mercoledì 30 maggio 2012

Tremors

Non è certo un periodo facile da interpretare; siamo continuamente martellati da informazioni ed eventi di eccezionale portata, che mettono a dura prova l'equilibrio e la sensibilità, facendoci correre il rischio di perdere entrambe le cose.
Sembra già storia la pur recente tragedia di Fukushima, sorpassata da continui annunci apocalittici relativi alla economia globale, alle sorti dell'Euro, agli andamenti dello Spread, poi le tasse, Monti, i marò in India, le stragi in Siria, la Grecia, gli scandali al Vaticano, le calcio scommesse ed ora l'infausto terremoto in Emilia Romagna.

Unica cosa positiva è che siamo talmente assordati dal quotidiano clamore globale, da non udire quasi più le urla di Grillo.

La paura dilaga e i nervi saltano, perché non si riesce a prevedere cosa accadrà domani e tantomeno a capire cosa stia accadendo oggi, un sinistro quanto misterioso destino sembra incombere sul nostro futuro senza lasciarci intravedere cosa, quando e come; eppure.... un minimo comune denominatore di tutti questi eventi catastrofici apparentemente sconnessi c'è, ben celato, sfuggevole, ma presente: aumenta il costo della benzina.

Vediamo se la mia ipotesi è corretta:

-inizia una guerra nei paesi arabi, sale il prezzo del petrolio - aumenta la benzina
-c'è la crisi finanziaria globale, dobbiamo aumentare l'IVA per coprire l'aumento dello Spread - aumenta la benzina
-arriva il terremoto in Emilia-Romagna, servono fondi per gestire la crisi - aumenta la benzina
-si svaluta l'Euro rispetto al dollaro per la debolezza della unione europea - aumenta la benzina
A questo punto, senza timore di smentite, mi sento di profetizzare parte del futuro che ci attende: il prezzo della benzina aumenterà.

Quello che in pochissimi valutano è che l'economia è fatta da persone e le persone non sono macchine automatiche che possono aggiustarsi soltanto "oliando" i meccanismi: gli andamenti della borsa, che somigliano al grafico dell'elettrocardiogramma di un infartuato, sono determinati dalle reazioni emotive degli azionisti alle notizie che ricevono; l'andamento dello "Spread" sui titoli di debito dell'Italia non è l'output di un calcolatore elettronico su cui basta caricare un nuovo programma politico, ma il livello di fiducia dei possessori dei titoli stessi sul futuro del paese (spinti a vendere o comprare in base a questo); il vero danno causato da quest'ultimo terremoto non sarà quantificabile solo in cifre, quanto in paura e disperazione che rischiano di portare gli imprenditori, già bastonati da problemi di mercato, a cogliere l'occasione di mollare l'attività, sospendere i pagamenti alle banche, mettere a casa i dipendenti rimasti ed attendere qualche finanziamento statale che forse non arriverà mai.

Non capisco la puerile imbecillità di coloro che continuano a dibattere di eventi legati a reazioni umane, alla emotività, alla fiducia, alla speranza, proponendo come soluzione formule matematiche, calcoli e l'immancabile aumento del prezzo della benzina; credo che le persone abbiano sempre più bisogno di una filosofia di vita, di valori, di credere in qualcosa che riaccenda l'entusiasmo e la creatività, diversamente tutto andrà sempre di più a rotoli. Tutto questo è solo il frutto, a mio avviso, di un grandissimo vuoto di una sorta di buco nero della coscienza dentro cui sta finendo l'animo umano, riducendo l'umanità stessa a poco più di un lamentoso ed impaurito pulcino da allevamento.

Invece di nascondermi soltanto dietro proclami ad effetto, muovo il primo passo per la costruzione di una nuova coscienza, che doverosamente deve iniziare con la conoscenza delle leggi fondamentali della realtà e della vita stessa; comincio quindi illustrando la causa scatenante degli inattesi terremoti in Emilia Romagna e delle disastrose conseguenze che stiamo registrando:

non è vero, come ci dicono sempre, che la pianura padana è stata gravemente dissestata dal pompaggio di gas naturale dall'instabile sottosuolo, non è vero che i periodi di crescente caldo-secco associati a grandi precipitazioni aumentano la instabilità del territorio, non è vero che i cantieri per la "variante di valico" della autostrada A1 stanno incontrando da tempo grosse difficoltà nello stabilizzare il territorio che si muove continuamente forse a causa degli stessi lavori (chi volesse verificare clicchi qui), non è vero che tutto il mondo sta registrando una attività sismica particolarmente estesa ed intensa probabilmente legata al rilascio della energia accumulata a seguito delle tempeste solari (che in questi anni saranno molto forti, essendo questo il periodo di "massimo" della ciclica attività solare); queste sono tutte grandissime balle che ci raccontano continuamente e dettagliatamente per confondere le nostre già sopite coscienze... la verità è che sotto terra sono comparsi i Tremors, i vermoni giganti su cui sono stati girati ben 2 o 3 dimenticati films.
Questi vermoni ora si aggireranno per il territorio, sbucando all'improvviso sotto un edificio a caso e facendolo crollare inspiegabilmente, fin quando qualche eroico cacciatore, meglio se un alieno atterrato appositamente per lo scopo, non gli sparerà uccidendolo.

Ora come sempre vi abbraccio e spero di avere validamente contribuito alla vostra illuminazione.

2 commenti:

  1. data la mia cultura in materia di film x ragazzi, ti annuncio la soluzione: ci vogliono i transformers, gli otpimus prime!!!!! ecco la soluzione io te l'ho data. certo che xo' se poi vanno a benzina siamo nei pasticci. vabbé, nessun pirla ha mai desiderato pure un mondo perfetto no??? seriamente. sono segni annunciatori che il popolo italiano finirà presto come quello di atlandide. lo stivale sommerso, rimarranno pochi luoghi di fuga. propongo le hawaii.

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  2. ok, come disse Merlino della Walt Disney: honolulu arrivooooo

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