mercoledì 1 agosto 2012

Olimpiadi

Le origini dei giochi olimpici sono smarrite nella storia di un mondo sempre più affetto da amnesia cronica (confesso che non mi ricordavo più il termine "amnesia"): si sa che sono nati in Grecia, si intuisce dal nome che in qualche modo rimandavano agli dei dell'Olimpo, pare siano sempre stati celebrati ogni 4 anni ed è curioso il loro sincronismo con i nostri anni bisestili come a rinforzare il ciclo di  nuova armonia dell'intero mondo con le stelle (grazie ai ritrovati allineamenti di solstizi ed equinozi che l'anno bisestile regala) e le divinità che le abitano (grazie all'emergere della nostra parte divina nei momenti più intensi di una nobile competizione sportiva come le olimpiadi).


Lo stretto legame tra uomo e divinità, è stato simboleggiato alle Olimpiadi 2012 dall'albero di quercia che troneggia sulla collina artificiale, ai cui piedi sono state poi piantate le bandiere dei paesi (vedete foto qui sotto):


la quercia infatti è un albero carico di sacri e simbolici significati sin dai tempi dei Celti (o forse ancora prima) che videro in lui ben rappresentate: la forza, la bellezza, la divina completezza (pare infatti che la quercia generi sia i fiori maschili che femminili), la saggezza (è un albero molto longevo), la poderosa "spinta" verso il divino cielo di qualcosa che ha le sue radici ben dentro la terra, e chi più ne ha più ne metta. Non dimentichiamo infine che questo anno, bisestile e olimpionico, è anche l'anno scelto da tanti per il compiersi di non ancora ben chiarite profezie.

Dopo quel che ho scritto, spero quindi mi crediate se dico che sono arrivato al momento della cerimonia di apertura dei giochi davvero traboccante nobili aspettative, emozionato, quasi già commosso alla sola idea di quanto mi sarei commosso poco dopo, pronto a raggiungere un orgasmo emotivo e spirituale e.... come nei momenti dell'immaginario collettivo in cui la suocera entra nella stanza quando stai raggiungendo l'amplesso con sua figlia, comincio ad assistere indifeso alla visione di imbecilli vestiti da imbecilli che fanno gli imbecilli; tantissimi; un numero incredibile di imbecilli; poi ne arrivano altri, con vestiti diversi, che fanno altre mosse ma senza minimamente scalfire il continuo di imbecillità con i precedenti, poi ciminiere in mezzo ad uno stadio, la controfigura della regina che fa da testimonial agli assorbenti Nuvenia buttandosi da un elicottero, bambini che saltano su presunti letti di ospedale ed un esercito di Mary Poppins che viene ad addormentarli (grazie forse alla distribuzione delle famosissime quanto equivoche pillole), un comico che fa l'imbecille (ma è l'unico professionista in questo) e così via per lunghissimi ed interminabili minuti, forse ore, giorni. E' la grandiosamente demenziale autocelebrazione del paese che sta ospitando i giochi, fregandosene di tutto e tutti, quasi a voler sostenere di essere l'unica e sola nazione degna di esistere e degna delle olimpiadi ora che la Grecia sta per essere cancellata anche da Google maps.
Mi sento trascinato con forza in uno di quei sogni insensati e deformi che solitamente popolano il sonno dopo una cena pesante ed indigesta e comincio quindi a riporre ogni residua energia e speranza nelle gesta dei nostri atleti, dei nostri eroi, dei nostri quasi miti in occasione di un evento così importante ed unico; spero in loro e mi addormento mentre iniziano a sfilare in modo concitato le rappresentanze di ogni singolo anfratto del globo per andare a deporre la bandiera nell'unico angolo sensato di questa imbecille scenografia: la collina su cui troneggia una bellissima quercia.

Dopo quel che ho scritto, ora capirete con quale fervente tifo ed ardente speranza ho assistito alle gare di nuoto dei nostri campioni ed infine comprenderete... sicuramente... quanto in questo momento mi girino le palle.
Eh sì, dopo avere sopportato per mesi la visione della nostra "biscottata"in televisione, sempre attenta alla acconciatura, alla posa delle labbra, ai tatuaggi al posto giusto, alle dichiarazioni piccanti, agli sguardi ammiccanti, alle movenze giuste, etc. sentivo ardentemente il diritto di essere ripagato da una prestazione agonistica quantomeno esaltante, di momenti memorabili, di gesta gloriose; invece, la biscottata, non ha trovato la forma...

niente... eh, che ci vuoi fare... non l'ha trovata

ma che significa:
-oltre ai pavesini voleva essere sponsorizzata dal grana padano?
-gli occhialini da nuoto hanno un profilo sbagliato?
-il costume non è della sua taglia?
Non riesco ad immaginare cosa voglia dire la biscottata quando rilascia questa dichiarazione... non può certo alludere alla sua preparazione atletica, perché il costante e professionale lavoro svolto in questi ultimi 4 anni deve servire proprio a crearla, questa benedetta forma; serve a quello!! Quindi sarà la forma della sua cuffia che è errata e le ferma il flusso sanguigno verso il cervello, sarà un tatuaggio che le ha irritato le chiappe, il suo problema dovrà essere qualsiasi cosa TRANNE la forma fisica, diversamente sarebbe ridicolo come un attore di teatro che al momento di iniziare la sua parte dichiara candidamente di non avere trovato il copione, giusto? Sarebbe come un cantante che stona tutte le sue canzoni, un pittore colto da crisi epilettiche mentre impugna il pennello, un primo ministro che invece di lavorare per il paese va a mignotte.....(ops..)

Ovviamente abbiamo diversi pazzi che hanno già predetto che queste olimpiadi passeranno alla storia a seguito dell'atterraggio di massa di navicelle spaziali con a bordo alieni in vacanza; francamente sono tentato di iniziare a tifare anche io per gli alieni, almeno resterò con la speranza di poter assistere ad un evento davvero eccezionale che interrompa questa stucchevole celebrazione della mediocrità umana.

Un abbraccio