lunedì 26 settembre 2011

28 ottobre 2011 - Istruzioni per l'uso

Cresce a dismisura l'estrazione dei numeri, come in una mega tombola, che rappresentano la fatidica data della fine del mondo; ma in realtà non si parla più solo della fine del mondo, ma di tante diverse ipotesi:

non è proprio la fine del mondo però muoiono tutti (ma poi rinascono tali e quali più avanti?);
vivono tutti ma diventano più intelligenti;
è l'inizio di una nuova era (ma questo vale in qualsiasi momento, no?) che.. boh....; oppure è il continuo ma con meno soldi;
si invertiranno i poli ed assisteremo alla più grande migrazione di pinguini della storia;
atterreranno gli alieni e in stile "arca di noè" caricheranno una coppia di fortunati e li porteranno nella terra promessa per dare inizio ad una nuova stirpe di celebrolesi consanguinei;
non si va da nessuna parte ma si passa ad una vibrazione diversa che ci consentirà di accordare ogni strumento ad orecchio (cioè usando le orecchie al posto delle mani);
hanno sbagliato data ma ci sarà più avanti, etc..

Inutile ormai opporre criteri "logici" o di buon senso, la corsa alla tombola globale è inarrestabile... come spiegare che una unica data qualsiasi non ha senso, visto che nel mondo nello stesso momento convivono due giorni diversi di calendario? Come spiegare che non potranno mai esserci giorni di buio totale (per coloro che propendono per l'arresto della rotazione a causa della inversione dei poli magnetici), visto che almeno una faccia del pianeta sarà al sole totale? Come spiegare infine che il nostro caro calendario gregoriano è solo una approssimazione di una grandezza fisica (il tempo, appunto) che di fatto non è costante, ma a sua volta influenzata da altre grandezze fisiche variabili (come la gravità terrestre, per esempio) a loro volta influenzate da altre ancora e così via, fino a rendere ridicolo ritenere che un fenomeno legato a forze universali/planetario-galattiche possa essere previsto in un momento preciso del nostro orologio a pila? Niente da fare.. serve una data, serve la certezza di una scadenza, come sulle confezioni delle merendine al super-mercato.

Dal 21 dicembre 2012, che resta comunque una "pietra miliare" delle scadenze, ora l'attesa si sta concentrando sul 28 ottobre prossimo; ma attesa per cosa? In realtà tutto questo clamore, questo fermento, porta ad un solo crescente e potentissimo sentimento globale: la voglia che il mondo cambi e questa, personalmente, la ritengo una cosa meravigliosa e degna di nota.
Finalmente tanti, tantissimi, presto forse la gran parte degli esseri umani, stanno prendendo atto che la vita così come è non ha senso... Forse ai nostri occhi sembra ovvio fare queste considerazioni ma, guardandoci indietro, vediamo che in realtà ci sono voluti millenni, decine di migliaia di anni, perché l'essere umano maturasse dentro la sua coscienza questo concetto: per vivere bene, bisogna sapere dare il giusto valore e significato alla vita.

Bèh... suona "lapalissiano" affermare che per vivere bene occorre sapere cosa significa la vita (lapalissiano: si definisce lapalissiano un ragionamento o una affermazione le cui conclusioni appaiono immediatamente ovvie e scontate, sarebbe quindi del tutto inutile dissertarne; fonte wikipedia), in fondo è come dire che per mangiare bene occorre saper scegliere cibo buono, oppure che una barzelletta è bella solo se fa ridere, ma evidentemente non è stato così semplice per l'uomo arrivare a questa conclusione e, secondo me, tutto dipende dal fatto che Noè sulla sua barca portò solo poche coppie di umani e, come ho detto prima, la consanguineità ha fatto il resto...

Concludo quindi con le "istruzioni per l'uso" della prossima scadenza (il 28 ottobre 2011): continuate a sperare, continuiamo a credere che qualcosa possa scatenare davvero un grosso cambiamento e una volta tanto gli esseri umani capiscano che la vita è.... vita; quindi vivere provocando morte e sofferenza non è vivere, quindi vivere sfruttando non è vivere, vivere morendo non è vivere; poi poco importa se sarà il 28, il 29 o chissà quando, se tanti davvero vorranno tornare a vivere (diciamo pure rinascere, in senso spirituale), allora questo potrà solo accadere.

Un abbraccio


mercoledì 7 settembre 2011

L'età dell'oro

Mi tornano in mente le barzellette del genio della lampada che interpreta i desideri espressi dal padrone, in un modo tutto suo:
-padrone esprimi il tuo desiderio
-mmmmhhh... vorrei... una macchina super-sportiva "fuoriserie"!
-ed ecco apparire una vecchia fiat 600 elaborata...

Dopo tante speranze e preghiere sembra vicina una nuova "età dell'oro", come se un genio stesse per esaudire i nostri desideri; peccato che, come nelle barzellette, il genio sta interpretando male la richiesta:

mentre tutti noi sogniamo una nuova "età dell'oro" fatta da un futuro di prosperità, benessere, armonia, etc. il mondo sta correndo sempre più velocemente verso un epilogo in cui il prezioso metallo acquista un valore immenso, tornando ad essere l'unico vero simbolo di potere (ovviamente nelle mani di pochissimi) e tutto il resto intorno brucia...

E' questo allora che ci attende? Sarà questo il tanto profetizzato epilogo della nostra società/civiltà?

Cerchiamo di ripercorrere la storia che ci ha portato fin qui, ovviamente con tutta la serietà, affidabilità ed ineccepibile scientificità che da sempre mi caratterizza.

L'uomo, nelle fasi iniziali del suo "sviluppo" a livello sociale, ha da subito avuto ben chiaro cosa fosse davvero importante:
-poter disporre di acqua e cibo in quantità più ampie possibile;
-poter disporre di una forza in grado di dissuadere/uccidere i nemici ed allontanare i pericoli; 
-potersi assicurare una continuità generazionale (meglio se "seminando" in più orti, così da suddividere il rischio di perdite del raccolto);
-poter disporre del favore delle forze sovrannaturali che guidano il mondo ed il destino.

Le doti essenziali per poter raggiungere questi obiettivi erano: forza, determinazione, intelligenza oltre all'immancabile fede nel supporto "divino"; una volta raggiunti gli obiettivi, grazie alle proprie capacità, nascevano piccole famiglie, poi raggruppamenti di famiglie e così via fino a delle vere e proprie piccole società.
Essendo quindi chiaro a tutti e condiviso cosa servisse per avere successo, i "simboli" che adornavano coloro che si distinguevano in meglio (diventando poi i leader di queste comunità) erano chiaramente:
-simboli di forza (elmi terribili, armi pesanti ed appariscenti ed ovviamente la loro stessa fisicità);
-simboli di coraggio (trofei di guerra, cicatrici, tatuaggi);
-simboli di virilità (per lo più simboli fallici ed un nutrito harem);
-simboli sacri, per garantirsi e dimostrare il particolare status di "privilegiati/illuminati" dalle divinità (ancora una volta tatuaggi o monili).
Questi uomini erano visibilmente distinguibili dagli altri, forse imponenti e carismatici al punto da incutere "a vista" a chiunque li incontrasse il giusto timore e rispetto che si erano guadagnati.

Ora facciamo un salto "spazio/temporale" che per un momento ci riporti da questi tempi remoti degli albori della razza umana ai nostri giorni; le "esigenze" non sono cambiate, non possono esserlo, di fatto siamo sempre della stessa razza, abbiamo lo stesso DNA, quindi ancora oggi (anche se camuffate sotto definizioni più eleganti) ogni uomo che nasce sulla terra cercherà per tutta la vita di: assicurarsi prosperità, assicurarsi la difesa dai pericoli e dai nemici, tromb... no.. volevo dire... assicurarsi la continuità del patrimonio genetico ed infine avere il "fato/destino/fortuna" dalla sua.
Vediamo però quali sono i moderni simboli adottati per dimostrare il raggiungimento di questi traguardi:
-simboli di forza: avere amici nei posti che contano;
-simboli di coraggio: ignorare le leggi;
-simboli di virilità: fare i puttanieri;
-simboli sacri: un corno attaccato al porta-chiavi.
Questi uomini di oggi indistinguibili dalla massa e spesso, per ironia della sorte, quelli più "potenti" appaiono a prima vista come i più insignificanti, spesso piccoli, brutti, gracili, insomma uomini così:






E' evidente che qualcosa di enorme è successo durante il nostro processo "evolutivo"... altrimenti non si spiega come lo stesso identico essere vivente, con le stesse identiche esigenze/istinti/velleità, continuando a mettere in pratica le stesse identiche cose (lotte, battaglie e guerre) per ottenere gli stessi identici risultati (ricchezza, potere, donne e fortuna) sia passato dall'essere un eroe di guerra, un condottiero coraggioso ed un saggio spirituale, ad un.... come dire... piccolo "blob" che tutto fagocita creando solo altro blob.

Come terza ed ultima tappa di questo viaggio nella storia dell'uomo, dobbiamo quindi forzatamente andare a vedere cosa è successo "nel mezzo del cammin di nostra vita"; deve esserci stato un momento o un evento a partire dal quale non contava più che uomo eri, ma altro... un momento in cui il valore non è stato più "dentro" l'uomo ma fuori, in un posto diverso ed accessibile solo dal fortunato possessore delle chiavi (ed è quindi chiaro che per portarsi una chiave in tasca, non erano più necessari requisiti così speciali...), un luogo che (forse, ma che sia chiaro, è solo una ipotesi fantastica, non prendetemi per pazzo!) si chiama... Banca....
Ma come è possibile.. tutti gli eroi di guerra, gli impavidi condottieri, i saggi illuminati... spariti.. solo dei blob con una chiave in tasca...

Eppure, scavando nella nostra storia, vi fu un periodo in cui gli uomini iniziarono a non legare più tanto il loro potere alle loro capacità quanto alle loro ricchezze; la cosa iniziò quasi in modo subdolo: prima si iniziarono ad accumulare gli animali da allevamento, poi le granaglie, le spezie, i tessuti, poi... un genio inventò il valore dell'oro ed ho personalmente ritrovato il testo del suo discorso pubblico, tenuto in un giorno memorabile per la storia della civiltà umana:

-omminiii bevvenuti a chesta reunnione (ovvio che l'italiano fosse ancora molto stentato), io ci ho una cosa davvero davero intelligggggiente da divve; statteme a ascoltààà belli attenti; pecchèè ammazzavve de fatica si potesserimo aveccie nà cosetta che già da sola lavora ar posto nostroo??
-"ooooohhhhhh" (boato di stupore da parte degli invitati)
-mòòò ve dico come se po' facere: immmaggginatevevi che tutti ce credono che è rrivato sulla tera, proprio questa tera che ci pestiamo sopra, il dio der sole in persona....
-"ooooohhhhhh...."
-mica che è vero per davero, ho detto de immagginatevecelo, vabbene? oh; ora ve chiedo.. de che colore saranno lì vestiti der dio der sole?
-"mmmmhhh....." brusio di sottofondo, poi si fa avanti un portavoce:" er dio der sole visto che er sole sta de colore ggiallo o rossastro, a seconda de che ore sono, noi riteniamo che debba essere colorato de ggiallo o rossastro!"
-bbeneee! Io ve dico che possiamo scegliereci un colore solo: er gggialloo!!! Er giallo sarà er colore del dio e tutto quello che è de colore giallo ci avrà un valore immenso, più der grano, più der sale, più dell'abbonamento a sky!
-"oooohhhhhh..."
-guardate che è facile facile! Basta solo che la gente ce crede che davèro è arìvato sulla tera er dio der sole, poi al resto ce pensamo noi da soli!!!

Ecco nato in quel giorno memorabile il futuro dell'umanità: la religione ed il metallo degli dei; d'altronde non è certo un caso che i finimenti dei più alti rappresentati spirituali delle varie religioni siano di oro e non è certo un caso che tutte le campagne di guerra religiosa (o comunque ispirata dalla fervente nuova spiritualità) mirassero all'accumulo di oro; oro per gli antichi romani, oro per i templari, oro per i nazisti, sempre e solo oro per tutti.
Solo ultimamente c'era stata un leggera inversione di tendenza in cui le guerre si sono iniziate a fare non più per l'oro ma per il petrolio (non a caso chiamato "oro nero") ma, come vediamo da quanto sta accadendo in questi giorni, niente ha minimamente scalfito il vero, il sacro, l'intramontabile ed assoluto valore e potere terreno dell'oro.
Siamo in un periodo di grande crisi, certamente, ma è una crisi che sembra stia semplicemente riportando equilibrio in una società che si era distratta dai veri valori: c'erano persone che hanno iniziato a credere che fossero le televisioni a dare il potere, le speculazioni finanziarie, le bugie, le escort; ma hanno sbagliato tutto.. tutti questi valori stanno rapidamente crollando, la finanzia globale sta morendo e tutto si sta contraendo verso un solo polo: l'oro, il metallo degli dei, il prezioso che assicurerà ai pochi possessori di immense riserve auree di governare il nuovo mondo inaugurando così la nuova età dell'oro.

Solo una domanda: Geniooo, se ci sei, ma gli altri due desideri????????????????????

Un abbraccio