martedì 4 gennaio 2011

Epifania

Il prossimo 6 gennaio si celebrerà la festa cristiana della Epifania, assunta a festa nazionale e sono certo che gli irriducibili combattenti contro le radici cristiane della nostra italiana società, (pronti a staccare i crocefissi dalle scuole per sostituirli con i calendari di Max), andranno comunque volontariamente a lavorare.

Questa ricorrenza è considerata importante dalla chiesa cattolica tanto quanto la pasqua ed il natale, anche se di fatto l'evento celebrato non sembra essere paragonabile: come possiamo dare pari importanza ad eventi come la nascita e la morte di una persona, per non parlare poi della sua resurrezione, con il momento della visita di tre sconosciuti che, peraltro, invece di portare qualcosa di utile alla madre (come pannolini, biberon, tutine, culle, orsetti, passeggini, etc.) si presentano con: oro, incenso e mirra.

Ho personalmente dibattuto su questo punto con il mio amico Ratzinger (che, in quanto nostro Padre putativo, è sempre disponibile a discutere con i suoi figli) chiedendo quindi:

-caro Joseph Ratzinger poi diventato Papa Benedetto sedicesimo, eletto pastore della romana chiesa nel mondo e guida spirituale degli uomini...

ma mi sono accorto che mentre parlavo si era addormentato, per questo ho tagliato corto:

-hey Jo!

e lui ridestatosi: ahh.. konosko qvesta kanzona di Hendrix, ke pella...

ed io, subito approfittando della sua rinnovata attenzione:

non volevo parlare di lui, ma chiederti solo il motivo per cui l'epifania è tanto importante per il cristianesimo;

lui: ahhh... zempre a fare domande stupidine... è ovvio il motifo: già appena nato il pampino Gesù, hanno kominciato a fargli le offerte; zenza offerte niente chiesa, qvindi importante zeguire l'esempio dei Magi, kapisci? Hanno portato doni al pampino, kapisci?

io: per l'oro posso anche capire, ma incenso e mirra non hanno mica valore; cosa se ne faceva Gesù di incenso e mirra?

lui: kvesto è un mistero della fede offiamente!

Quindi, come le tante altre volte che ho parlato con lui, non appena il discorso si è fatto interessante è scattato il "taglia fuori" del mistero della fede; mi vedo perciò costretto a tentare di dare da solo una credibile interpretazione:

il termine "Magi" è il plurale, antiquato, di "mago"; ai giorni nostri forse li dovremmo chiamare "Maghi". Questi erano i mariti delle tre fatine (Flora, Fauna e Serenella) che recarono visita alla neo-nata Aurora (la bella addormentata); sia i maghi che le fatine erano dediti a visitare gli infanti destinati a morire giovani e poi resuscitare/risvegliarsi, portando loro un dono a testa in grado di aiutarli durante la loro breve esistenza e guidarli verso la resurrezione o risveglio.

Facendo il parallelo con i due racconti, si può intuire come di fatto queste magiche presenze costituiscano una sorta di guida spirituale che fornisce al neonato il corredo necessario per affrontare la vita ed il "risveglio" ("resurrezione" per i cristiani, gli orientali la chiamerebbero "illuminazione", i moderni e vuoti la chiamerebbero invece "maturità").

Resta da sciogliere infine il nodo del significato dei doni portati dai maghi al bimbo, ma se pensiamo al possibile percorso simbolico che ho tracciato, forse diventa tutto più chiaro:
-l'oro è il metallo divino, è il simbolo della ricchezza e perfezione dello spirito;
-il fumo dell'incenso viene usato ancora oggi in diversi rituali per aiutare la meditazione, quindi può rappresentare l'anima;
-la mirra è un prodotto che veniva usato per curare e conservare il corpo (anche dei defunti), quindi potrebbe richiamare simbolicamente il corpo stesso.

Ora mi è tutto chiaro, il simbolismo e l'importanza delle 3 componenti del nostro essere e del percorso spirituale da compiere sono stati svelati come in un libro di Dan Brown (fratello del più fannullone ed insipiente Charlie Brown); resta un mistero insondabile capire come questo affascinante discorso si possa collegare alla idea che una vecchia rimbabita a cavallo di una scopa, porti calze piene di carbone dolce nelle case....

Un abbraccio

6 commenti:

  1. ehehe come mai i re magi si sono trasformati in befana é esattamente la stessa domanda postami dai bimbi!
    l'eclisse solare di oggi (che purtroppo non ho visto perché qui é nuvoloso), é anch'essa simbolo di rinascita.
    inizio d'anno promettente?

    RispondiElimina
  2. mi sento offesa dalla tua opinione sull'inutilità della mia festa... e dire che mi sbatto sempre così tanto per portarti carbone su quella scopa scomodissima... :-P

    RispondiElimina
  3. Sono davvero felice quando vedo che riesco ancora a "ragionare" come farebbe un bambino :)

    Guardare il mondo con gli occhi di un bambino è secondo me indispensabile, se vogliamo apprendere sempre cose nuove; diversamente una volta maturate le nostre convinzioni ed illusioni, vivremo solo trovando loro conferme.

    Sto ancora riflettendo sulla trasmutazione dei re magi in befana; di fatto al momento trovo solo una spiegazione delle sua introduzione per "par condicio" verso la presenza di babbo natale.

    RispondiElimina
  4. hahaha cara Ressy; non è vero che la festa della befana è inutile!
    Non volevo mica dire questo...
    forse non importa lanciarsi in pericolose (quanto ardite) performance con la scopa, ma solo dare una carezza ai "nostri" bambini portando loro in dono il nostro oro, incenso e mirra.

    RispondiElimina
  5. hehhehe caro Al, in realtà io, da brava mamma obbiettiva, sottintendevo che i piccoli avevano ereditato il genio dello zio :-))
    io gli ho spiegato la befana in termini meno poetici.. dicendo loro che un tempo i bambini erano più che contenti se una nonnina gli portava le caramelle che altrimenti non avevano occasione di comprare..

    RispondiElimina