un raffreddamento globale, altrimenti qui si gelava di brutto) ed è stato colpa dell'abuso di deodoranti per ascelle, od infine che quando Prodi andò al governo fu perché quel che diceva erano davvero affascinanti concetti di senso compiuto.

Con la novità della materia oscura, possiamo finalmente indovinare l'origine di tanti fenomeni apparentemente inspiegabili, ora abbiamo il "capro espiatorio" perfetto, onnipotente e inafferrabile, ma al tempo stesso abbiamo un nuovo sterminato dubbio su cosa sia davvero la realtà ed il nostro essere ed il dramma è che non esisterà mai, a quanto pare, un telescopio abbastanza potente per vedere l'invisibile o una mano tanto grande per afferrare l'inafferrabile.

Cominciamo allora a sondare i grandi misteri della storia per rintracciare indizi di qualcosa di grosso che ci è sfuggito: perchè i nani di biancaneve erano 7 come i giorni della settimana, le note musicali, i bracci del candelabro ebraico e compare nella frase "sette chiappo te faccio nero"? Perchè i mesi sono dodici come gli apostoli e le costellazioni dello zodiaco? Perchè Valentino Rossi non è passato prima alla Ducati?

Molti dicono che quel che conta davvero è porsi la domanda e non avere la risposta, mandiamo quindi questo post nell'etere digitale, e chissà che un giorno dal profondo e oscuro buco nero al centro della galassia non esca una rumorosa emissione gassosa, come a spernacchiare la nostra idiozia.

Un abbraccio

martedì 7 settembre 2010

La mezza stagione

Che io ricordi, non c'è mai stata questa fantomatica "mezza stagione"; equinozi e solstizi hanno sempre indicato l'inizio di una delle 4 canoniche stagioni ed i mesi sono sempre stati 12, come gli apostoli e le costellazioni zodiacali; proprio non ho idea su dove andare a cercare testimonianze di questo tanto rimpianto periodo dell'anno.

I riflessi della mancanza di questa "via di mezzo", di tempi in cui non c'era una demarcazione netta tra autunno ed inverno (ma c'era magari un periodo di "auterno" o "invunno") sono nei bollettini: non ci sono più periodi di brutto tempo, solo un susseguirsi di "allerte" meteo; ogni volta che il tempo cambia si manifesta un fenomeno che, a quanto pare, non si registrava da decadi, le temperature medie sono sempre più alte o più basse degli ultimi 50 anni, piogge più intense dai tempi del diluvio universale, neve più bianca, vento più soffiante (tanto che i produttori di gel per capelli sono alla continua ricerca di prodotti sempre più simili al cemento per edilizia), fulmini in 3D, agosto più agosto, e così via...
Anche i corsi d'acqua sembrano essersi adeguati alla nuova realtà: non passano più da periodi di secca a periodi in cui le piogge li rigonfiano, ora sanno solo saltare da secche sahariane ad esondazioni apocalittiche e viene infine da chiedersi che diamine di tempo facesse anni fa: erano forse 12 mesi consecutivi di sole con bianche nuvolette di passaggio e termometri ancorati ai 20 gradi giorno e notte?

Nella società ritroviamo, ancora una volta, il "buco" lasciato dalla mezza stagione: non c'è più un grande e ovattato partito di centro, ma tanti partiti "un pochino più in là" che si scornano quotidianamente per chi è più democratico, il sesso è solo estremo, il cibo solo fast, low, extra; i mercati sono iper o mega, non c'è un bambino neonato che non superi in qualcosa gli indici medi della sua età (tutti modelli fuori serie), le macchine hanno gli stessi cavalli di un rimorchiatore di petroliere ed i rasoi presto avranno 700 lame per radersi in un colpo solo tutto il corpo strusciandosi lungo la parete del bagno.

Difficile in queste condizioni trovare un momento di pace in cui interrogarsi sul significato della vita, non abbiamo infatti più parametri di confronto; certo, ci sono scritti e filosofie più antiche dell'uomo, ma all'epoca c'era la mezza stagione.. ora che senso hanno...
Anche le favole per bambini sono ormai improponibili, come spiegare che Berlusconi non è uno dei sette nani scappato dall'harem di biancaneve? Come spiegare poi che biancaneve era una persona e non una sostanza stupefacente; i bambini di oggi non sono più bambini, anche per loro la mezza stagione non esiste più e non possiamo pensare che restino affascinati da racconti fantastici in cui una badante cantando tira fuori dalla borsa una pillola dal misterioso potere e te la fa ingoiare con un "poco di zucchero", oggi c'è la televisione con trasmissioni come "SOS tata" in cui si spiega ai genitori cosa è quell'essere che è sbucato fuori da in mezzo alle gambe della incredula signora.

Eppure, come nella ricerca del Graal da parte di ogni Cavaliere degno di tal nome, penso non dovremmo arrenderci, forse la mezza stagione è sempre esistita, magari è sotto i nostri occhi, ma per trovarla dovremmo iniziare ad imparare a tenerli più chiusi.

Un abbraccio

lunedì 6 settembre 2010

Aspettando la fine del mondo

Sono in tanti, troppi, ad occuparsi di predire o profetizzare l'evento che determinerà la fine del mondo; medium della ultima ora che parlano con lo spirito del mago Do' Nascimiento, canalizzatori dei personaggi di Star Trek, ricercatori che ritengono che l'indice di un testo sia il loro dito, trasmissioni televisive che tra poco sosteranno che anche Shrek è un alieno (in questo caso un "omone" verde) e gli asini parlano davvero (cosa attendibile, in quanto di fatto loro ne sono la prova vivente).
Nel frattempo a ben pochi interessa preoccuparsi di come passeremo i nostri ultimi giorni... Solo la Lega sembra molto preoccupata dalla teoria della inversione dei poli, in quanto potrebbe di colpo trovarsi radicata nel Sud.

Dovremo quindi aspettare la fine solo in un crescendo di terrore e sgomento? A quanto pare sì... niente ci è di conforto in questi "ultimi giorni" di quiete prima della tempesta, di anticamera dell'apocalisse, di purgatorio prima dell'inferno; sapendo di essere condannati, non troviamo la forza di reagire, di ribellarci, quindi accettiamo di assistere silenti a tutto quello che ci viene propinato...
Un vecchio detto, nella sua disarmante semplicità, recita: chi ha tempo, non aspetti tempo; ricalcando le orme del forse più celebre: cogli l'attimo; ma noi sembriamo orami cristallizzati in attesa di non si sa bene cosa.

Un giorno mi sono chiesto come mai guardare un paesaggio naturale fosse sempre una esperienza emozionante e mai riproducibile artificialmente, poi ho iniziato a notare che nulla è fermo: anche osservando un albero, inizieremo a notare che la luce cambia di continuo (rotazione della terra, nubi di passaggio, etc.), le sue foglie sono vive e si muovono, gli insetti che lo abitano, l'aria che a volte lo carezza, etc. non esiste un attimo identico al precedente, sempre che sia possibile individuare un solo "frame" di quello che in realtà è un flusso vitale senza soluzione di continuità; mi sono infine accorto che l'unica cosa ferma in quel contesto era la mia mente fissata a tentare di cogliere, analizzare, fotografare...digitalizzare.... io, infine, ero l'unica cosa morta in mezzo ad un mare di vita.

Moriremo? Certamente, è l'unica certezza che abbiamo sin dal primo momento della nostra vita; quando e come? Anche solo chiederselo, significa morire in quel momento, fermare e cristallizzare la nostra mente su un particolare, una immagine, come facevo io cercando di fotografare l'albero con gli occhi; si dice che fare una foto sia come "immortalare", beh, credo l'esatto contrario: fotografare con la nostra mente significa intrappolare nel nulla qualcosa di vivo e andarla a cercare e ricordare proprio nell'unico posto dove mai è stata e mai sarà; forse è anche per questo che tanti popoli non ancora infettati dalla moderna civiltà, odiano le nostre macchine fotografiche, sostengono infatti che una foto "rubi l'anima"....

Un abbraccio

venerdì 3 settembre 2010

Coito ergo sum

L' atarassia epicurea predicando il concetto filosofico di imperturbabilità, non lontano forse dall'approccio orientale della filosofia Zen, ci invitava a riflettere su noi stessi apprendendo l'arte di lasciar scorrere le emozioni senza personalizzarle e/o identificarci in esse; con il tempo si giunse al concetto di "mens sana in corpore sano", quasi a voler esprimere come la cura dello spirito si potesse riflettere sulla nostra manifestazione corporea a completamento di un approccio più cosciente e completo alla vita e la realtà.
Con il passare del tempo, alle soglie dell'illuminismo, l'eterno scontro alimentato dalla dualità, giunse ad una parentesi di dominio della mente, annunciata dallo slogan "cogito ergo sum"; quindi il significato più profondo dell'essere, il senso della esistenza, la stessa prova di essere parte della realtà e non di una illusione, era stato trovato nella mente.
Messi da parte tutti i concetti precedenti, che ci avevano insegnato a prendere coscienza della natura divina, dello spirito, delle emozioni e del corpo, giunse perciò il momento di scoprire le meraviglie della nostra mente.

Vorrei tentare di capire quale potrebbe essere oggi uno slogan appropriato per identificare la filosofia "portante" la nostra società, frutto e sublimazione (o almeno così dovrebbe essere) dei numerosi e profondi pensieri ereditati dal passato....
Istintivamente accendo il televisore e cerco, come una sorta di Dan Brown multimediale, il messaggio criptato presente nelle trasmissioni; sicuramente questo messaggio sarà quello che più direttamente avvicina la nostra moderna ed evoluta coscienza, essendo infatti in grado di bloccarci, in milioni, davanti allo schermo per partecipare con mente, corpo e spirito, a quanto rappresentato.
Ecco che scorgo tra le labbra della presentatrice di un notiziario, strani messaggi, movimenti apparentemente involontari ma pur evidenziati dal colore e dalle prorompenti fattezze delle stesse; cosa vorrà mai dire? non riesco a decifrare il codice, ho solo un indizio che fa tornare la mia coscienza a quando ancora "in fasce" succhiavo il latte materno o il "biberon".. sì, è proprio questo il movimento di quelle labbra, ho un ottimo indizio da cui partire: il ritorno alla primissima infanzia!
Sempre osservando la presentatrice/giornalista, lo sguardo mi si posa inevitabilmente sulla generosa scollatura e ricevo come una conferma del rimando simbolico all'allattamento materno; forse sono sulla strada giusta.

Cambio canale; è un reality show, sono uomini e donne su un'isola caraibica che rappresentano una sorta di  ritorno alla vita selvaggia e tribale e subito un altro messaggio codificato, che non si capta ascoltando direttamente le parole, ma osservando le immagini senza audio.... le movenze sinuose, la continua presentazione delle natiche incorniciate da timidissimi slip, sembrano ancora una volta mandare messaggi criptati... ma cosa c'entra ora una così chiara allusione alla evacuazione intestinale con l'allattamento?
Ho bisogno di altri dati e cambio ancora canale, ora non sono più certo di essere sulla pista giusta.

Un bel film, con attori celebri e regista di fama, ottimo! Qui sicuramente troverò la "summa" di quanto cerco; da subito infatti ritrovo primi piani che indugiano su strani movimenti labiali delle protagoniste, ancora natiche e seni, comincio a sospettare che il codice criptato non parli di allattamento materno o evacuazione ma forse rimandi all'antichissimo culto della Dea madre; un brivido mi percorre e con fervente attesa seguo gli sviluppi del film per ricevere la conferma definitiva della mia scoperta... mah... che succede... mah cosa cavolo.... accoppiamento sessuale...???... ma che c'entra...
Cambio subito canale deluso, ma comincio a sospettare con terrore di avere sbagliato tutto, ovunque infatti il messaggio sembra essere uno solo: accoppiamento sessuale; spot pubblicitari che inneggiano ad accoppiarsi sessualmente con lo yogurt, donne seminude che  alludono alla penetrazione sessuale di un silicone sigillante per docce, personaggi che continuamente promettono o alludono chiaramente al sesso in qualsiasi contesto, video musicali dove esplicitamente si mima l'atto, e così via... ovunque, troneggia solo e soltanto quello... ormai è chiaro.

Sono deluso, ma devo pur terminare il mio lavoro in modo professionale... ecco quindi che lo slogan che più si addice alla nostra attuale civiltà, dopo millenni di pensieri e filosofie create per avvicinarci al sacro e profondo mistero della vita, è inequivocabilmente: coito ergo sum.

Un abbraccio

giovedì 2 settembre 2010

Sogno o son desto?


Chiederselo, implica avere chiaro il distinguo tra realtà "vera" ed illusione o sogno.
Confesso di non poter vantare, personalmente, tanta sicurezza nel disegnare con precisione i confini tra il mondo reale e quello dei sogni o delle illusioni; lo stesso Platone, con il suo famoso "mito della caverna" tentava di dirci che la realtà che percepiamo come "vera" sono solo ombre riflesse; gli antichi saggi che scrissero i testi dell'attuale induismo, battezzarono il mondo da noi percepito: "maya", o mondo delle illusioni, e in fondo molti di noi, per tirare avanti, cercano una favola in cui credere o un sogno da inseguire. Hanno allora ragione i filosofi Zen, quando sostengono che l'illuminazione giunge solo dopo avere imparato a leggere la realtà attraverso la meditazione, quindi attraverso una sorta di "sogno lucido"?

Insomma, siamo convinti di essere in una realtà che per essere vissuta bene ha però spesso bisogno dei sogni e tanti tra gli uomini che hanno realizzato qualcosa di veramente importante per l'umanità, si sono definiti solo dei sognatori.... La decisione di realizzare il miracolo della vita, mettendo al mondo un figlio, non è forse inseguire un sogno? La forza di superare la paura della morte, non può venire solo da un sogno? Ogni decisione importante, ogni evento determinante, ogni incontro che cambia la nostra vita, non sono certo cose che derivano dalla conoscenza della realtà, dal nostro "archivio dati" (diversamente le avremmo come minimo previste e realizzate nei tempi e nei modi a noi più graditi), quasi sempre invece sono accadimenti improvvisi e dirompenti, determinati da chissà cosa e provenienti da chissà dove...

Sorge spontanea la domanda, almeno a me, se infine il vero sogno o illusione sia credere che la vita dipende dal numero di zeri nel proprio conto in banca, visto che la realtà che dicono "vera" è tesa solo a questo; ovvio che se questo numero è pari ad uno, allora la  vita sarà piena di difficoltà pratiche, mentre se il numero è grande, avremo modo di regalarci momenti piacevoli (forse meglio dire: di realizzare alcuni sogni); ma da loro, dai soldi, non avrò risposte sul significato della vita e dedicarla esclusivamente ad accumularli, significa forse trovarsi un giorno con la morte che ci fissa negli occhi e domandarsi: sogno o son desto? E "loro", i nostri amati soldi, resteranno solo tanti freddi ed inespressivi zeri....

Un abbraccio

mercoledì 1 settembre 2010

Karma e sangue freddo

Ad occuparsi delle questioni spirituali dovrebbe esserci la Santa Romana Chiesa, ma a quanto pare la gestione degli scandali per pedofilia, operazioni immobiliari e finanziarie ai limiti della legalità, intrecci con la politica, etc. occupano la quasi totalità del prelato tempo.
Non possiamo quindi stupirci nel provare una sensazione di solitudine, di abbandono: chi si occuperà ora della nostra anima? Chi deve essere la nostra guida spirituale in grado di farci evolvere, imparare e dare un senso alla vita?
In fondo siamo stati abituati ad avere sempre una luce ad illuminare il nostro cammino: sin da piccoli i genitori ci dicono cosa fare e come, poi ci pensano i maestri a scuola ed i nostri primi guru (di solito variopinti adolescenti che starnazzano idiozie maltrattando strumenti musicali, spesso scambiati per elettrodomestici), infine entriamo nel mondo degli adulti e troviamo pronti ad accoglierci i politici, la Chiesa ed i "costumi" della società.
Oggi, invece, ci accorgiamo sempre di più di essere finiti nel morbido e narcotizzante abbraccio del nulla cosmico... Ecco allora che come funghi, spuntano da insospettabili riviste, trasmissioni e rotocalchi, sezioni dedicate alla nuova spiritualità; la gente cerca qualcosa di nuovo in cui riconoscersi ed appena lo trova, magari nella immagine di un elfo giapponese in meditazione, fieramente corre a farsi un tatuaggio sulle chiappe a ricordargli .. boh, qualcosa di spirituale e profondo...

Parole sacre, come Karma, Spirito, Amore, stanno entrando nel linguaggio comune venendo progressivamente spogliate da ogni significato, così come la sacra scienza della astrologia è stata trasformata in due righe di oroscopo mandate per sms a dirci se oggi è il giorno giusto per fare sesso oppure è meglio fare le parole crociate.
Si moltiplicano le visioni, le "illuminazioni" (anche se nessuno riesce a capire dove si è cacciato Osama Bin Laden) e compaiono ovunque frasi profonde come "sii te stesso" (come se normalmente dicessimo: "noo me stesso") o "ricordati di respirare" (cui aggiungerei, sempre tatuandomelo da qualche parte: "anche di bere e mangiare").
Ma se invece di guardare allo specchio se i vestiti che stiamo indossando si intonano o se la nostra acconciatura è "ok", ci fermassimo un istante a fissare i nostri stessi occhi... cosa vedremmo?
In fondo si dice che gli occhi sono lo specchio dell'anima, allora perché non posare di tanto in tanto il nostro sguardo su di loro, in silenzio, con calma, per vedere se ancora c'è qualcosa oppure in fondo al nostro essere è rimasto solo un cellulare che squilla sulle note di "don't wanna short dick man".
Forse, per intuire davvero il nostro karma, dovremmo recuperare un poco di sangue freddo, calmarci e prenderci il tempo per guardarci dentro, sperando di non ricevere visioni interrotte da spot pubblicitari.

Un abbraccio