martedì 14 febbraio 2012

14 Febbraio

E' la festa dei fiorai, spasmodicamente attesa da un anno all'altro per poterci finalmente rifilare delle rose rosse, totalmente inodori, a peso d'oro; con loro festeggiano i produttori di cioccolatini e, zitti zitti, si fregano le mani anche le aziende produttrici di contraccettivi.
Tutti pazzi per l'amore quindi, se amore significa questo.

Curioso notare che, sorniona, la Chiesa sia di fatto la patrona di questa ricorrenza decisamente ammiccante alla sessualità di coppia, quindi inequivocabilmente pagana; cosa c'entra il nome di un  santo (il povero San Valentino appunto, martirizzato pare il 14 febbraio di un tempo lontano tramite decapitazione) con tutto questo?
Suona davvero ridicolo, proviamo a pensare solo per un momento alle preghiere spesso rivolte ai santi in chiesa dove si recita:
-san.. tizio! - "prega per noi"
-san..caio! - " prega per noi"
-santi tizio e caio! - "pregate per noi"

ora immaginiamo che nella lista sia per la prima volta da sempre, almeno che io sappia, incluso anche il tanto celebrato santo:
-San Valentino!- ... imbarazzante silenzio... poi.. con voce composta e adeguata si leva in coro l'invocazione:"tromba per noi"

Insomma non c'entra proprio niente un santo con questa ricorrenza, in confronto a questo stridente ed apparentemente inspiegabile binomio l'accostamento dei Magi con la Befana sembra pane e burro.
Sono quindi andato a spulciarmi la tanto cara Wikipedia per vedere cosa in passato si celebrava in questi giorni e...toh! cosa salta fuori? Che proprio dal 13 al 15 febbraio nella antica Roma si celebrava un rituale pagano principalmente atto ad aumentare la fertilità delle donne (chi avesse voglia di approfondire si legga fino in fondo questo articolo: http://it.wikipedia.org/wiki/Lupercalia).

Insomma dopo il natale da sempre celebrato dai "pagani" come rinascita del sole dal solstizio d'inverno (sol invictus), l'epifania da sempre celebrata come rinascita della natura collegata alla precedente rinascita del sole, la pasqua da sempre celebrata dai "pagani" come ripresa della vita in concomitanza con  l'equinozio di primavera, etc. etc. perché non accontentarsi? Perché cercare di mettere la bandiera (anzi, nel caso specifico: la croce) anche sopra questo rituale?

Forse è stato solo un errore per eccesso di zelo, infatti l'imbarazzo e la confusione dei fedeli alla romana chiesa è palpabile ogni volta che cade la ricorrenza:

-fedeli che chiedono la benedizione dei profilattici,
-ex-voto di scatole di cioccolatini,
-rose rosse ai piedi delle statue dei santi preferiti,
-donne in minigonna che non sanno come inginocchiarsi durante la messa,
-chierichetti che strizzano l'occhio alle cantanti del coro,
-boccette di profumo versate nelle acquasantiere e così via.

In sintesi: un vecchio e dimenticato rito pagano della fertilità femminile con sopra la croce cristiana in nome di un certo San Valentino, festeggiato da tutti come il giorno in cui ricordarsi che esiste l'altro sesso buttando soldi con la speranza di una notte ardente, convinti che si stia celebrando l'amore.
Ma allora ... che dire del mitico Rocco Siffredi, non è forse "membro" onorario della confraternita dell'amore? E il quasi dimenticato piccolo grande Mr. "B"? Non è forse anch'egli un profeta dell'amore? Lui che ha fatto della sua intera vita e carriera politica una sola e continua celebrazione di San Valentino? Oppure cosa dire infine di un uomo che ha sfidato la legge pur di salvare la sua amata da una morte sicura; beh come minimo quest'uomo merita oggi di essere ricordato da tutti: il capitano innamorato che ha portato a "fondo" il suo progetto d'amore, pur se assieme alla nave che pilotava (anche in questo, molto simile al caro Mr. B che continuava ad andare a donne mentre l'Italia affondava sotto la sua guida).
Meglio quindi essere chiari, togliere alla chiesa il peso della "occupazione" di una ricorrenza troppo lontana dai suoi principi e dedicarla ai degni rappresentanti dello spirito che la pervade: Rocco Siffredi, Berlusconi e Schettino; propongo quindi di titolare la data come il giorno di ...   Rocco Berluschettino

Effettivamente mettere avanti il nome di Rocco rende la ricorrenza poco pronunciabile ma gente del genere, credetemi, non va mai lasciata dietro...

Un abbraccio