giovedì 14 giugno 2012

Pirati e Cassanate

Quante volte in questi giorni abbiamo sentito proclami volti al sostegno all'Euro, al salvataggio dell'Euro, al rafforzamento dell'Euro, seguiti poi da emissioni di fondi, manovre finanziarie ed "abracadabra" vari che alla fine dei giochi si trasformano magicamente solo in..... tasse per noi.

Rielaborando mentalmente questi messaggi, è facile accorgersi di come non facciano quasi mai cenno direttamente alla economia, alla qualità della vita, al benessere o qualsiasi altro concetto tangibile, quanto piuttosto all'Euro "di per sé", come fosse lui il creatore della realtà e non viceversa.
Ma...l'Euro è il nome dato ad alcuni pezzi di carta e odiose monetine che una volta appesantivano inutilmente le nostre tasche (anche se ora molti rimpiangeranno quei momenti), è un simbolo, è una convenzione inter-bancaria; allora di fronte a situazioni così disperatamente concrete, perché si parla di salvare un simbolo, una bandiera e, soprattutto, perché questo simbolo sembra in grado di influenzare grandemente la realtà economica e non viceversa?

La risposta di uno dei nostri tecnico-politico-paraculico-governanti sarebbe: perché il mercato ha una percezione pessimistica dell'Euro, questo si tramuta in minori investimenti e maggiori interessi sul debito, che si tramutano crisi economica, che si tramuta in.. tasse.
Ecco che a fianco del simbolo dell'Euro allora appare un altra entità: il  "mercato"; un essere sottile ed onnipresente, intangibile ma tremendo, ed insieme (l'euro ed il mercato) sono come una nave fantasma di bucanieri battente una bandiera stellata a sfondo azzurro al posto classico teschio con le due tibie incrociate; siamo quindi spinti a vivere come nel film "Pirati dei Caraibi", terrorizzati dalla improvvisa apparizione della Perla Nera e del suo equipaggio di violenti balordi, pronti ad affondare la nostra nave, razziare i nostri beni e far tutti prigionieri; nessuno sa di preciso quando, perché e come questo avverrà, ma la paura è palpabile.
In questo metaforico confronto con la trama del film, appare molto più comprensibile perché i nostri "capitani" sembrino tutti dei matti mezzi ubriachi che, come il loro immaginario collega Jack Sparrow, pretendono cieca fiducia mentre indirizzano la nave seguendo una bussola rotta.

La paura, assieme all'avere noi per primi creduto ed accettato di vivere in un film di fantasia, ci spingono ad azioni folli, che contribuiscono in modo vigoroso ad alimentare e complicare il già surreale scenario:

-la mia attività mi rende di meno? Allora aumento i prezzi così guadagnerò come e più di prima!
Ma come... ma se le tue mele non le comprano più, invece di cercare un nuovo mercato, nuovi prodotti o rendere più appetibili le tue mele, tu aumenti il prezzo? Ma sarebbe come cercare di disintossicare un etilista comprando whisky, è pura follia;

-i politici sono stati smascherati in tutta la loro gretta e stupida avidità e scellerata gestione del paese? Ottimo, per recuperare consenso mettono davanti un Monti-Foglia-di-fico per far finta di fare qualcosa e dietro continuano a rubare come prima! Pensando che tanto la gente imparerà ad odiare Monti al punto da essere disposta a votarli di nuovo.
Ma è come se una donna traditrice e ladra, colta in flagrante dal suo uomo, chiedesse a sua madre di sostituirla con il suo compagno per un po', mentre lei continua ad amoreggiare con altri e fare la bella vita sperperando soldi; convinta nella sua follia che così il marito tornerà ad amarla...

Meno male che sono iniziati gli Europei, così Monti quando la Merkel gli urla al telefono: "foglio ricore!" Può rispondere: ma no, frau Merkel, è solo calcio di punizione, stai serena.
Pervasi da spirito patriottico sosteniamo la nostra squadra di delinquentelli, allibratori, simulatori  truccatori di partite, e indulgiamo con paternalistico atteggiamento sul nostro Cassano quando con simulata innocenza dichiara che se uno è "frocio" sono fatti suoi (possiamo anche comprendere che passando molto tempo in mezzo a tantissimi "falli", sia facile per lui scivolare nella confusione mentale).

Ma sì, Cassano, sono pienamente d'accordo con te: basta ipocrisie e inutili giri di parole, "diamo a Cesare quel che è di Cesare" (a proposito, molto probabilmente anche lui come, tantissimi illustri personaggi del passato, non disdegnava l'omosessualità), quindi lasciami risponderti con gioia ed immenso sollievo che:
- non ne posso più di sentire interviste televisive rilasciate da terroni analfabeti!

Sia chiaro, non voglio con questo ledere la sensibilità di alcun italico abitante, è solo una ritrovata libertà di pensiero ed espressione, un gioioso proclama, che non vuole far minimamente mancare tutto il mio rispetto e solidarietà per i latifondisti (da cui proviene il termine "terroni") e gli illetterati.

Sono convinto che alla fine ce la faremo, credo fermamente che nel profondo del nostro animo ci siano incredibili ed inesplorate risorse, che al momento opportuno ci metteranno in grado di risollevare le sorti del nostro paese; sì, presto saremo noi sulla cresta dell'onda, navigando a vele spiegate  sulla Perla Nera verso il prossimo galeone da assaltare...

Un abbraccio

1 commento:

  1. molto vero. e si applica anche a molti fra coloro che tengono posizioni dette di "potere". Trasmettono il loro virus ("inchiappettiamo gli altri") a chiunque voglia. Cesari anch'essi dunque :-) visto che cio' che importa per mandare avanti il vascello é una forte identità di gruppo, tanto vale diventare tutti mascalzoni e in fretta. che l'italia comminci a fregare allora gli altri paesi visto che la via dell'auto-fregarsi stia arrivando alla frutta. ma in fondo sono tutte parole e cio' che conta davvero é una partita di pallone. mah..

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